Amarcord – Così dall’estero: “Berlusconi: un senile settantenne schiavo di pompe al pene e iniezioni misteriose”
31 Maggio 2009articolo del 9 dicembre 2008 pubblicato su www.gabrielemastellarini.com e nell’archivio di dituttounblog.com
Articolo di Alexander Stille per “The New Yorker” (ora anche sul “Sunday Times”), tradotto da Italiadallestero.info (http://italiadallestero.info/archives/1854)
Il settantaduenne Presidente del Consiglio italiano non è nuovo agli scandali. Essendo sopravissuto ad addirittura diciassette processi penali senza essere definitivamente condannato, ha abituato il pubblico italiano a sentimenti di shock o indignazione. Lo scorso gennaio, l’ufficio del procuratore di Napoli ha citato Berlusconi e stilato un rapporto che contiene estratti di più di un migliaio di intercettazioni telefoniche che raffigurano la TV di stato italiana, la RAI, come un “sofà” privato che Berlusconi ha utilizzato per favorire aspiranti attrici (che lui chiama “le mie fanciulle” [in italiano nel testo, N.d.T.]) e per provare a far cadere il precedente governo. Il rapporto tuttavia non ha avuto alcun impatto. Nelle elezioni tenutesi in primavera, Berlusconi è tornato trionfalmente al potere con la sua coalizione di centrodestra chiamata Popolo della libertà, dopo meno di due anni passati all’opposizione.
Ma all’inizio dell’estate, quando i magistrati napoletani hanno rivelato l’esistenza di altre centinaia di intercettazioni di natura strettamente personale, di cui avevano richiesto la distruzione, la fabbrica del gossip italiana ha iniziato ad agitarsi. Dimentichiamoci dell’abuso di potere e dei possibili comportamenti illegali: dateci il sesso! Le cronache della stampa hanno speculato sul fatto che i nastri contenessero commenti piccanti che coinvolgevano Berlusconi e tre membri femminili del governo. Le chiacchiere a proposito delle scappatelle del Presidente del consiglio sono spesso politicamente “variopinte”: i critici di Berlusconi parlano di un senile settantenne schiavo di pompe al pene e iniezioni misteriose; i sostenitori invece amano dipingerlo come un instancabile Don Giovanni, capace di soddisfare due-tre donne alla volta.
Durante la campagna elettorale, Brelusconi ha alimentato i pettegolezzi su quanto fossero state più belle le donne del suo partito rispetto a quelle degli avversari del centro-sinistra. Riferendosi a Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati e suo partner principale all’interno della coalizione, ha così raccontato della loro decisione di candidare almeno il 30% di donne: “è già in atto una corsa per analizzare il passato mio e di Gianfranco e dire che sono state tutte nostre fidanzate”. Ed è andato avanti: “Siamo come dei supereroi in questo senso, sia chiaro, ma tutti abbiamo i nostri limiti”. In ogni caso, Berlusconi ha installato nel parlamento, e addirittura nel governo, un certo numero di “attricette” che si sono guadagnate la fama all’interno del suo impero televisivo.
Antonio Di Pietro, un ex-magistrato che guida uno dei principali partiti dell’opposizione, ha chiamato pubblicamente Berlusconi “un magnaccia”, un termine colorito che sta per protettore [pimp nell’originale, letteralmente pappone, N.d.T.], a causa del tempo che passa in cerca di lavoro per delle “showgirl” invece che occuparsi di problemi di governo. Quest’estate, durante una manifestazione, la popolare comica italiana Sabina Guzzanti disse a proposito di una delle donne ministro nominate da Berlusconi, Mara Carfagna, una ex-concorrente di Miss Italia che ha lavorato anche come showgirl nelle televisioni di Berlusconi prima di accedere in parlamento: “Non puoi nominare qualcuno Ministro delle Pari Opportunità solo perché ti ha succhiato l’uccello!” (La Carfagna ha denunciato la Guzzanti per diffamazione e ha rapidamente negato qualsiasi relazione sessuale con Berlusconi.) Vittorio Feltri, direttore del giornale di destra Libero, ha fornito una lettura opposta. “Non sarei preoccupato se fossi Berlusconi” ha detto. “Anche Mussolini aveva le sue donne. Abbiamo bisogno di un Presidente del consiglio, non di un monaco trappista”.
Berlusconi parla apertamente di sesso e fa veramente poco per nascondere il fatto che si sia sottoposto ad un lifting facciale e ad un trapianto di capelli. Nella sua politica mescola forme arcaico – monarchiche con moderni elementi di controllo dei media. Il quotidiano di Milano, Il Corriere della Sera, recentemente lo ha citato, per metà lamentandosi e per metà vantandosi, sul fatto che sia trattato come un re il cui tocco regale possiede poteri taumaturgici. “Le donne incinte mi chiedono di mettere loro una mano sulla pancia, altre invece di metterle sui loro occhi perchè hanno problemi di vista”, ha detto Berlusconi. “Alcuni, pensate, sulla loro testa perché stanno diventando calvi. Ma in questi casi tutto quello che posso fare io è dargli il numero del mio medico.”
Oltre alle varie donne di cui si dice che abbia potuto goderne i favori, Berlusconi ha portato nel nuovo parlamento tre dei suoi avvocati difensori (che escogitano leggi che potrebbero aiutare il loro cliente), il suo commercialista, alcuni co-difensori di vari processi per corruzione, una lunga lista di dirigenti passati e tutt’ora in servizio nelle sue numerose aziende, giornalisti e direttori dei suoi giornali e il suo medico personale.
Come risultato, i seggi della camera dei deputati, progettata in parte dal Bernini, con i suoi splendidi pavimenti di marmo e alti soffitti, è diventata la nuova Via Veneto. Il centro della vita sociale è una lunga, magnifica stanza chiamata transatlantico, nome delle navi da crociera, in cui i membri del parlamento siedono su comodi divani di pelle o sedie o si aggirano intorno chiacchierando con i colleghi o con i cronisti.
