BANCHE NON QUOTATE: ALLA LARGA!
4 Luglio 2015di Gianluigi De Marchi
Sono numerosi i lettori che nelle ultime settimane hanno segnalato l’impossibilità di vendere azioni di banche non quotate (Popolare di Vicenza e Veneto Banca), che anni fa avevano pagato in contanti comprandole senza problemi. E la domanda assillante è sempre la stessa: “Come è possibile che quando mi hanno consigliato di fare l’acquisto l’operazione è stata fatta subito e ora che rivoglio i miei soldi non riesco ad averli dopo un anno di attese e reclami?”.
L’occasione è buona per toccare uno dei temi più delicati dell’investimento azionario, quello dell’acquisto di titoli non quotati ufficialmente in Borsa. Per anni piccole banche (specie cooperative) hanno spinto i loro clienti a comprare loro azioni, magnificandone i risultati, i rendimenti e la facilità di investire. L’azione promozionale è stata molto pressante soprattutto negli ultimi anni, quando purtroppo le cose andavano molto meno bene rispetto al passato…
Nessuno vieta la compravendita di azioni non quotate sul mercato ufficiale, ma l’operazione va fatta con grande cautela e seguendo precise disposizioni della legge e della Consob, contenute nelle norme Mifid. Solo persone con elevato profilo di rischio, con un obiettivo d’investimento di lungo termine e con ottima conoscenza del mercato possono comprare (per quote comunque non eccessive del proprio patrimonio) azioni senza mercato. Invece anche piccoli risparmiatori con la quinta elementare ed abituati solo ai BTP sono entrati nella “trappola” di azioni facili da comprare ma difficili da vendere.
Il bello è che nel caso ad esempio della Popolare di Vicenza una circolare interna precisava che i clienti non potevano dare ordini di acquisto di azioni prive di rating o con rating inferiore ai livelli di “investment grade” (giusto, giustissimo!), ma “con esclusione delle azioni della nostra banca” (sbagliato, sbagliatissimo!).
Consiglio per i lettori: alla larga da azioni, obbligazioni o altri titoli non quotati in Borsa che vi saranno proposti da un solerte funzionario di banca alla ricerca di raggiungere gli obiettivi di vendita che gli sono stati appioppati dalla direzione generale; sul mercato si possono verificare tracolli, ma un compratore si trova sempre, senza mercato invece si rischia di restare per mesi o anni col cerino in mano…
2 commenti presenti
l’importante e’che il solito noto, il pollo , becchi il becchime che gli viene proposto nell’assoluta ignavia di qualsiasi organo, o trombone di controllo.
Scritto da vittorio il 14 Lug 2015
e’ ovvio che tanti italiani si siano fatti abbindolare con le solite azioni , cattive azioni , che pur non avendo quotazione, nessuna delle tante autority se ne e’ ben guardata di bloccarne la diffusione.
sarebe bello sapere in quali mercati anglosassoni e’ possibile vendere azioni non quotate….come accade
nel paese del bel paese……
Scritto da vittorio il 2 Ago 2015