VECCHI BUONI POSTALI FRUTTIFERI: BUONE NOTIZIE PER I RISPARMIATORI
29 Novembre 2013di Gianluigi De Marchi
C’è voluta una giovane e combattiva avvocatessa di Novara, Marta Buffoni, per mettere spalle al muro le Poste sull’annosa questione del rimborso dei Buoni Postali fruttiferi.
Molti lettori sono certamente rimasti scottati al momento della richiesta d’incasso dei buoni serie O, quelli che prevedevano un tasso d’interesse che, alla scadenza del trentesimo anno, era pari al 16% netto; livello sicuramente interessante, ma che il Tesoro ha unilateralmente deciso di tagliare con un decreto del 13/6/1986, quando i tassi erano scesi nettamente. Al sottoscrittore ne è derivata una perdita di oltre il 20% secco.
Le discussioni sono state infinite, perché sul certificato era riportato chiaramente a stampa il tasso d’interesse da pagare; ed avendo una durata pluriennale il risparmiatore era tranquillo che avrebbe goduto di quelle condizioni fino alla scadenza, così come avviene, ad esempio, con i BTP a tasso fisso.
Dopo anni di cause legali, la Cassazione aveva emesso un’importante sentenza nel 2007, in base alla quale imponeva alle Poste di rispettare i tassi stampigliati sul documento. Sembrava che fosse fatta, ma le Poste hanno continuato imperterrite a pagare di meno, appellandosi ai tassi ministeriali ridotti.
Per fortuna pochi giorni fa si è aperta una fase nuova, perché il 19 ottobre il Giudice di Pace di Novara, su domanda dell’avvocato Buffoni, ha emesso un’ingiunzione di pagamento immediatamente esecutiva che obbliga Poste Italiane spa a pagare l’intero controvalore di rimborso risultante dall’applicazione della tabella presente sul buono. Il bello è che la Posta non potrà opporsi al decreto, essendo immediatamente esecutivo (in alternativa subirà un pignoramento!). Una bella notizia che apre per il futuro una strada innovativa per il ricupero dei propri diritti anche altri risparmiatori.
Consiglio per i lettori: se avete sottoscritto buoni fruttiferi postali di serie molto vecchie, verificate subito allo sportello postale se le condizioni stampate sul certificato corrispondono a quelle che saranno pagate a scadenza. Se vi dicono che le condizioni sono inferiori, andate subito da un’associazione di risparmiatori, prendete contatto un esperto finanziario, avviate subito un’azione preventiva per ottenere il riconoscimento dei vostri diritti.
Se avete incassato un certificato vecchio alle condizioni capestro impostevi, raccogliete la documentazione ed anche in questo caso affidatevi ad un’associazione di difesa dei risparmiatori (quella di Novara ad esempio si chiama Codici Piemonte (tel.3474971699) per ricuperare quanto vi è stato pagato in meno.
UPDATE – INFORMAZIONE IMPORTANTE – per calcolare quanto vale il vostro BPF un link utile dal sito di Poste Italiane: https://open.bancopostaonline.poste.it/bpol/bfp/sel_bfp.asp
Segnalo inoltre il gruppo Facebook Buoni fruttiferi postali – Truffati dallo Stato, dedicato all’argomento specifico: https://www.facebook.com/groups/478485232278070/
282 commenti presenti
Buonasera, ho due buoni fruttiferi postali rispettivamente del mese di aprile e novembre 1984. Inserendo i dati nel calcolatore delle poste ho constatato che gli importi sono la metà rispetto a quelli stampigliati (in lire) dietro i due buoni. C’è qualcuno che alla fine è riuscito a riscuotere la somma dovuta?
Grazie a tutti.
Scritto da enzo il 6 Ago 2015
Enzo, io ho incassato tutto, non per caso, ma seguendo una procedura precisa
Scritto da vittorio il 25 Ago 2015
A Enzo quale procedura hai usato perché anch’io ho dei buoni dell’86e prossimi alla scadenza
Scritto da milena il 17 Set 2015
Sig Enzo come hai potuto senza azione legale riscuotere la somma stampata sul retro del buono e non quella indicata sul sito?