Uno dei giorni in cui mi trovavo lí, qualcuno ha sussurrato “Ecco la Carfagna!” non appena il Ministro delle Pari Opportunità è apparsa tra la folla. La Carfagna ha subito un vero cambiamento dai tempi in cui andava in televisione, quando preferiva minigonne e maglie scollate. Uno dei video più popolari in Italia quest’estate era chiamato “Mi hanno visto il culo anche in Germania”, in cui Carfagna appariva in veste di showgirl che piroettava nell’aria durante una coreografia, con la gonna alzata fin sopra la vita. (In una festa di gala dell’anno scorso, Berlusconi si è rivolto alla Carfagna dicendo “Se non fossi già sposato, ti sposerei subito!”. Il risultato è stata una lite molto pubblicizzata tra lui e la moglie, Veronica Lario). Adesso la Carfagna ha un taglio di capelli corto e serio (ma molto alla moda) e veste con sobri tailleur grigi, ma ha solo 32 anni, ed i suoi grandi occhi marroni la fanno sembrare anche più giovane. Era accompagnata da un’assistente che teneva alla larga i giornalisti. Discutere di gossip, ha dichiarato la Carfagna, “non è parte del mio mandato di ministro”.
Decisamente meno sobria è il sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, un’altra ex-concorrente di Miss Italia, che una volta conduceva un programma TV chiamato “I misteri della notte”, che trattava della vita notturna nelle città di tutto il mondo. (Un popolare video su YouTube la ritrae mentre visita un club sadomaso a Barcellona con uomini in vestiti di pelle, donne con il seno scoperto e massaggi con frutta esotica). La Brambilla ha anche lavorato come cronista televisiva ed ha poi proseguito nella gestione dell’azienda di famiglia, nel campo dell’acciaio. Il posto nel turismo si diceva fosse la sua seconda scelta; dato il suo amore per gli animali, i dice che volesse diventare Ministro dell’Ambiente. Ha ancora un look televisivo, dai lunghi capelli rossi, alle camice scollate e alle micro-minigonne fino ai sandali “da schiava”, con tacchi alti otto centimetri ed un’elaborata ragnatela di legacci di pelle che le risalgono suggestivamente su per la gamba.
Il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, adesso trentacinquenne, al confronto è posata. La Gelmini non ha un passato nello show business; al contrario ha una significativa, anche se breve, esperienza in politica. Sta provando a mettere a punto un piano che dia un controllo locale maggiore alle scuole (sia la Gelmini sia la Brambilla negano ogni accusa di inadeguatezza). Nelle pause, Niccolo Ghedini, uno degli avvocati difensori di Berlusconi, ama aggirarsi intorno al bar del transatlantico, mangiando ciliegie. In passato, per alcuni anni ha fatto la spola tra il tribunale di Milano, dove Berlusconi è stato processato in seguito ad una serie di accuse di corruzione, ed il parlamento, dove ha aiutato a scrivere una serie di leggi che hanno tenuto Berlusconi e alcuni dei suoi amici più intimi fuori dalla galera. Quando ho parlato con lui, mi ha spiegato con calma e pazienza perché è stata una scelta appropriata per il nuovo parlamento approvare una legge che ha permesso all’impero televisivo di Berlusconi, Mediaset, di tenere una frequenza televisiva che la legge italiana e i regolamenti europei avevano assegnato ad un altro operatore. (Porre restrizioni sul possesso di una televisione non ha senso nell’era della TV digitale, ha argomentato). Mi ha anche detto perché era necessario varare una legge che sollevasse Berlusconi da qualsiasi procedimento giudiziario mentre è Presidente del Consiglio. (Il potere giudiziario in Italia è completamente autonomo; quindi, questo è il suo ragionamento, è importantissimo avere una migliore difesa per il potere esecutivo). La legge ha ostacolato un caso che era arrivato a giudizio in cui Berlusconi era accusato di aver pagato il suo avvocato inglese perché rendesse falsa testimonianza in due processi, incluso uno in cui l’oggetto del contendere era il ruolo di Berlusconi nella creazione di un conto bancario estero segreto appartenente alla Fininvest, la holding di Berlusconi, per finanziare il leader del Partito socialista Bettino Craxi. (Entrambi hanno rigettato le accuse). Più recentemente Berlusconi ha caldeggiato una proposta di legge che vieta l’uso delle intercettazioni in tutti i processi che non riaguardino mafia e terrorismo e che prevede fino a tre anni di carcere per i giornalisti che pubblichino intercettazioni fuoriuscite.
E’ difficile non essere affascinati dal deputato Umberto Scapagnini, il medico personale di Berlusconi, le cui teorie sulla longevità lo hanno portato all’interno della cerchia di Berlusconi. Ha tenuto il Presidente del Consiglio a un regime speciale di dieta, esercizio fisico, amminoacidi, vitamine e antiossidanti. “Berlusconi è il più straordinario soggetto psicofisico che abbai mai potuto esaminare”, mi ha detto Scapagnini. “E non sto dicendo questo perchè sono un lecchino. Sono uno scienziato rispettato a livello internazionale, non ho bisogno di accattivarmi il suo appoggio”. Scapagnini, che ha viaggiato lungo la via della seta e ha studiato le abitudini alimentari dei residenti di Okinawa alla ricerca dei segreti della longevità, ha contribuito a sviluppare un metodo per misurare quella che lui chiama la vera età biologica di una persona (la misura di certi ormoni, l’esame di 50 filamenti di DNA ed anche il sistema immunitario) che può variare anche significativamente rispetto all’età anagrafica. “Berlusconi è 15 anni più giovane della sua età anagrafica” ha continuato Scapagnini. “Ha un sistema immunitario incredibile e una resistenza accentuata. Ha una personalità magnetica e un’eccezionale capacità di comunicatore. E’ probabilmente il paziente che ha la maggior longevità che abbia mai esaminato. Se lo vedete in costume da bagno ha la muscolatura ed un tono muscolare di un uomo molto, molto più giovane”. Scapagnini spera di tenere in vita il Presidente del Consiglio fino all’età di 120 anni, che lui considera rientrare nella durata naturale della vita di una creatura umana.
