Perché ho scritto un libro “su” Marco Travaglio
23 Luglio 2008di Nicoletta Salata
Il fatto è che io non ce l’ho affatto con Travaglio, di cui tra l’altro non ho mai letto un libro, e leggendo il mio racconto sarà chiaro il motivo, così come sarà più evidente la ragione (o meglio l’irragionevolezza….!) che mi ha spinta a scriverlo.
In effetti, semmai, ho una profonda stima, perfino una lecita…”invidia”…per la sua intelligenza e le sue capacità intellettive. Che esulano dal contenuto.
E’ l’atteggiamento che non mi piace, ma questo è un fatto puramente soggettivo, poichè io, purtroppo o perfortuna, dò ancora molto valore ai valori. Non so se mi spiego.
E comunque vorrei raccogliere da parte sua, (non potendo aspirare forse alla sua stima, che tanto gelido com’è sarà impossibile averla), anche soltanto indifferenza, ma assolutamente non il suo disprezzo.
Nella foto un sorridente Marco Travaglio in compagnia di Michele Santoro.
5 commenti presenti
Nicoletta non dico comprare per non fare promozione ma almeno leggere i libri di Travaglio si può fare no? La tua leggiadria potrebbe però uscirne contaminata stai attenta 🙂
Scritto da giulio contini il 23 Lug 2008
Caro Giulio, tu hai perfettamente ragione, ma avvalorando la mia teoria che ad ogni cosa, anche la più strana e paradossale, c’è una spiegazione, voglio raccontarti perchè non ho letto, al momento, i libri di M.T., come del resto non ne ho letti mille altri, sebbene di autori che mi piacciono. Nel senso che non ho avuto il tempo, o la costanza, o l’intelligenza, di leggere l’intera bibliografia neppure di Herman Hesse (Il Gioco delle Perle di Vetro per es. che possiedo da anni ma che non mi riesce di portare a termine), di De Carlo, di Mishima,di McEwan, di Tagore, di Montale, che sono i primi (e i soli che cito per non annoiarci troppo) a venirmi in mente. Ti elenco i motivi di tale mancanza:
PRIMO:preferisco di gran lunga ascoltarlo, M.T., perchè la grazia e la fierezza che trasfonde quando parla, unitamente a quell’antipatia di supponente che lo contraddistingue, stimolano la mia fantasia e il mio apprezzamento (se vuoi anche da un punto di vista antropolgico),molto di più che se leggessi freddamente le sue pagine, che oltretutto non dicono niente di lui, ma parlano, o meglio sparlano, solo degli altri. Almeno credo! Considerando l’elevata frequenza delle sue esposizioni in pubblico, specialmente di questi ultimi tempi, non è difficile, per fortuna, incappare in lui. Inoltre, come saprai meglio di me che in questo sono una neofita perchè ho creduto di poter ostinatamente privilegiare i rapporti umani concreti e tangibili ed ora invece sto adeguandomi al sistema, lo si può incontrare, incrociare, possedere,desiderandolo, anche tutto il giorno, con la sola pausa di un misero panino, cliccando sui video di cui è l’incontrastato protagonista.
SECONDO:non mi piacciono i mallopponi (mi rifersico alla dimensione del libro!Del resto lui è così magro!)
TERZO: amo un genere di lettura completamente diverso (se avrai la bontà di andare sul sito http://www.ilmiolibro.it potrai visitare la mia libreria) ed avendo poco tempo per leggere, perchè come tutti anch’io ho mille cose da fare,e non sto qui a raccontartele per non cadere nel patetico, francamente preferisco qualcosa che arricchisca la mia anima, più che la inasprisca che la nutra, qualcosa che mi dia gioia e tristezza, serenità e disperazione, sai quelle pagine che ti colpiscono e che senti tue, le cui parole, apparentemente inanimate, riescono ad attraversarti dentro come fossero lame affilate talvolta perfino sviscerandoti e lasciandoti un segno profondo(se hai voglia di approfondire ti consiglio il recentissimo L’eleganza del riccio). Al liceo, uno tra i libri che mi ha procurato questo effetto sai qual è stato? Il Piacere, di Gabriele D’Annunzio. Come vedi mi espongo facilmente alla critica, sapendo quanto poco sia considerato questo autore;è che forse non la temo, forse preferisco sempre e comunque dire le cose come stanno. E infatti aggiungo che un altro responsabile della mia formazione, un po’ pessimista e un po’ malinconica è G.Leopardi (siamo sempre in tempi di liceo).
