Forzagnocca.it – Una burla geniale e ben riuscita, raccontata malissimo dai media.
7 Ottobre 2011Dopo il brillante nome ipotizzato per il proprio futuro partito da quel simpatico mattacchione del nostro premier, questa mattina in rete impazzavano inviti a visitare il sito forzagnocca.it. Come per magia, si andava a finire sul sito istituzionale del PdL (pdl.it). A parte l’inevitabile ilarità suscitata dalla situazione, è stato interessante analizzare cosa fosse davvero accaduto nei meandri del Web.
Tutti i quotidiani online riportanti la notizia hanno descritto in maniera altamente approssimativa quanto stava accadendo, almeno sotto il profilo tecnico. Seguiti a ruota da molti blog e siti d’informazione varia.
Lo scherzo è stato ben congeniato e ottimamente riuscito: lanciando l’indirizzo forzagnocca.it nel proprio browser compariva immediatamente il sito del PdL perfettamente funzionante. Perfino le pagine linkate all’interno si presentavano con un indirizzo preceduto dal simpatico dominio, del tipo forzagnocca.it/silvioberlusconi/ ecc. Sui quotidiani ne ho lette veramente di tutti i generi, nessuna delle ipotesi riportate era però quella corretta.
Analizzando con gli strumenti a disposizione di chiunque in rete, perfino dei giornalisti, emergeva qualcosa di molto diverso da quanto raccontato nei media. Il corriere.it ad esempio ha parlato di un sito copiato ad arte da quello del PdL. L’unica cosa giusta di quell’articolo è il nome di chi ha registrato il dominio. Nel pomeriggio sempre il corriere.it pubblica la soluzione del mistero, insistendo però nell’affermare che qualcuno ha “creato una copia” del sito originale, niente di più falso. A condividere l’idea (sbagliata) di qualcuno riuscito in poche ore a fare una copia esatta del sito autentico e metterla da qualche parte sono stati comunque in molti, compreso clandestinoweb.com.
Ne ho lette molte altre di informazioni inesatte sparse in rete, qualcuno ha parlato di redirect al sito del PdL, altri di un attacco da parte dei soliti hackers. Anche quando non c’entrano nulla meglio inventarseli, fa sempre notizia.
Ad una prima analisi superficiale, sembrava addirittura che pdl.it e forzagnocca.it condividessero le stesse risorse fisiche, ovvero lo stesso server ed indirizzo IP (vedi immagine 1 e 2, in fondo alla pagina). Fisicamente collocato a Dublino, nella server farm di Amazon, il server che ospita il PdL per ragioni logiche non poteva aver deliberatamente aggiunto un dominio così ridicolo. Qui per fortuna nessuno ci è cascato, si sono limitati tutti quanti a riportare il nome di colui che ha registrato ieri alle 14:24:42 il nome del sito.
Il mistero è facilmente svelabile: Michele Mastroianni ha registrato il dominio forzagnocca.it indicando come indirizzo IP di destinazione 46.137.108.33. Sfruttando una banale debolezza del sito originale, i visitatori atterravano sull’autentico sito pdl.it, non era una copia come scritto da corriere.it. Questo può accadere se non vengono attuate basilari misure di sicurezza sul vero sito Web, che in questo caso non filtrava in base alla destinazione richiesta. Questa mattina infatti era possibile raggiungere pdl.it inserendo nel browser l’indirizzo IP al posto del nome. Qualcuno lo ha notato e molto rapidamente li ha gabbati. La registrazione di un dominio costa ormai pochi euro l’anno, se svincolata dall’hosting del sito vero e proprio. Con buona prontezza di riflessi Mastroianni lo ha fatto, realizzando una burla ben riuscita. Donadi di IdV ha detto trattarsi di uno scherzo di pessimo gusto, il suo punto di vista può essere non condivisibile dalla grande quantità di visitatori divertiti.
Quando sono state le contromisure tecniche sul malcapitato sito di destinazione, richiamando forzagnocca.it compariva una pagina vuota. Poche ore dopo, gli autori riempiono una semplice pagina con un comunicato, redirigono il dominio e si rivelavano con un comunicato nel quale ridicolizzano quel qualcuno con l’idea di fondare un partito dal nome “Forza Gnocca” a poche ore dalla scomparsa del genio Steve Jobs.
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)
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