Per quanto riguarda le donne, Scapagnini ha detto, “Certamente, ha una forte personalità sessuale e le donne sono fortemente attratte da lui. Naturalmente, dal suo punto di vista, come per ognuno di noi, non è un fatto spiacevole. Ma, come per tutto quello che riguarda Berlusconi, questo si è rapidamente trasformato in leggenda e lui è stato oggetto di una sgradevole violazione della privacy come mai sarebbe stato permesso negli Stati Uniti.”
Il sesso ha sempre giocato un ruolo considerevole nell’immagine accuratamente costruita di Berlusconi. Ha iniziato la sua carriera nelle costruzioni edilizie a Milano, creando appartamenti e introducendo un complesso residenziale chiuso all’americana nella zona; successivamente è divenuto un pioniere delle televisioni private, contribuendo a demolire il monopolio di stato nelle trasmissioni. Grazie alle molte coperture politiche, ha creato un monopolio virtuale sulle TV private in Italia; fin dai primi anni ‘80, è stato il proprietario di maggioranza dei tre più grandi canali televisivi privati, che, assieme ai tre canali della TV di stato, rappresentano più del 90% del mercato.
Nei discorsi ai suoi venditori, Berlusconi di solito si vanta di come, agli inizi della sua carriera come costruttore, abbia contribuito a concludere un affare importantissimo seducendo una segretaria. Berlusconi infatti ha introdotto il sesso nella televisione italiana e cambiato la cultura nazionale. Per la maggior parte del secondo dopoguerra, l’Italia è stata dominata dalla chiesa cattolica (insieme alla Democrazia Cristiana) e dal Partito comunista italiano, tutti abbastanza bigotti. Non solo Berlusconi ha trasmesso “Dallas” e “Dinasty”; ha introdotto un programma chiamato “Colpo Grosso” un falso gioco a premi con spogliarello che puntualmente terminava con i concorrenti – un uomo ed una donna – in biancheria intima, le donne in topless.
Berlusconi non si è mai risparmiato dall’usare i suoi contatti televisivi per avanzare nel mondo politico. Abbiamo un assaggio di questo in un’intercettazione del 1986, dopo che Bettino Craxi divenne Presidente del consiglio ed aiutò Berlusconi nell’acquisire un monopolio virtuale nel mondo delle TV private. A quell’epoca la polizia intercettò una telefonata tra Berlusconi ed uno dei suoi consiglieri più vicini, Marcello Dell’Utri, che era sospettato di riciclaggio del denaro sporco per conto della mafia siciliana. (E’ stato condannato per favoreggiamento alla mafia nel 2004 e la sentenza è finita in appello). Il 31 dicembre 1986 Dell’Utri e Berlusconi si scambiano gli auguri di fine anno e la conversazione finisce sul sesso:
BERLUSCONI:”Il nuovo anno comincia male!”
DELL’UTRI: “Perché?”
BERLUSCONI: ”Perché due ragazze del Drive In (uno spettacolo TV della Fininvest) avrebbero dovuto venire, ma invece ci hanno dato buca! E Craxi è fuori di se dalla rabbia!”
DELL’UTRI:”Che ti importa del Drive In?”
BERLUSCONI:”Che cosa mi importa? Significa che non scoperemo! Se l’anno comincia così, vuol dire che non scoperemo piu’”.
A parte tutto ciò, l’ultimo festival del pettegolezzo è sfociato in una seria indagine penale. I Procuratori della Repubblica a Napoli stavano investigando su Agostino Saccà, l’ex dirigente di Rai Fiction, e sulle sue relazioni con Berlusconi. I Procuratori della Repubblica sostengono che Saccà abbia abusato della sua posizione facendo favori a Berlusconi in cambio di aiuto nell’istituire una compagnia privata di produzione cinematografica in Calabria, un progetto che stava provando a far decollare mentre era ancora un dipendente pubblico. “Quando sarai in affari per conto tuo ti restituirò il favore” avrebbe detto Berlusconi a Saccà. Questo è ciò che molti temevano quando Berlusconi ha fatto il suo ingresso in politica: che avrebbe usato il suo vasto potere di uomo più ricco del paese per distorcere la funzione del governo – per, infatti, corrompere un funzionario della pubblica amministrazione nel servire Berlusconi invece che lo Stato.
Molte intercettazioni telefoniche sono state ottenute dal giornale L’Espresso e pubblicate sul suo sito web. Registrate nel 2007, quando Berlusconi era all’opposizione, sono uno studio di lecchinaggio:
SACCÁ: Presidente! Buonasera, Presidente….Come sta?
BERLUSCONI: Non c’è male….
SACCÁ: No…Va alla grande, lo devo dire, anche con così tante difficoltà…Rimane la figura più amata nel…
BERLUSCONI: Politicamente, non vado da nessuna parte…ma socialmente mi scambiano per il Papa.
SACCÁ: È proprio quello che intendo dire, lei è il più amato nel paese, lo dico senza nessuno scopo adulatorio…ma è stupendo perché c’è un bisogno di….c’è un vuoto…che lei riempie emotivamente per la gente…Lo sentiamo.
Poi tornano allo scopo della telefonata. Berlusconi vuole aiuto nel mantenere il controllo di centro-destra della RAI, anche se il centro-sinistra è al governo.
SACCÁ: Lei è l’unico che mi abbia mai chiesto qualcosa…
BERLUSCONI: Eccetto che a volte sulle donne… per migliorare il morale del capo.