QUARTO: questo è un motivo che incide molto. Come ho scritto nella mia lettera-racconto, “Mio caro Travaglio…chi la fa l’aspetti”, confessandolo quindi direttamente al mio interlocutore, M.T., che quindi se avrà la bontà di leggermi mi farà da garante e testimone, io non leggo i suoi libri, nè quelli dello stesso genere,perchè non voglio ulteriormente affliggermi, nè eufemisticamente ritrovarmi in un vorticoso giro di sfere impazzite che nel ribrezzo e nello schifo che susciterebbero inevitabilmente i contenuti di quelle pagine, mi risucchierebbero. Spero sia chiaro che mi riferisco ai fatti “denunciati”, di cui condivido pienamente, laddove siano veri i fatti riportati, la condanna.
Voglio insomma evitarmi di apprendere, nei dettagli, quello che già immagino. Così come non mi sono mai piaciute soap opera e telenovelas, non voglio entrarci in questo mondo di intrighi, di inciuci, di falsità. In questo circo di esmplari ammaestrati che agiscono come marionette. Del resto l’unico circo che apprezzo, molto, è il Cirque du Soleil, in cui non ci sono animali ma solo acrobati che danno il meglio di loro stessi.
I generi letterari sono molteplici e ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze.
Giustamente ti chiederai allora perchè io mi sono inventata, o arrogata il diritto di scrivere su di lui. Anche qui devo rimandarti alla lettura dello stesso, attraverso la quale potrai comprendere. Che a volte l’ispirazione è così forte, evidente, ed intensa, da sopraffare la ragione. Che un dolore può dar vita ad uno slancio. Posso dirti soltanto che a volte è l’imponderabile a condurci, l’istinto a guidarci, la buona fede ad assolverci.
Scusa se mi sono dilungata, forse al punto di annoiarti, ma la tua giusta osservazione mi ha dato l’opportunità di chiarire alcune cose, e conoscersi meglio gli uni e gli altri.
Scritto da Nicoletta Salata il 23 Lug 2008
Nicoletta, possiamo dire allora che hai scritto del fenomeno mediatico più che dello scrittore, nessun problema. Nei tuoi articoli traspare la non affinità con la lettura di certi mallopponi che parlano di politica e cronaca giudiziaria, se vivi bene e in pace con te stessa fai bene ad evitarli. La mia battuta sulla leggiadria dei tuoi scritti era scherzosa ma non casuale.
Scritto da giulio contini il 24 Lug 2008
Giulio, non so come interpretare la “leggiadria” che mi attribuisci, dato che qualcuno ha detto che “siamo ciò che scriviamo”, riferendola ai miei scritti in automatico si copia e incolla su di me!
Ho voluto controllare sul dizionario (uno dei pochi mallopponi a cui non rinuncerei) e ho riscontrato che se hai usato questo termine, e non il suo simile “leggerezza”, che in ogni caso come primo significato “agilità, sveltezza,delicatezza” e solo secondariamante ed in senso figurato “mancanza di serietà, superficialità” (e io di serietà ne ho, ahimè, da vendere avendone in esubero, purtroppo), dicevo che se hai scelto proprio “leggiadria” vuol dire che infondo mi hai capita perchè “bellezza fresca e serena, grazia, armonia” sono aggettivi che descrivono, stando a quel che penso di me ma che non differisce dall’opinione di chi mi conosce, il mio modo di essere. E non certo perchè danzo “leggiadra” esibendomi in qualche stupido balletto. Alt! Non vorrei equivocassi. La danza, come spettatrice, è una mia passione, Nurejev un mio “idolo”. I balletti stupidi sono quelli in cui ci si muove producendo solo un effetto di spostamento d’aria. P.S. La tua citazione di Battiato mi ha ispirato “Povera Patria” del 24/07/08, se hai voglia leggilo. Ciao e à bientot!
Scritto da Nicoletta Salata il 24 Lug 2008
Buongiorno a tutti, mi sono trovato qui non so neanche perchè …: benedetta ricerca …!
Ma cosa cercava, si chiederanno in tanti, soprattutto Nicoletta che penserà caspita come sono sfortunata/fortunata!
Beh, cercavo un buon motivo per scrivere un libro! Continuerò a cercarlo ma giuro di non rovinare nemmeno una pagina in più di quelle strettamente necessarie per dire la mia …!
Grazie a tutti quelli che hanno apprezzato ed a tutti quelli che hanno letto. Nicoletta, presto leggerò tutto quello che hai scritto, credo di poter dire che per me, come forse per te, la voglia di “sgomberare …” di fare posto nel nostro hard-disk sia una delle prime scintille … eppoi come si fa oggi a confrontarsi … non c’è tempo tra una pubblicità e l’altra … in mezzo ci sono anche le sigle … forse solo scrivendo un libro che si legga tutto d’un fiato … Cordialmente giulio
Scritto da giulio il 4 Ago 2008