Grazie
Scritto da felice il 21 Set 2015
Ciao a tutti, secondo me, non è Enzo che ha incassato tutto, ma è il sig. Vittorio… se leggete bene.
Scritto da Giuseppe il 27 Set 2015
Ciao a tutti ho un buono fruttiferoemesso il 30/8/1985 di 1.000.000di lire a gennaio vorrei andare a prendere il dovuto,ma da quello che sento non è l importo che pensavo,quidi cosa mi consigliate? Sono a Roma da chi mi posso rivolgere?Grazie
Scritto da Claudio il 9 Ott 2015
Buona sera a tutti,sig. Vittorio vorrei sapere, credo come molti di voi,quale procedura precisa ha seguito per poter incassare tutto come Lei sostiene.
Grazie
Cesare
Scritto da Cesare il 11 Ott 2015
Ciao, ho due buoni fruttiferi postali da 1000 Lire emessi il 22 Marzo del 1947 , mi hanno detto che sono irrecuperabili, è vero? Grazie.
Scritto da Giulio il 13 Ott 2015
Aspettiamo notizie come fare per prendere la somma dei buoni.Grazie
Scritto da Claudio il 14 Ott 2015
Credo proprio che i BPF del 1947 siano abbondantemente prescritti. Al massimo potrebbero valere pochi spiccioli per qualche collezionista di antichi cimeli
Scritto da Sergio Fornasini il 16 Ott 2015
Domanda per qualche esperto prima di andare a farle all’ufficio postale.
Tre anni fa è deceduto mio padre.
Con mia madre, vivente, avevano sottoscritto diversi BPF dal 1984.
Sul buono sono scritti entrambi i nomi.
Cosa dobbiamo aspettarci per riscuotere i buoni?
Scritto da Sergio il 16 Ott 2015
Oggi ho chiesto al direttore della posta qui a Roma della storia dei buoni fruttiferi e mi ha confermato che nessuno gli è stato rimborsato di più di quello che dicono loro.Quindi?Cosa dobbiamo fare?Sarà vero quello che dite?Non vedo risposte con gente che ha risolto.Grazie
Scritto da Claudio il 19 Ott 2015
CLAUDIO
Se speri di ricevere indicazioni veritiere negli italici uffici di poste, banche, o assicurazioni e’ meglio che cambi paese.
Se veramente vuoi sapere cosa fare con i tuoi BFP e’ bene che tileggi
I primi post sull’ argomento
Scritto da vittorio il 21 Ott 2015
Ve ne sarei grato, se qualcuno mi dicesse come è andato a finire la causa di opposizione al Decreto Ingiuntivo emesso dal Giudice di Pace di Novara.
Grazie
Scritto da ricciuti giuseppe. il 4 Nov 2015
Oggi mi è arrivato il preventivo di un avvocato per provare ha prendere questi soldi in meno dei buoni.Senza parole.Ora capisco perchè si interessano.Grazie
Scritto da Claudio il 9 Nov 2015
Anche poste italiane ci prova a dare soldi in meno ,pare che anche non facedo causa basti solo fare azioni mirate almeno a non perdere il diritto
E tal diritti rimangono ancora vitali per anni
Scritto da vittorio il 16 Nov 2015
Non ho capito cosa intendi.Grazie
Scritto da Claudio il 18 Nov 2015
Non riesco a spiegarmi perchè, il signore che dice che ha incassato tutto con poca spesa, non ci informa su come ha fatto. Credo che se informasse quelli che a suo tempo hanno investito tutto sui bfp (anche con qualche sacrificio) non gli costi niente. Ho qualche dubbio su quello che dice.
Gabriella
Scritto da Gabriella il 19 Nov 2015
L’importante per chi ha poco da incassare e’ non perdere i diritti di rivendicare la differenza non pagata e come farlo e’ gia’ stato abbondantemente scritto.