Poi Berlusconi prosegue verso un nuovo obiettivo: vuole che due attrici siano assunte, una di loro per un esplicito fine politico. Saccà, come ogni buon dispensatore di protezione, non vuole sapere perché:
BERLUSCONI: Fammi spiegare questa cosa…
SACCÁ: No Presidente, lei non deve spiegare niente.
BERLUSCONI: No, te lo spiego: sto cercando di ottenere
SACCÁ: Presidente, lei è una persona molto civile e corretta…
BERLUSCONI: Sto cercando di avere… la maggioranza in Senato… e questa Evelina Manna potrebbe…perché è stata raccomandata da qualcuno con cui sto negoziando.
In quel periodo, Berlusconi stava cercando di rovesciare il governo di centro-sinistra di Romano Prodi, che si reggeva per un solo voto di maggioranza al Senato. Un senatore afferma che gli sia stata offerta una consistente somma di denaro da un sostenitore del centro destra per cambiare fazione, e in questa telefonata Berlusconi è abbastanza esplicito nello sperare di ottenere una parte per un’attrice per conto di un altro senatore del centro-sinistra per far cadere il governo. (Saccà e Berlusconi negano di avere fatto qualcosa di scorretto, e Saccà dice che le due attrici menzionate nelle conversazione hanno solo fatto un’audizione e non sono state assunte. Saccà è ancora indagato e i suoi avvocati si stanno muovendo per far cadere il caso.)
Un’altra serie di intercettazioni suggerisce fino a che punto Berlusconi controllasse la RAI mentre non era al governo e nonostante fosse il proprietario di maggioranza della concorrenza, Mediaset. La RAI assunse Deborah Bergamini, le ex assistente personale di Berlusconi, come direttrice del marketing. Nel 2007, è stato scritto che la Bergamini fungeva da agente Mediaset dentro la TV di stato.
Era spesso al telefono con ex colleghi a Mediaset, coordinando programmi e discutendo come dovevano essere trattate le notizie di cronaca. In una conversazione del 2005, discusse a proposito di come trattare, minimizzandola, la morte del Papa, per non far calare il voto cattolico nelle elezioni regionali che stavano per aver luogo. Le elezioni andarono male per la coalizione di centro-destra di Berlusconi e la Bergamini, insieme ai suoi colleghi, lavorarono incessantemente per ritardare il più possibile la diffusione dei risultati, fino a che gli ascolti fossero al minimo, per poi fare l’annuncio nel modo più confusionario possibile. Bergamini è stata licenziata dalla RAI non appena la conversazione divenne pubblica, ma le furono dati quasi seicento mila dollari come trattamento di fine rapporto. (Lei nega qualsiasi collusione con Mediaset.) Oggi anche lei siede in Parlamento.
Prima di lasciare la sua carica nel 2006, Berlusconi ha fatto approvare una nuova legge elettorale che dava quasi potere totale ai leader di partito nello scegliere chi poteva candidarsi al Parlamento. In passato, gli elettori potevano votare per il candidato scelto, dando potere ai politici locali che avevano un seguito nei loro distretti di appartenenza. Con le nuove regole, gli italiani possono votare solo per il partito, mentre i capi di partito stilano le liste elettorali. Quelli in cima alla lista hanno più possibilità di venire eletti, e le possibilità dei candidati diminuiscono man mano che scendono di posizione. I membri del Parlamento sono alle dipendenze dei leader di partito. “Sono come il principe azzurro – erano zucche e io li ho trasformati in parlamentari” ha detto una volta Berlusconi a proposito della sua delegazione parlamentare. La legge contiene anche un “premio” per il partito che vince la maggioranza in parlamento: un numero di poltrone extra che forniscono sicurezza alla coalizione di governo. Durante una delle ultime sessioni legislativi, Berlusconi ha proposto che solo i leader di partito dovrebbero preoccuparsi di votare in Parlamento, rendendo il ruolo di 630 parlamentari un semplice cerimoniale, ad eccezione di una manciata di loro.
“Ci stiamo muovendo verso una specie di democrazia sudamericana” dice Bruno Tabacci, che è un ex democristiano, un membro della vecchia guardia. Ora all’opposizione, era nella coalizione di centro-destra di Berlusconi fra il 2001 e il 2006. Anche allora, fa notare, ha votato contro alle leggi sul sistema penale che apparivano specificamente create per beneficiare Berlusconi e i suoi co-imputati. Un tale dissenso interno sotto il nuovo regime non è concepibile, afferma Tabacci. “I membri del Parlamento ora sono essenzialmente nominati, non eletti. Il ruolo del Parlamento è diventato moribondo.” Gerardo D’Ambrosio, un senatore di centro-sinistra che ha trascorso più di 40 anni da giudice prima di entrare in politica, è stato anche più secco. A causa dell’abitudine di Berlusconi di tagliare il dibattito su leggi importanti chiedendo voti di fiducia, “il Parlamento è diventato una farsa” ha detto. Quanto sia diventato una farsa è diventato chiaro all’inizio della nuova legislatura, quando un fotografo ha catturato, grazie al teleobiettivo, il testo di un bigliettino che Berlusconi ha mandato a due giovani deputate alla Camera, Gabriella Giammanco e Nunzia De Girolamo:
Gabri, Nunzia, siete bellissime insieme! Grazie per essere qui, ma non è necessario. Se avete qualche appuntamento galante per pranzo, vi autorizzo ad andarvene! Molti baci a tutte e due!!! Il “vostro” presidente.
Il fotografo ha anche catturato l’inizio della loro risposta:
Caro [Presidente], noi accettiamo appuntamenti romantici solo da lei.
