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Antonio Di Pietro: dal suo blog un invito alla illegalità

16 Settembre 2009

dipietro-checiazzecca

di Sergio Fornasini per dituttounblog.com

Ho letto e riletto e poi ho deciso: prima di andare a dormire qualcuno lo deve pur scrivere da qualche parte, non mi pare che lo abbiano fatto in molti ed allora eccomi alla tastiera.

L’onorevole Antonio Di Pietro (nella foto) ha ieri pubblicato sul suo blog antoniodipietro.it un articolo nel quale si invita a disdire il canone Rai, sostituendolo con l’abbonamento a Sky. Il motivo dell’esortazione è il decadimento dell’azienda televisiva pubblica in “una vergognosa gestione di un patrimonio pubblico che dissolve conti economici, share, patrimoni culturali delle tre reti oltre a danneggiare la popolazione lasciandola al buio dell’informazione“.

A parte le sue osservazioni sulla Rai, dalle quali tutto sommato non mi trovo eccessivamente lontano, Tonino commette un grossolano errore, confondendo il canone di accesso a Sky con l’abbonamento TV, che in realtà è una tassa di possesso.

Ripeto per i più distratti: il cosiddetto “canone Rai” non è altro che una tassa di possesso di “uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi”, come previsto dalla legge R.D.L.21/02/1938 n.246. La stessa normativa prevede che “trattandosi di un’imposta sul possesso o sulla detenzione dell’apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive”.

Capito Antò?

Insomma qualsiasi emittente televisiva decidiate di seguire, la tassa ripeto di possesso è ugualmente dovuta a norma di legge. È esattamente come se avesse scritto: non pagate più il bollo dell’auto (altra tassa di possesso) perché le strade sono piene di buche e la benzina costa troppo. Fatelo pure se volete: non pagate il canone, poi aspettate serenamente l’arrivo della cartella esattoriale. Quindi provate a giustificarvi, spiegando che avete seguito l’invito pubblicato sul sito dell’onorevole Di Pietro, e restate a guardare l’esito della vostra difesa.

Lo so, la legge è del ’38 e c’era ancora il Duce, la TV la stavano inventando e non la possedeva nessuno. Dimostrazione di come in Italia sia cambiato poco per alcuni aspetti: allora esisteva già chi inventava nuove tasse appena c’era la possibilità di farlo. Sapeste quante leggi del ventennio sono ancora in vigore, altro che paese moderno…

In sintesi, l’onorevole Antonio Di Pietro esorta i cittadini alla illegalità, che si attuerebbe con l’omissione del pagamento del canone pur mantenendo l’apparecchio televisivo. Questo non è esattamente bello e neppure elegante da parte di un ex magistrato, strenuo difensore della legalità ai tempi di “Mani pulite”. Ora che fa il politico tende più all’interpretazione delle norme, piuttosto che alla loro applicazione.

Insomma Antò, hai scritto una cazzata. Te lo fanno notare più commentatori del tuo stesso blog.

Per quanto riguarda i giornali online, oscuramento totale della notizia tranne che per corriere.it che la riporta, evitando però accuratamente di notare il problema dell’invito a non pagare una tassa. Idem anche per rainews24.it, che seppur essendo Rai a sua volta ignora completamente l’aspetto legale del canone.

  1. 19 commenti presenti

  2. Mai sentito parlare di disobbedienza civile?

    Scritto da gennaro il 16 Set 2009

  3. @ gennaro:

    formalmente si tratta di un ex magistrato che invita all’illegalità ed all’evasione fiscale. Seppure si tratti di poca cosa nell’oceano di illegalità che ci circonda, un uomo pubblico, un politico, un ex magistrato non dovrebbe mai e poi mai aizzare la gente affinché agisca al di fuori delle regole e delle leggi. O la questione morale va applicata solo ai propri avversari politici? La legalità non può essere a senso unico. Poi lei faccia come crede, disubbidisca pure civilmente se vuole, tanto alla fine ne risponderebbe lei mica chi l’ha istigata a farlo. Anzi se fossi un funzionario del Ministero delle Finanze andrei subito a togliermi la curiosità sulla regolarità della posizione di Antonio Di Pietro con il canone TV. Così, tanto per verificare la coerenza del personaggio, che si può incominciare a misurare anche sulle cose piccole.

    Sulla stessa materia del canone TV da tempo si è pronunciato anche Beppe Grillo, che invita a disdire il canone Rai seguendo però tutte le norme previste in materia, con tanto di pubblicazione delle istruzioni corrette sul da farsi. Il comico genovese però è molto più furbo e sottile del politico molisano, non esorta palesemente a mantenere l’apparecchio televisivo sottoscrivendo abbonamenti a Sky.

    C’è un detto toscano sui gay, molto volgare a dire il vero, che ben si addice a questo “civile” invito alla disobbedienza. Piuttosto, perché non presenta un disegno di legge per abolire la tassa di possesso?

    Saluti

    Scritto da Sergio Fornasini il 16 Set 2009

  4. Antonio Di Pietro, se lo conosci lo eviti.
    per non parlare delle censure che ha ricevuto dall’ordine degli avvocati. Si, perché costui è avvocato, anche se ancora sono oscure le origini dei suoi titoli quest’uomo è stato prima magistrato ed ora avvocato, distinguendosi in entrambe le professioni per la scarsa aderenza alla deontologia professionale.
    Proprio così: il grande moralizzatore sembra avere scarsa dimestichezza con la morale.