Scritto da vittorio il 20 Nov 2015
Salve Sig. Vittorio,
se mi posso permettere le chiederei maggiori informazioni sulla “procedura precisa” (Scritto da vittorio il 25 ago 2015) che le ha permesso di incassare tutto il dovuto.
La ringrazio.
Scritto da vita il 21 Nov 2015
Non si preoccupi Sig. Vittorio. Passando in rassegna tutti i post sono riuscita ad individuare le informazioni relative alla sua fortunata “procedura precisa”.
Scritto da vita il 21 Nov 2015
Auguri, l’importante e’ essere precisi, nelle procedure, perche’ il cavillo e’ sempre in agguato…….
Scritto da vittorio il 24 Nov 2015
TANTO PER CAPIRE……FORSE….
Caso Buoni fruttiferi, la carica dei 20 risparmiatori e la vittoria contro Poste
20 ottobre 2015, di Redazione Wall Street Italia
ROMA (WSI) – Mentre si prepara la quotazione in borsa di Poste italiane, la società guidata dall’a.d. Francesco Caio deve fare i conti con una grana non da poco che riguarda i buoni fruttiferi postali a tassi dimezzati.
Ricapitolando i fatti sono questi. I buoni postali, per tradizione considerati un investimento sicuro e tranquillo per medi risparmiatori, si presentavano come assegni con su scritto “Un milione” e sul retro una serie di simboli che spiegavano a grandi linee come il capitale fosse destinato alla rivalutazione di anno in anno per 3 decenni.
Si tratta di quei buoni postali, che venivano regalati anche ai bambini per essere riscossi al raggiungimento dell’età adulta, con la serie M, N, O emessi tra il 1974 e il 1986. Proprio nel 1986 un decreto del governo aveva dimezzato i rendimenti dei buoni postali e quasi tutti i risparmiatori non se ne sono accorti. Almeno fino a quando non sono giunti in posta ad incassare.
Così un gruppo di circa venti risparmiatori sotto l’ala difensiva del Movimento dei consumatori, un anno fa si è mosso facendo ricorso ad un giudice di pace di Savona, Andrea Grammatico. Che si è pronunciato dando ragione ai risparmiatori.
Una sentenza di merito che conferma la prima vittoria dei risparmiatori, visto che un decreto ingiuntivo provvisorio del giudice aveva costretto Poste Italiane a versare la differenza. Ora il giudizio di primo grado è certo ma c’è ancora la Cassazione.
Ovviamente i risparmiatori sono già contenti visto che hanno già in mano i loro soldi. Come commenta in un articolo de La Stampa l’avvocato Marta Buffoni di Novara, che ha avviato cause in tutta Italia, “è bello aspettare la sentenza definitiva con i soldi già in mano. Tutti i giudici a cui mi sono rivolta hanno obbligato le Poste a pagare fin da subito la differenza ai clienti. E il decreto ingiuntivo più recente che ho ottenuto – continua il legale che ha avviato cause in tutt’Italia – “ha fatto incassare a un mio cliente di Novara quasi 200 mila euro”.
E se dal canto loro le Poste dichiarano di essere state corrette avendo applicato la legge per il giudice questa stessa legge è sbagliata visto che la modifica delle condizioni non è stata mai comunicata singolarmente agli interessi.
“La variazione unilaterale dei tassi” – scrive il giudice di pace di Savona – ” rappresenta un evidente violazione degli obblighi contrattuali e del principio di buona fede contrattuale”. (ACA)
Scritto da vittorio il 29 Nov 2015
ma sull’esito del ricorso di poste non si sa ancora nulla?
mi sa tanto che la tirano per le lunghe
Scritto da alberto il 30 Nov 2015
Mi scusi Sig. Vittorio, ma mi sa dire per favore come si fa a contattare l’Avv.Buffoni? A me purtroppo non ha risposto a 2 e-mail, o meglio alla prima mi ha risposto dicendo che mi avrebbe contattato dopo qualche giorno (cosa che non si è verificata), alla seconda non mi ha nemmeno risposto. Grazie.