Cinque anni fa, Berlusconi vide una bella annunciatrice televisiva di 23 anni chiamata Virgina Sanjust di Teulada mentre dava la notizia uno dei suoi decreti economici. Il giorno successivo le spedì un bouquet di fiori con un messaggio di congratulazioni. Lei ringraziò con un biglietto che conteneva il suo numero di cellulare. Subito dopo, il Presidente del Consiglio era in linea, e la invitava a pranzo a Palazzo Chigi. Lei accettò. Dopo pranzo, in base a un resoconto del suo ex marito Federico Armati, pare che Berlusconi le diede un braccialetto di diamanti e le offrì una consulenza di due mesi e mezzo all’ufficio del Presidente del Consiglio, pagata circa 50.000 dollari. Questo fu fatto con un formale decreto ministeriale, che fu immediatamente ritirato quando la stampa lo venne a sapere. Ma successivamente la Sanjust ottenne il suo spettacolo televisivo alla RAI e il suo ex marito, che lavorava per i servizi segreti del paese, ottenne un trasferimento altamente desiderabile; poi, dopo che lui e la ex moglie rimasero invischiati in una battaglia per la custodia dei figli, Armati fu degradato.
Gli avvocati di Berlusconi insistono che lui non abbia fatto niente di sbagliato e che stava solo aiutando una donna che ne aveva bisogno. Gli avvocati di Sanjust negano qualsiasi malefatta. Come per la conversazione con Saccà, non sapremo mai se Berlusconi abbia infranto la legge o no in questo caso, grazie alle leggi che i suoi avvocati hanno fatto approvare in Parlamento che danno al Presidente del Consiglio l’immunità dall’azione giudiziaria finché è in carica. Armati, da buon agente dei servizi segreti, ha documentato le relazioni della ex-moglie con Berlusconi per un possibile uso futuro. Ha affermato che Sanjust abbia usato la sua influenza con Berlusconi per farlo trasferire e per aver fatto diminuire la sua paga. (Fu riassegnato a un lavoro di basso livello in un tribunale e la sua paga fu ridotta da circa 7 mila dollari al mese a un misero stipendio di 25.000 dollari. Quando Armati minacciò di rendere pubblici i documenti che parlavano dei rapporti di Berlusconi con la sua ex-moglie, afferma che gli fu immediatamente assegnata un’altra posizione, con un salario di circa 8.000 dollari al mese.) Armati ha messo insieme la sua versione degli eventi in una denuncia che ha sottoposto al Tribunale dei Ministri, che supervisiona la cattiva condotta a livello ministeriale.
Armati insiste anche che Berlusconi diede considerevoli somme di denaro in contanti alla sua ex-moglie – ma gli avvocati di Berlusconi negano, insistendo che la loro relazione era puramente di amicizia.
Sebbene non ci sia documentazione per i presunti pagamenti in contante, sembra ci siano stati accordi per far vivere Sanjust in un appartamento affacciato su Campo de’ Fiori, una delle più belle piazze di Roma, dove in passato aveva vissuto Armati. Il compratore ufficiale era Salvatore Sciascia, il direttore dei servizi fiscali del gruppo Fininvest di Berlusconi. E’ stato accusato di aver corrotto membri della Finanza a nome di Berlusconi. (Dice che da allora è stato “riabilitato”). Invece di licenziare Sciascia per il suo ruolo nell’affare di corruzione, Berlusconi lo ha portato al Senato, dove è uno dei vari senatori condannati per gravi reati.
Che niente di tutto questo preoccupi il pubblico italiano la dice lunga sull’opposizione di centro-sinistra che Berlusconi affronta. “Il vero dramma qui non è la farsa del sesso ma il totale collasso e la frammentazione del centro-sinistra” ha detto un mio amico. Berlusconi – nonostante i suoi due precedenti scialbi mandati – è stato rieletto quest’anno a causa dei fallimenti del governo abortito di centro-sinistra di Prodi. Con la sua maggioranza di un solo voto al Senato, una fratturata coalizione di 9 partiti che non poteva mettersi d’accordo su niente di importante, il governo Prodi non era capace di affrontare nessuno dei problemi più importanti del paese, fra cui la protratta crisi dei rifiuti di Napoli. Il risultato è stato che la maggioranza degli italiani è stata contenta di dare a Berlusconi una quantità straordinaria di potere decisionale. Ha immediatamente eliminato le tasse di proprietà sulla prima casa di tutti gli italiani, e la decisione è stata molto popolare. Chiamando l’esercito, ha agito velocemente per togliere la spazzatura dalle strade di Napoli, e ha affermato di aver riportato la città nel mondo occidentale in soli 58 giorni.
La sensazione generale è che l’Italia sia precipitata seriamente verso il basso durante in 14 anni in cui Berlusconi ha dominato la politica italiana. Il capitalismo basato sull’amicizia ha dimostrato di essere inefficiente e anche corrotto. All’inizio degli anni ‘90, il prodotto interno lordo italiano era più alto del 15% circa di quello inglese; ora la sua economia è più debole del 23%. Quando Wall Street ha avuto il tracollo e la corrente crisi finanziaria ha travolto l’Europa, Berlusconi ha esortato i suoi concittadini a non nascondere i loro soldi nel materasso ma a continuare a comprare azioni – ha raccomandato Mediaset, fra le altre – e a spendere. Per dare l’esempio, si è diretto in discoteca, dicendo alla folla presente, secondo il quotidiano La Repubblica, “Se dormo per tre ore, ho ancora abbastanza energia per fare l’amore per altre tre ore”. La catastrofe finanziaria ha solo accresciuto il suo potere, dato che come Presidente del Consiglio avrà senza dubbio il controllo dei soldi pubblici da destinare al salvataggio delle compagnie private.
Persino il sessismo rampante nel comportamento di Berlusconi verso le donne in politica – l’uso delle donne come trofeo politico – non è senza conseguenze economiche. L’Italia ha la percentuale più bassa di donne al lavoro di qualsiasi nazione europea – un serio freno alla crescita economica e alla produttività che serve a spiegare perché il paese è rimasto indietro e si trova in fondo alla lista delle nazioni civilizzate. Un recente studio della Banca d’Italia dimostra che se i livelli di impiego fra le donne italiane fosse lo stesso di quello fra gli uomini il prodotto interno lordo del paese sarebbe del 17% più alto. Altri studi collegano il tasso di nascite dell’Italia, fra i più bassi al mondo, alla asimmetria grandissima fra gli uomini e le donne. E’ probabile che tutto ciò non sarà curato dal tocco reale.
