È tornata ‘a munnezza: o miracolo è fernuto
28 Ottobre 2010Meno male che Silvio c’è. Altrimenti cosa mai potrebbero scrivere i giornali ed i blog farabutti come questo?
Oggi il nostro amato presidente del Consiglio si è recato ad Acerra, il sopralluogo presso l’inceneritore è durato alcuni minuti, giusto il tempo di respirare un po’ della buona aria farcita dai fumi del c.d. termovalorizzatore.
Poi riunione per contrastare l’emergenza rifiuti, conferenza stampa casualmente iniziata mentre andava in onda il Tg1, quindi annuncio di un nuovo miracolo: fra tre giorni sarà tutto sistemato. Staremo a vedere come andrà a finire questa nuova emergenza.
Perché di situazione critica si tratta, quella di due anni fa dicevano fosse stata brillantemente risolta ed invece ci siamo di nuovo. Lo stoccaggio in siti provvisori, comprese aree militari ricoperte da cataste di monnezza, l’avvio (a ritmo ridotto) dell’inceneritore fra i più grandi d’Europa, la saturazione delle discariche, i treni che portano la spazzatura all’estero e così via. Questo è quanto finora si è fatto, più che di miracolo si potrebbe parlare di soluzione affrettata e provvisoria, arrivata all’assurdo di aprire una nuova discarica all’interno di un parco naturale.
Quell’abitudine tutta italiana di risolvere i problemi con misure straordinarie ha colpito ancora, la polvere è stata spazzata sotto al tappeto finché si è raggiunta una nuova saturazione.
Però diciamolo, la colpa non è tutta del Silvione nazionale. Il comune di Napoli ha fatto forse qualcosa in questi ultimi due anni per la raccolta differenziata? Semmai c’è una corresponsabilità governativa per quanto riguarda la vigilanza su cosa si stesse attuando oppure omettendo. Sta di fatto che con questa faccenda dei rifiuti c’è qualcuno che si è vantato per due anni di aver risolto tutti i problemi, dall’altra parte le amministrazioni locali si sono ben guardate dal contribuire in maniera decisa a migliorare la situazione. Che prima o poi si doveva presentare di nuovo in tutta la sua evidenza.
Continuiamo così, i locali ad aspettare fondi ed interventi straordinari, il governo centrale ad esibirsi in uno show mediatico. E i cittadini cominciano ad essere davvero incazzati, vedi alla voce Terzigno.
Chissà se il Silvio, naturalmente insieme al fido Bertolaso, prima o poi si spenderà anche per le molte altre emergenze rifiuti che costeggiano la penisola, ad esempio a Palermo. Anche da quelle parti non se la passano affatto bene, la situazione era già critica a marzo scorso e la discarica di Bellolampo sta scoppiando, il sindaco Cammarata è indagato per una serie di reati contro l’ambiente, ma per fortuna nessuno ha ancora alzato barricate per bloccarla.
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)
7 commenti presenti
Sto guardando Annozero, giuro che non sapevo nulla del tema e del titolo della trasmissione di oggi.
Scritto da Sergio Fornasini il 28 Ott 2010
Fornasini, ero proprio curioso di vedere come sarebbe andata a finire nell’arena di Santoro. E devo dirti francamente che il signor T. (Il Fatto) e il signor Caporali (di Repubblica, o di giornata…), con gli occhi spiritati, hanno fatto una figuraccia di fronte alle spiegazioni di Bertolaso, che non ha minimizzato il problema dei rifiuti a Napoli e in Campania, onestamente riconducendo la sua gravità alle peculiarità negative dei loro abitanti, sottolineate dal leghista Castelli e che il sindaco di Salerno De Luca ha dovuto fra le righe ammettere.