Scritto da Gabriella il 3 Dic 2015
Mi pare che abbia forse magari anche una linea telefonica, magari anche da quelle parti forse i telefoni li riferisc
Il giudizio di primo grado forse magari anche c’e’ qualcuno che non sa a cosa si riferisce ???
Scritto da vittorio il 4 Dic 2015
Dal canto loro le Poste dichiarano di essere state corrette avendo applicato la legge per il giudice questa stessa legge è sbagliata visto che la modifica delle condizioni non è stata mai comunicata singolarmente agli interessi.
MA……………..
“La variazione unilaterale dei tassi” – scrive il giudice di pace di Savona – ” rappresenta un evidente violazione degli obblighi contrattuali e del principio di buona fede contrattuale”.
Quindi chi non li già ha in cassa, non li incassi, altrimenti dopo si incassa, ma quanto si incassa…
Scritto da vittorio il 6 Dic 2015
Di tutto questo non si discute nei dibattiti televisivi e nemmeno sui giornali…
non fa notizia e nemmeno scandalo. Dove sono i nostri politici e in particolare i sindacati ,gli enti dei pensionati etc
Scritto da sergio il 12 Dic 2015
Oggi gli italiani sono tutti accalorati su BANCA ETRURIA e simil banche, quindi che milioni di italiani perdano il 50 % del capitale investito in buoni fruttiferi postali, sottoscritti nella prima metà degli anni 80 non fa notizia.
Quindi indipendentemente dal numero di italiani fregato, del fatto non frega
NULLA …..compresi quelli che li hanno in tasca….così pare
Scritto da vittorio il 13 Dic 2015
Anche io come tanti ho sottoscritto buoni ante 1986 e da qualche mese mi sono interessato assieme ad un amica avvocato alla restituzione del maltolto.
Se avro’ delle novita’ le comunichero’ con piacere o dispiacere
Scritto da daniele il 17 Dic 2015
Purtrtoppo prendo visione solo ora dei vostri commenti in merito ai vecchi buoni fruttiferi e, avendo ormai incassato da qualche anno parecchi di questi, al tasso minorato imposto dalle poste italiane, c’è la possibilità di fare appello in giudizio? Esiste un limite di tempo per poterlo fare? Grazie
Scritto da edoardo preti il 20 Dic 2015
daniele hai fatto bene a interessare l’avvocato
Edoardo per i BPF che hai incassato a tua insaputa con il -50% di quanto ti spetta è bene stare a guardare del come si evolve la situazione delle cause in corso, che con il corso della giustizia che abbiamo di certo non vanno di corsa, anche se le pronunce positive dei giudici ordinari cominciano a farsi sentire.
Ho saputo che l’AVV. BUFFONI abbia in preparazione anche per chi ha incassato i BFP una linea di difesa,non sapendo di subire un grosso danno….
BUONE FESTE
Scritto da vittorio il 22 Dic 2015
Caro Edoardo anche io ho incassato negli anni passati buoni di questo tipo.
Avendo tenuto in parte le ricevute degli incassi la mia amica avv. mi ha suggerito di andare in posta e con un bollettino da 10 euro ho richiesto a Roma le ricevute dei buoni incassati di cui ho allegato le copie che avevo tenuto.
Ora attendo la risposta dopo di che passo la palla alla mia amica.
Comunque sara’ mia attenzione tenervi informati un saluto e tanti auguri.
Scritto da daniele il 24 Dic 2015
il gruppo di savona è stato condotto alla vittoria dall avv,to alessandragemelli67@yahoo.it sentenza n 559/15 del 29-9-15 (giudice pace andrea grammatico) chi sa dell avv,to marta buffoni di novara ??!!! tante chiacchiere e nessuno lo dice…
Scritto da piero il 5 Gen 2016
Salve a tutti vorrei incassare dei buoni fruttiferi ed avendo letto i post precedenti qlc mi sa indicare un link che mi permetta di calcolare il malloppo x poterlo verificare in posta prima di incassare?grazie g.m.