(Nella foto Evelina Manna)
29 commenti presenti
Ricordo bene quando fu postato quel pezzo. Confermo la mia opinione d’allora. Aria fritta era, aria fritta è rimasta.
Scritto da Tommaso Farina il 31 Mag 2009
mmmhhh…buona l’aria fritta,personalmente la preferisco accompagnata da una buona falanghina.
Scritto da stardust il 31 Mag 2009
Confermo che senza Berlusconi il pil del paese scernderebbe del 3%, anche se in questo caso il contributo va a quello Usa.
Scritto da asdrubale il 31 Mag 2009
beh, “Con Berlusconi” il Pil è invece sceso del 5%, abbiamo gli stipendi più bassi d’Europa (mentre gli stipendi dei Parlamentari sono i più alti, bellissima una lettera di un lettore dell’Avvenire: http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=MA6PE), saremo l’unico Paese in Europa ad avere 3 anni consecutivi di recessione, 1 famiglia su 5 dice l’Istat è sul lastrico, per non parlare del senso di abbandono che stanno avvertendo le piccole e medie imprese, ovvero la colonna vertebrale del Paese. Ed ora ci si aggiunge pure il ritratto impietoso di Draghi, che stremato, assieme alla Marcegaglia (entrambi non mi piacciono), chiede “Riforme, Riforme, Riforme”: o adesso o mai più. Se non si utilizza la Crisi come spartiacque tra passato e futuro, con interventi innovativi ed indispensabili (Pensioni, Pa, Contratti, Ammortizzatori Sociali, Ambiente), quando lo si farà? E se non lo fa un esecutivo con una maggioranza tanto schiacciante e devota, chi può farlo? La verità è che a Berlusconi di rimettere in sesto il Paese non importa un fico secco, e lo sapete meglio di me.
Io davvero me ne duolgo che il cittadino italiano per rendersi conto dell’inadeguatezza di Berlusconi a guidare il Paese abbia bisogno di scandali e scandaletti: come ho scritto più volte c’è una marea di motivazioni GRAVISSIME, che lo rendono “Unfit to lead Italy” (fonte: Economist).
Basta chiedersi, per quali misure ricorderemo tra qualche tempo questo decennio Berlusconiano?
Scritto da Wil Nonleggerlo il 31 Mag 2009
Wil, scriva di cose che conosce bene, lasci perdere l’economia.
Scritto da asdrubale il 31 Mag 2009
“Me ne duolgo”?
Scritto da Tommaso Farina il 31 Mag 2009
Io dubito che il tale Wil capisca qualcosa di economia, o sappia come si calcola il PIL, o sappia il suo ammontare (come non lo sapeva Franceschini, incalzato ferocemente dal ministro Tremonti che lo fece annaspare fino all’intervento di Floris che deviiò l’argomento). Del resto, da come scrive, il tale Wil ha una cultura bassa, tutta fondata sulla perlustrazione della Rete, da lui usata come “Bignamino” per stendere il “mattinale di insulti” quotidiano. Il tale Wil ha dimostrato di non conscere le lingue, c’è da chiedersi come faccia a leggere l’Economist. Se una famiglia su cinque è sul lastrico, secondo la statistica (quella del pollo…), allora la situazione è ottima, perché il livello di miseria si mantiene entro i limiti fisiologici. Del resto, tutti i dati sulla disoccupazione e sull’indigenza nel Meridione sono falsi: il lavoro sommerso, l’accumulazione finanziaria illecita, le pensioni di invalidità, le false iscrizioni all’agenzia del lavoro, la doppia attività degli impiegati pubblici, l’assenza di monitoraggio sul lavoro agricolo e sulla produzione di beni alimentari a fini famigliari e di vendita di vicinato che sfugge ad ogni calcolo, la circolazione di denaro di vari traffici illeciti, eccetera, fanno sì che i meridionali “chiagnano” in pubblico e “fottano” in rivato, secondo l’uso napoletano. Le aree dove ci si misura diversamente con la povertà sono quelle delle città grandi del Sud, mentre nel resto del Meridione la condizione piccolo-urbana e di ruralità più vasta consente un’organizzazione di vita meno costosa e più escamotages per liberarsi da vessazioni fiscali. Il tale Wil ricorderà il decennio berlusconiano non foss’altro perché la pensione al minimo dei suoi anziani parenti (se ce li ha) è stata aumentata per la prima volta dal Governo di centrodestra, perché le agevolazioni tariffarie (luce, telefono) e gli interventi socio-assistenziali alle famiglie a reddito basso hanno permesso loro di risolvere problemi di necessità (il tale Wil vada negli uffici Affari Sociali dei Comuni a verificare invece di tenere il culo incollato al “Bignamino” della Rete), perché il Governo ha dotato sempre il fondo regionale per il contributo ai fitti di abitazioni per le famiglie a reddito basso (il tale Wil vada a verificare negli uffici comunali), perché il Governo ha imposto alle banche dilazioni dei pagamenti delle rate dei mutui casa, eccetera.
E lo ricorderemo perché per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana abbiamo avuto un premier che non si è presentato in sede internazionale con il cappello in mano, che ha fatto sì che il gas russo ci costasse meno (a differenza di quando il costo del gas sovietico veniva caricato delle tangenti al PCI: è storia, questa, per la quale esistono gli atti parlamentari della Prima Repubblica), che ha ospitato a spese sue i potenti del mondo (e se li ha fatti gioire anche mondanamente in privato, non ha fatto che proseguire una liberalità rinascimentale di cui si era perduta la memoria)…
Di quante cose il tale Wil si potrebbe parlare (ed anche criticare legittimamente), se la sua coprolalia e la sua biliosità non fossero un impedimento alla educata conversazione.