    Scritto da ben gunn il 16 Set 2009

  5. Non capisco.
    Le “oscure” origini dei titoli di Di Pietro.
    Le dieci domande del Prof.Spinella a cui Di Pietro non risponde.
    L’invito all’illegalità fiscale.
    Le strane amicizie.
    Un partito gestito come se fosse cosa sua.
    Dovreste essere contenti.
    Avete trovato il nuovo Presidente del Consiglio ideale.

    Scritto da tequilero il 16 Set 2009

  6. @ tequila:

    meno male, così è finalmente individuato il leader di una ipotetica futura coalizione elettorale. Allora stiamo messi proprio bene, se continua così berlusca ce lo teniamo un altro mezzo secolo abbondante 🙂

    Scritto da Sergio Fornasini il 16 Set 2009

  7. e’ anche una questione di senso comune delle cose… Quante volte ho sentito centinaia di persone dire che sarebbe giusto non pagare il canone, mica perche’ ci piaccia avere TUTTO e GRATIS, ma perche’ la tv analogica ormai fa veramente schifo… Che trasmettano le porcherie che vogliono ma senza farci pagare per quest’ultime 😉

    Scritto da emanuele il 16 Set 2009

  8. Scusate, di che si parla quando si citano Le dieci domande del Prof.Spinella a cui Di Pietro non risponde?
    Sono le stesse del Giornale e di Libero?
    Luigi

    Scritto da Luigi il 17 Set 2009

  9. Luigi, non si tratta assolutamente delle stesse domande de “il Giornale” e “Libero”.
    Quelle sono domande da dilettanti allo sbaraglio.
    Il Prof. Spinella poneva domande molto più importanti e fondamentali per il futuro della nazione, che rischia di cadere nelle losche mani di un triste figuro molisano dall’immenso potere mediatico e finanziario.
    Le trovi qui:
    http://dituttounblog.com/articoli/di-pietro-la-storia-vera#comment-41677
    Ma chiedi direttamente al Professore, riceverai sicuramente una garbata e simpatica risposta.

    Scritto da tequilero il 17 Set 2009

  10. Luigi e Tequilero, le evidenze.

    Scritto da Fabrizio Spinella il 17 Set 2009

  11. Sergio,il detto è “fare il finocchio co’ i’ culo degli altri?”

    Scritto da stardust il 17 Set 2009

  12. @ stardust:

    esatto, il detto è quello, anche se i toscani di norma lo usano in versione un tantino più volgare

    Scritto da Sergio Fornasini il 17 Set 2009

  13. Le apparenze.

    Scritto da tequilero il 17 Set 2009

  14. Peccato però che il cd. Canone Rai non sia una tassa, bensì un’imposta. Qual’è la differenza? Andatevela a cercare, poi se ne riparla.

    Scritto da Fabio il 17 Set 2009

  15. Cosa intende dire Fabio, che è legale non pagare le imposte? Si spieghi meglio.

    Scritto da asdrubale il 18 Set 2009

  16. Difficile prendere sul serio questi fustigatori degli altrui costumi.
    Prendete il giornalista dell’Espresso Alessandro Gilioli, per esempio. Si è da tempo dedicato alla costante denigrazione del presidente del consiglio, pubbicando decine e decine di post su ogni possibile argomento che potesse mettere in imbarazzo il premier e il suo governo, specialmente in nome della lotta per la libertà di stampa e di espressione, in particolar modo su internet. Una campagna che gli è valso il primo posto nella classifica di blogbabel e lui che fa?
    A parte che, come Grillo, Di Pietro etc cancella tutti i messaggi scomodi, anche se non contengono insulti o offese, mentre lascia tutte le peggiori oscenità scritte dai suoi sodali, ma è arrivato a censurare la parola “Ingegnere”, quasi come fosse un titolo d’abominio.
    O magari lo è?

    Provare per credere (per il ridicolo non c’è riparo).

    http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/

    Scritto da Gino Cerutti il 19 Set 2009

  17. Figurati Gino, ci sono alcuni giornali on line che i commenti “scomodi” neanche li pubblicano.
    Ed essendo il loro sito, a me va benissimo così.
    Poi magari una cerca di esprimere un giudizio su quello che viene scritto, non sulla persona che lo ha scritto.

    Scritto da tequilero il 20 Set 2009

  18. Sul proprio blog ognuno è padrone di cancellale e censurare quello che gli pare, mi sembra ovvio, ma non mi si venga a parlare di libertà di stampa e d’espressione davanti a certe chiusure inspiegabili, ovvero spiegabili solo con il settarismo e l’opera di propaganda che si vuole condurre.
    I soliti sepolcri imbiancati: fate quel che dico ma non fate quel che faccio, il motto da srivere sullo stendardo del signor Gilioli, il blogger più autorevole d’Italia, a leggere la classifica di blobabel. Figuriamoci gli altri.

    Scritto da Gino Cerutti il 21 Set 2009

  19. Il meccanismo della classifica di it.blogbabel.com, come chiaramente dettagliato nel sito stesso, premia i blog che ricevono maggiori citazioni da tutti gli altri 14.553 siti registrati. Ne consegue che “Piovono Rane” è con tutta evidenza il più citato in assoluto, e quindi ritenuto più autorevole.

    Scritto da Sergio Fornasini il 21 Set 2009

  20. ma che avremo fatto mai ,noi dell’originario popolo idv,a contribuire a farsi’ che di pietro ne diventasse presidente ,persone genuine eravamo e siamo rimasti,privi d’ingordigia di potere,e/o protagonismo,resteremo idv comunque per difendere la nostra dignità originale,fino a quando? meno male che ….SONIA C’E’!!!!!!!!
    PER CRESCERE NON è NECESSARIO INCIUCIARCI,BOTTA DISALI!!!!!!!!!!

    Scritto da giacomo il 22 Giu 2010

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