Il problema rifiuti, caro Fornasini (spero che lei abbia visitato qualche volta Napoli o Palermo, che hanno tratti di struggente bellezza e ampiezze di desolante abbandono), è il problema del civismo e dell’organizzazione della polis: mancano questi due fondamenti della condizione urbana. Bisognerebbe imporre con la forza un comportamento: ai tempi dei Papi-Re l’ammonimento nelle targhe di marmo a non buttare rifiuti per strada era una reale minaccia sanzionatoria per gl’inadempienti e gli scostumati che avesserro sporcato le strade dell’Urbe. Invece a Palermo, nel secolo XIX, dei tours degli intellettuali europei, al viaggiatore che aveva domandato perché ci fosse tanta merda di cavalli per le strade, era stato risposto: “Perché vogliamo un selciato molle per le nostre carrozze”. Il fatto è che nel Meridione si punivano con rigore tutte le brighe contro le istituzioni del Regno, ma si sorvolava sulla sconcezza di certe abitudini nell’uso del bene comune.
E’ comprensibile che a lombardi come Berlusconi e come Castelli, immersi nella tradizione di una terra che l’impero austro-ungarico aveva modellato secondo i dettami più avanzati dell’ordine civile, riesca difficile capire il motivo di tanta schifezza napoletana. Essi pensano infatti, con Berolaso, che la soluzione sia l’organizzazione (Castelli come ingegnere di azienda e Berlusconi come Azienda per antonomasia, posseggono i codici della organizzazione), mentre ad essa va correlato il fattore umano, veramente disastroso al Sud quando si tratta di trovare soluzioni per il bene pubblico. Peraltro, dovrebbe far pensare il fatto che sia stata una industria bresciana, e non napoletana, a costruire il termovalorizzatore di Acerra. E il fatto che nessuno della platea di Anno Zero, di fronte al bailamme che nel Napoletano si chiama sceneggiata, si sia alzato per chiedere a quello stronzo esagitato che dallo spiazzo di Terzigno, contornato da una folla di genitori e bambini contenti di apparire in tv (tanto che inquadrati facevano i salutini), lanciava insulti contro Bertolaso, nessuno, dico, si sia alzato per domandargli: “Ma lei, finora, ha mai pagato la tassa sulla spazzatura?”. Perché sono sicuro che il novantanove per cento di quella folla protestataria, la tassa l’abbia sempre evasa.
Scritto da Fabrizio Spinella il 29 Ott 2010
Rosetta che dice?
Scritto da Ambrogio Brambilla il 29 Ott 2010
Spinella, lei è un mito. Vorrei che fosse così come dice lei, ma sento troppe campane diverse e non so più a chi credere.
Di certo so che un paio di anni fa in vacanza alcune ragazze napoletane di ottima famiglia che conoscevamo erano le uniche che lasciavano i sacchetti della spazzatura in strada fregandosene dei cartelli di disgusto che lasciavano i vicini di casa rivolti a stigmatizzare civilmente questo loro malcostume.
Scritto da Luigi il 2 Nov 2010
Caro Spinella perchè non viene a trovarci a Napoli, così da poterle illustrare il vero civismo dei Napoletani.
Lei che è così convinto di conoscere gli usi dei napoletani, è sicuro di essere mai passato da queste parti?
PS: Possibile che in tutti i commenti che pubblica, sui vari blog che ci sono in giro per la rete, il suo parere è costantemente allineato a quello del nostro caro governo? Sa, quelli non sono pareri, ma inutili ridondanze.
Scritto da unoacaso il 4 Nov 2010
gentile unoacaso
a che cosa imputa invece lei il problema in questione, visto che a quanto pare ha testimonianze di primissima mano?
Scritto da Luigi il 4 Nov 2010
io mi chiedo e non so darmi la risposta perche queste cose succedono solo a napoli e non nel resto d’italia…………………solo ed esclusivamente a napoli!!!!!!!!!!!!!!e poi chi paga lo stato!!!!!!!!!!!!!! la spazzatura di napoli deve stare a napoli
Scritto da theteo19 il 22 Nov 2010