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“Tagli alla scuola senza alcun progetto”

15 Novembre 2008

L’accusa di Roberto Antonelli (nella foto) al Corriere Canadese

Gli sudenti sono scesi nelle piazze. Staccati dai sindacati, lontani dalla politica, si sono armati di cartelloni, slogan e inventiva e gridano il loro dissenso per una riforma che taglia le gambe all’istruzione. Al loro fianco professori e genitori che li appoggiano e li sostengono in una lotta senza quartiere che in realtà è una battaglia per rivendicare il diritto al futuro, per se stessi e per i propri figli.
A raccontare al Corriere Canadese la mobilitazione del mondo universitario italiano è Roberto Antonelli, preside della Facoltà di scienze umanistiche, dell’università La Sapienza di Roma, che si schiera, senza remore, al fianco degli studenti e della salvaguardia dell’istruzione pubblica.

«Quella che stiamo vivendo è una gigantesca protesta di tutta la scuola italiana dalle elementari all’università» spiega Antonelli il quale sottolinea che le contestazioni sono sì contro la Gelmini e il suo progetto, ma sono anche contro Tremonti, perché con la Finanziaria sono stati tagliati, irrimediabilmente, i fondi per l’università. «Quello italiano è un sistema già sottofinanziato. La ricerca e la formazione ricevono circa la metà dei fondi rispetto al resto d’Europa. Stiamo assistendo – continua – a provvedimenti di carattere soppressivo, che vanno a toccare gli aspetti positivi del nostro sistema formativo. Un esempio su tutti l’introduzione del maestro unico». Antonelli sottolinea che in questo modo si va ad intervenire sulle elementari, che funzionano nel migliore dei modi, tanto da essere considerate tra le migliori del mondo.

Quello che più preoccupa Roberto Antonelli è l’assenza di progettualità: «Per ora non c’è una riforma, si tratta soltanto di tagli omicidi». Il governo, insomma, secondo il preside, sta sostanzialmente sforbiciando le uscite, senza guardare alle necessità e tanto meno alla qualità. Proprio per questo i giovani hanno deciso di scendere in piaza. «Grazie alle proteste degli studenti il governo sta già facendo dei passi indietro. Il primo segnale è il passaggio ad un disegno di legge, con tutte le necessità di discussione e di confronto che ne conseguono. Il quadro resta comunque molto negativo. Sono in quantità minore, ma i tagli restano comunque pesanti». Secondo Antonelli questo deve essere, anche, un momento per le università per riflettere e rinnovarsi.

  1. 2 commenti presenti

  2. Nella foto Roberto Antonelli, preside della Facoltà di scienze umanistiche dell’università La Sapienza di Roma, che si schiera, senza remore, al fianco di se stesso.

    Almeno uno che sa perchè protesta, verrebbe da dire.

    Saluti

    Scritto da DeanKeaton il 15 Nov 2008

  3. “provvedimenti di carattere soppressivo, che vanno a toccare gli aspetti positivi del nostro sistema formativo. Un esempio su tutti l’introduzione del maestro unico”

    Balle in libertà. Reiterate e reiterate. Non c’è nessun aspetto positivo, nessuna eccellenza della scuola elementare. E’ falso come una banconota da sette euro.
    Il maestro unico è ovunque in tutta Europa.

    Ore di lezione per alunno tra 7 e 14 anni
    Dimensione media delle classi nella scuola primaria
    Rapporto studenti/insegnanti per livello di istruzione
    Ore annuali di insegnamento per docente

    Scritto da Fabio il 15 Nov 2008

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