Scritto da Gianandrea il 6 Gen 2016
@Gianandrea: il link per il calcolo è riportato alla fine di questo articolo
Scritto da Sergio Fornasini il 8 Gen 2016
il link che io sappia non c’e’ io ho preso il buono e ho fatto i conteggi con quello che c’e’ scritto dietro chiaramente trasformando le lire in euro
Scritto da daniele il 11 Gen 2016
Guardi cosa c’è dopo “INFORMAZIONE IMPORTANTE” in maiuscolo e grassetto
Scritto da Sergio Fornasini il 12 Gen 2016
ho visto, ma riporta il sito di poste italiane ma le cifrenon combaciano assolutamente con quelle scritte dietro il buono postale che abbiamo sottoscritto 30 anni fa’
Scritto da daniele il 14 Gen 2016
è proprio quello il punto su cui verte la questione
Scritto da Sergio Fornasini il 15 Gen 2016
IL DEPISTAGGIO
In questo momento tutti i MEDIA sono concentrati sul caso BANCHE e basta…..
Il caso BANCA ETRURIA e delle altre tre banchette interessate alle ruberie,se non ha capito male, coinvolge 130.000 AZIONISTI E OBBLIGAZIONISTI.
Il caso BU0NI FRUTTIFERI POSTALI SOTTOSCRITTI DAGLI ITALIANI a circa metà degli anni 80 interessa solo QUALCHE MILIONE DI ITALIANI
Gli italiani che li hanno sottoscritti sono per la gran parte a guardare l’erba dalle radici, agli eredi non frega un c..zo
se prendono il 50% di quanto gli spetta, anche perché i soldi non li hanno tirati fuori di tasca loro, quelli incassano e basta.
Poi, contiamocela tutta, volete che i grandi e grossi MEDIA, che ci turlupinano tutti i giorni non siano filo governativi,
filo postali, filo cassa depositi e prestiti ???
Che mettano in evidenza questa ennesima ruberia di STATO.??? che alla chietichella sta passando inosservata!!!
E’ TUTTO NELLE REGOLE…!!!!
Scritto da vittorio il 17 Gen 2016
DI BIDONE IN BIDONE
ragionando sul caso ETRURIA emerge che quelli che ci governano, stiano decidendo come risarcire i risparmiatori (più e meno incauti/allocchi) ma non parlano di rimborsare i risparmiatori ( milioni) che 30 anni fa hanno investito in BUONI FRUTTIFERI POSTALI e che ora, alle varie scadenze, fanno l’amara scoperta che Poste paga metà di quanto devono pagare, come allora stipulato!
Poste ovviamente scarica il barile a Cassa Depositi e Prestiti la quale a sua volta chiama in causa il ministero ecc ecc.
Anziché pagare quanto pattuito e riportato sul Buono Postale stesso, pagano dal 20 al 50% di interessi in meno, che in 30 anni sono un capitale che fa la differenza.
Già qui si evidenzia una bella differenza con i casi delle 4 banche di m…a fallite, perché il Buono riporta interessi ben delineati ma Il ministero è intervenuto a posteriori dicendo che non paga cosi tanto: un abuso e un’appropriazione indebita, sostanzialmente.
Ma vi è ancor di più eclatante rispetto alle banche di m. fallite: che in questi anni è intervenuta la Cassazione a S.U. sul punto, dicendo che prevale quanto stabilito sul Buono fruttifero. Sono intervenute sentenze di giudici di Pace e di tribunali, e da ultimo, nel 2015, l’Arbitro Bancario e Finanziario: tutti dando ragione ai RISPARMIATORI.
Però stanno discutendo del risarcimento nel caso BANCHE, e non di questo ben più assurdo caso delle POSTE.
