Cassazione: Reato usare software duplicati
20 Giugno 2008da Il Sole 24Ore di oggi
Anche il semplice «utilizzo» in azienda di software duplicati integra la violazione penale della legge sul diritto d’autore e non una semplice sanzione amministrativa.
Lo ha ribadito la Cassazione (terza sezione, sentenza n. 25104/2008, depositata il 19 giugno), dichiarando inammissibile il ricorso presentato da un professionista di Lecco.
L’imputato, trovato in possesso di versioni non originali di prodotti Adobe System incorporated e Symantec Corporation, aveva impugnato il patteggiamento sottoscritto davanti al Gup lariano nel giugno del 2007 (9.400 euro di multa, di cui 5400 in conversione di quattro mesi di reclusione), sostenendo che il giudice non aveva rilevato un’errata applicazione di legge: secondo la difesa, l’articolo 171-bis della legge 633/1941 colpirebbe «l’illecita riproduzione di software finalizzata al commercio», mentre il professionista lecchese si era limitato a utilizzarli nel suo studio. Pertanto, stando al ricorso, non era neppure sussistente il« dolo specifico», e la sentenza si sarebbe fondata su una sorta di responsabilità oggettivaper il titolare dello studio.
La Corte ha però respinto entrambe le argomentazioni, condannando il ricorrente anche al pagamento di 1.500 euro di spese processuali. Per la configura-bilità del reato dell’articolo 171bis, scrive l’estensore, è sufficiente «il fine di profitto» e non più quello «di lucro», essendosi così determinata «un’accezione più vasta che non richiede necessariamente una finalità direttamente patrimoniale e amplia quindi i confini della responsabilità dell’autore».
La detenzione e l’utilizzo di numerosi programmi software nello studio professionale, illecitamente riprodotti, «rende manifesta la sussistenza del reato contestato» sia sotto il profilo oggettivo sia sotto quello soggettivo.
A. Gai.
4 commenti presenti
Che brutta notizia! Insomma se uno scarica con il p2p l’ultima versione, ad esempio, di Adobe CS3 per provarlo (prima di spendere quasi mille Euro per l’originale), se lo fanno con tutte le scarpe.
Scritto da Trillo il 20 Giu 2008
Trillo trillo……
tanto questi non lo capiranno mai che se non abbassano i costi dei software si continuerà a scaricare e a copiare alla grande.
Poi magari i software che si utilizzano per scopi professionali e anche giusto pagarli qualcosa in più, ma cavolo non è che tutte le volte che tirano fuori un aggiornamento, tocca ripagare per intero una lcenza d’uso.
saluti
Scritto da Alessandro il 20 Giu 2008
Ma vedi, Trillo, quando la si smetterà di fare gli ipocriti magari si farà un passo avanti. Per provare il software – anche la CS3 di Adobe – è sempre esistito il download gratuito, non c’è alcun bisogno di ricorrere alla pirateria.
Scritto da Fabio il 21 Giu 2008
Fabio hai ragione, nel senso che di molte cose si può fare il download della versione trail, limitata nelle funzionalità e nel periodo di utilizzo. Poi però 2.499,00 dollari li vogliono tutti per il rilascio della licenza completa della Adobe Master Collection.
Ma ti faccio un altro esempio: un giovane sveglio ed appassionato aspira a conoscere meglio alcuni SW, anche perché sempre più da parte delle aziende che operano nel settore informatico viene richiesta conoscenza degli applicativi. A lui in particolare piacerebbe lavorare nel settore della grafica, e conosce poco Photoshop ed Illustrator, cosa gli consiglieresti di fare? Il simpatico giovane non ha il becco di un quattrino però per frequentare corsi o comprarsi il programma, però ha un collegamento Adsl flat, ed un PC.
Non sto parlando di chi usa SW pirata per motivi professionali, ma di chi vorrebbe crescere ed ha pochi mezzi a disposizione, dagli il tuo consiglio.
Scritto da Trillo il 21 Giu 2008