Scritto da Giovanni il 31 Mag 2009
Di quante altre cose col tale Wil si potrebbe parlare… Ma lui rimane fermo all’emoticon
Scritto da Giovanni il 31 Mag 2009
Come giustamente ha ricordato l’On. Avv. Ghedini ad Annozero Alexander Stille è stato condannato per diffamazione per cui quello che scrive non ha alcun valore. (su questo blog si usa così da quello che ho capito). Ricordo anche al coltissimo sig. Giovanni un altro successo di questo governo la social card, un utilissimo rettangolo di plastica usato dalla nonna di mia moglie per tenere aperta la porta della camera per far correre l’aria. Le è stata assegnata ma è vuota e dopo due mesi la nonna ha rinunciato a tentare di farsela caricare. Ma soprattutto sono orgoglioso di avere un Premier che “ha fatto gioire mondanamente in privato i potenti del mondo”. Che successo.
Scritto da Moralizer il 31 Mag 2009
Un’aria fritta che piace a molti, evidentemente…
Se il buon premier facesse il serio e si comportasse da settantenne invece che da 24enne arrapato e donnaiolo probabilmente non si prenderebbe addosso tante badilate di merda
(che poi non gli fanno tanto male, visto che ne guadagna in popolarita’ e consensi)
Scritto da emanuele il 31 Mag 2009
@ Tratto da Giovanni: “liberalità rinascimentale di cui si era perduta la memoria”.
Non mi risulta che Lorenzo il Magnifico facesse arrivare vestali e menestrelli su aerei militari a spese del contribuente.
A lei?
Il Presidente afferma che le le foto ritraggono momenti di normale intimità, di una festa come tante altre. Bondi, addirittura, parla di allegre famigliole.
In effetti chi non ha mai organizzato in casa un party con un capo diplomatico straniero che gironzolava nudo come mamma l’ha fatto?
Scritto da Gabriele il 1 Giu 2009
Il Farina, vista la mole, si mangerà anche l’aria, visto che fritta?
Si mangi anche questa, il pachidermico alberello: http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/leading_article/article6401859.ece
Scritto da Charly il 1 Giu 2009
Occhio Charly a dare dell’alberello a Tommaso,che Facci s’incazza…
Scritto da stardust il 1 Giu 2009
Si vede che Gabriele le feste le fa in bagno e quindi rapporta tutto al suo quartierino. Nel proprio giardino privato in una dependance di una villa abbastanza vasta, d’estate, ognuno è libero di farsi la doccia nudo senza che un Gabriele di turno (spione, che è il peggio, o voyeur, che è il male minore) ne sbirci il volume del pisello. La malafede di Gabriele è evidente: non ha potuto vedere le foto ma asserisce che l’ospite straniero (quale diplomatico: non sai nemmeno leggere! Era uno dei leader politici della Repubblica Ceca) “gironzolava nudo come mamma l’ha fatto”. Poveretto. Quanto a Lorenzo il Magnifico, accedendo il Gabriele di turno soltanto ai bignamini della Rete ignora il tipo di feste rinascimentali, e non è il caso di spiegargli la storia del costume del tempo né le metafore del concetto da me espresso con assoluto spirito di mondanità. A spese del contribuente? Da ridere, con una flotta privata a sua disposizione! E da che mondo è mondo, ognuno comunque porta con sé i propri collaboratori, siano essi consiglieri che accompagnatori musicali. Da quando è al potere, Berlusconi ha speso soldi suoi perfino per contribuire ad arredare Palazzo Chigi con mobili meno pacchiani e per rifare le tappezzerie. Andiamo, Gabriele, scelga argomenti più seri, che qui non trova soltanto interlocutori che fanno la doccia vestiti…
Scritto da Giovanni il 1 Giu 2009
Il Magnifico si ritrovò a fare i conti col Savonarola, al Berlusca è toccato Travaglio (forse non gli è andata male).
Scritto da asdrubale il 1 Giu 2009
Giovanni,qual è il tuo pusher?
Scritto da stardust il 2 Giu 2009
e mica s’è fatto dare un aereo qualsiasi. Eh no: s’è fatto dare: l’Air Force One, Airbus di lusso, suite con 40 poltrone e ogni genere di comfort. Roba da far invidia agli sceicchi, praticamente la Rolls Royce dell’aria. Insomma, non ha badato a spese. Anche perché, sia detto per inciso, le spese le paghiamo noi.
A proposito: non dicevano di voler tagliare i costi della politica?
Chi trova un amico, si sa, trova un tesoro. Perfetto: basta che il tesoro non sia prelevato direttamente dalle nostre tasche.
Sull’aereo, fra l’altro, c’erano anche altri, un unico viaggio per due ministri. Dobbiamo ringraziarli per aver risparmiato?
La Presidenza del Consiglio, poi, è subita intervenuta per difendere il viaggetto di svago. Ma si sa, lui è solito usare l’elicottero di Stato anche per andare a farsi massaggiare.
Così fan tutti, alla faccia dei risparmi.
Scritto da tequilero il 2 Giu 2009
Tequilè, ma stai parlando di Obama? Oppure dell’ex ministro Pecoraro Scanio?
Ma i massaggi erano per Diliberto? e spiega bene che non si capisce una mazza.
Scritto da asdrubale il 2 Giu 2009
Asdrubale, mi riferivo a tutti quelli che hai citato tu.
Tranne che all’uomo del popolo e al chitarrista dell’uomo del popolo che, giustamente, per muoversi prende l’aereo del popolo.
Comunque, per maggiori chiarimenti, chiedi a Mario Giordano.
Lui non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di gente che vola sugli aerei di stato.