Ciliegine sulla torta? Cassa Depositi e Prestiti anche in questi giorni (gennaio 2016) sta pubblicizzando i buoni fruttiferi postali, annunciando a tutti che sono un prodotto affidabile…
PUBBLICITA’ EVIDENTEMENTE INGANNEVOLE. Anzi, a continuarla cosi bellamente fa pensare ad una associazione che poco si associa agli interessi della sua utenza .
Un classico atteggiamento del nostro Stato (e dei nostri politici) che dopo averti fregato….
ci deride pure.
SONO INTERVENUTI CASSAZIONE, TRIBUNALI, GIUDICI DI PACE E ARBITRO DANDO RAGIONE AI RISPARMIATORI:
CARI MINISTRI CHE CAZ.. ASPETTATE A FARE GIUSTIZIA E RIMBORSARE IL GIUSTO??????????????????
MA I BIDONI NON FINISCONO ..MAI…????
Scritto da vittorio il 20 Gen 2016
Buonasera, la mia é pura curiosità visto che non ho documentazione.
Nel 1991 ho incassato dei buoni fruttiferi postali del 1971, un valore di 90.000 lire. In sostanza dopo 20 anni ho ottenuto circa 110.000 lire.
Ho sempre pensato di essere stato messo di mezzo, é possibile che la mia sensazione fosse fondata? Solo 10.000 ogni anno? Grazie, saluti.
Scritto da gianni il 25 Gen 2016
Correggo: 10000 lire ogni 10 anni?
Scritto da gianni il 25 Gen 2016
Buongiorno,un anno fa ho ritrovato durante la ristrutturazione della casa di mia zia (defunta) dei buoni fruttiferi postali emessi nel 1964, scadenza decennale, cointestato con mio padre, possono essere recuperabili? Grazie
Scritto da Santino il 13 Feb 2016
SE LI METTI IN CORNICE E LI APPENDI IN SALOTTO SONO CERTAMENTE RECUPERABILI
Scritto da vittorio il 15 Feb 2016
POSSESSORE DI BFP SERIE Q NEGLI ANNI 90- BUONI ORDINARI.LEGGENDO L’ART B DELLE CACS NON HO BEN CAPITO LE VARIE DIFFERENZE DEI TITOLI DI STATO IN CASO DELL’APPLICAZIONE DELLE CLAUSOLE DI AZIONE COLLETTIVA. DETTI BUONI POTREBBERO RIENTRARE IN QUESTA CASISTICA TEMUTA ??? GRAZIE TANTE ANTICIPATAMENTE
Scritto da daniele il 1 Apr 2016
buongiorno, ho dei buoni postali gennaio 1986,mi sono recata alle poste per l’incasso, l’importo era inferiore di quanto scritto sul retro del buono, quindi mi sono rivolta ad una associazione dei consumatori,per incassare gli importi scritti sul retro del buono. Iscrizione- 50€ lettera dell’avvocato alle poste, risposta negativa. Mi consigliano di rivolgermi all’arbitrio bancario, volevano 300€, mi hanno dato modulo (lo si può scaricare dal sito)e l’ho spedito, a febbraio.Tra le varie deduzioni, ho evidenziato la vittoria dell’ avvocato alessandragemelli ,sentenza n 559/15 del 29-9-15 (giudice pace andrea grammatico) e altre considerazioni.ABF mi ha inviato le controdeduzioni delle poste e se ho altro materiale da fornire. Cosa mi consigliate?
Scritto da loris il 13 Apr 2016
LORIS
continua così che vai bene…anzi…. quasi
o no…!!!
Scritto da vittorio il 11 Mag 2016
Buongiorno, negli scorsi mesi è vento a mancare mio padre, facendo ordine fra le sue cose abbiamo trovato 4 buoni postali fruttiferi del 1989, 2 del valore di 250.000 lire e 2 da 500.000, i primi a scadenza trentennale, i secondi decennali. Posto che quelli da 500 penso siano sfumati, come devo procedere per ritirare il dovuto per gli altri?
Scritto da Marco il 14 Mag 2016