Ciao
Scritto da tequilero il 2 Giu 2009
A Berlusconi, che ha una flotta tutta sua, impongono l’uso dell’aereo di Stato per motivi di sicurezza. Così il suo seguito (collaboratori, amici, parlamentari, consiglieri) deve necessariamente viaggiare col mezzo con il quale viaggia lui. E’ costretto a rinunciare ai suoi mezzi, che comunque costerebbero meno di quelli di Stato, ma non si può pretendere che abbandoni i suoi accompagnatori per far contenti i Di Pietro e i Franceschini che già viaggiano gratis su aerei di linea, gratis per loro, ma a spese del Parlamento. Allo Stato un volo istituzionale costa tot sia se parta con uno sia se parta con dieci.
Risposta telex a stardust stordito: è lo stesso pusher che frequenta tua sorella, peccato che a lei dia roba tagliata male.
Scritto da Giovanni il 2 Giu 2009
@ Giovanni: la sua prosa forbita è degna del migliore Leon Battista Alberti, congratulazioni.
Risponda a una semplice domanda, evitando cortesemente voli pindarici e ardite costruzioni retoriche:
Apicella può essere considerato come un collaboratore del premier al pari del ministro Maroni o Frattini?
Scritto da Gabriele il 2 Giu 2009
Per fortuna che ci sono zio GAS ed Esserre a farci tornare la memoria…
http://laderiva.corriere.it/2009/06/se_apicella_fa_rima_con_mastel.html
Scritto da Gabriele il 2 Giu 2009
Apicella è collaboratore personale di Berlusconi pagato da Berlusconi con fondi suoi personali. Per estensione, potrebbe portarsi appresso in aereo o in automobile anche il suo maggiordomo e il suo medico. Mi allargo: se decide di invitare un circo o uno zoo, ha facoltà di ospitarli. Vuole essere suo ospite a cena a Palazzo Chigi? Gli scriva una letterina garbata e spieghi il motivo della sua richiesta, le verrà fornita risposta. Avverta la cucina se lei è allergico ad alcuni alimenti. Cuntent?
Scritto da sandro il 3 Giu 2009
I ministri Maroni e Frattini non sono “collaboratori del premier”. Il presidente del Consiglio è primus inter pares. Infatti, è il Primo Ministro.
Scritto da Giovanni il 3 Giu 2009
@ Giovanni: Non fare lo gnorri e non girare attorno alla mia domanda che è anche piuttosto chiara e non lascia margini di ambiguità. Grazie.
@ Sandro: Ma se sull’aereo da cui scende il Maestro (???) Apicella c’è scritto “Repubblica Italiana”??? Non credo che questo aereo sia pagato dal Berlusconi stesso, bensì dalla collettività, ovvero da lei, da me, da tutti gli avventori di questo blog.
Il punto è che Berlusconi, per le attività istituzionali, può usare gli aerei di stato, ci mancherebbe altro. Tutto il resto, tutto ciò che esula da queste attività, ha dei costi che ricadono sulla collettività: per esempio, io non sarei contento se un ipotetico Massimo D’Alema si facesse rimborsare dallo stato un incontro di lotta nel fango tra due conigliette di playboy.
Se per lei questo è lecito, significa che lei concepisce un rapporto di sudditanza proprio di una monarchia, non di cittadinanza come dovrebbe essere proprio di una democrazia liberale.
Se per lei è lecito che il presidente del consiglio possa usare denaro pubblico per i suoi sollazzi, per i suoi divertimenti che ben poco hanno di istituzionale, beh, Dio ci scampi!
Scritto da Gabriele il 4 Giu 2009
Apicella è un collaboratore di Berlusconi, che ti piaccia o no. Costretto a viaggiare su aerei di Stato, anziché sugli aerei della sua flotta, perché mai dovrebbe rinunciare ad ospitarvi i suoi collaboratori? La questione è di lana caprina, sbadiglio solo al pensiero di doverne discutere, magari tu nella vita di relazione sei pure simpatico e prestante, ma il blog serve anche da relax, mica è il tribunale della Santa Iquisizione… E poi, Gabriele, diable, mica sei Repubblica, con questo tono imperioso di pretendere le risposte… Fatti ‘na risata, che in questo momento se sapessi cosa sta realmente accadendo di drammatico nei luoghi segreti del potere internazionale, tra Oriente e Occidente, dovresti augurarti mille diecimila Berlusconi con mille diecimila belle ragazze. O preferiresti quelli che si suicidano facendo stragi, per congiungersi alle mitiche vergini di Maometto?
Scritto da Giovanni il 4 Giu 2009
Sandro scrive:
Apicella è collaboratore personale di Berlusconi pagato da Berlusconi con fondi suoi personali. Per estensione, potrebbe portarsi appresso in aereo o in automobile anche il suo maggiordomo e il suo medico. Mi allargo: se decide di invitare un circo o uno zoo, ha facoltà di ospitarli. Vuole essere suo ospite a cena a Palazzo Chigi? Gli scriva una letterina garbata e spieghi il motivo della sua richiesta, le verrà fornita risposta. Avverta la cucina se lei è allergico ad alcuni alimenti. Cuntent?
Passi lo zoo, ma per il circo la vedo difficile.
Si rischia di far confusione tra pagliacci.
Scritto da tequilero il 5 Giu 2009
Spiacente Giovanni, ma adesso come adesso non mi viene molto da ridere. Anzi a leggere “Apicella è un collaboratore di Berlusconi, che ti piaccia o no” mi viene un certo senso di tristezza.
Scritto da Gabriele il 5 Giu 2009
“dovresti augurarti mille diecimila Berlusconi con mille diecimila belle ragazze. O preferiresti quelli che si suicidano facendo stragi, per congiungersi alle mitiche vergini di Maometto?”
Non credo che entrambe siano opzioni auspicabili.
Tra un monarca devoto al priapismo e il fanatismo religioso c’è l’imbarazzo della scelta.
Scritto da Gabriele il 5 Giu 2009