Con Feltri cambia “Il Giornale”, e Filippo Facci se ne va
25 Agosto 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Va da se, le cose cambiano con il tempo.
Come è noto, Vittorio Feltri è il nuovo direttore del Giornale e Maurizio Belpietro di Libero. Secondo me il cambiamento si è fatto notare particolarmente nella testata di proprietà di Paolo Berlusconi: grafica diversa e già che ci siamo nuovi editorialisti. Renato Farina ha seguito Feltri, ma non è questo il problema.
Ciò che mi sembra significativo è la radicalizzazione, l’ortodossia alle posizioni del centro destra, un nuovo taglio aggressivo e completamente acritico. Fuori dalle scatole allora i poco disponibili ad essere allineati e coperti, un biondo editorialista in particolare se ne va: Filippo Facci.
Il divorzio avviene dopo quindici anni di collaborazione, inutile dire che per Facci non mi sembra trattarsi di un momento esaltante, come traspare dal suo ultimo editoriale del 21 agosto scorso e dalla nota che Filippo ha pubblicato su FB.
Io accoglierò il suo invito e dirò la mia al nuovo direttore de “Il Giornale”, invito caldamente a fare altrettanto.
nota di Filippo Facci da Facebook
E’ arrivato Vittorio Feltri.
Due giorni prima di insediarsi, intervistato a Cortina, ha fatto sapere che «non mi considera un fuoriclasse». Boh.
Scrivevo sul Giornale dal 1994. La mia rubrica, «Appunto», c’era da circa dieci. Come anche l’ufficio marketing del Giornale mi aveva confermato – aho, l’avevan detto loro – ero il giornalista più letto del Giornale.
Io detesto Feltri. Un giorno vi spiegherò perché.
Intanto: se qualcuno ha qualcosa da dire a Feltri – tipo dirgli che senza di me sarà peggio, oppure anche meglio, fate vobis – questo è l’indirizzo email:
direttoreweb@ilgiornale.it
La mia ultima rubrica è stata questa:
Si litigava sulla grazia a Sofri – qui, su questo Giornale – e volarono accuse al limite dell’insulto, roba pesante, un corsivo contro l’altro, mica finzione. Avevo cominciato io e il direttore Maurizio Bepietro ricambiò dandomi in sostanza dell’ignorante; io per contro accusai Mario Giordano, un giovane inviato, di puerilità e semplicismo. Il caso fece un chiasso trascurabile ma sentito, e i lettori comunque mi scotennarono; ricordo che un solo collega, Giampiero Mughini, da vero fuoriclasse, mi diede la sua solidarietà. Quel Mario Giordano, tempo dopo, me lo ritrovai come avversario in una partita di calcio: galoppavo sulla destra e mi fece un fallo da espulsione (a vita) che mi fece rotolare a terra per quattro volte; mi rialzai digrignando i denti e lui mi disse pure: «Non è fallo». Ne seguì una di quelle scene penose dove un esagitato (io) viene trattenuto a stento dai compagni mentre menziona uno e uno i santi del calendario. Quando poi quel Giordano divenne direttore del Giornale, tutti a dirmi: tu hai chiuso. Invece questa rubrica, che da anni scorrazzava impunita in questa prima pagina, non solo fu mantenuta, ma divenne ancora più libera, persino troppo, un caso praticamente unico nel panorama nazionale. E siccome si vive una volta sola, io, che a dire «grazie» mi viene un’emiparesi facciale, oggi gli dico: grazie. Non me ne hai mai censurata una e non mi censurerai neanche questa, l’ultima.
***
Seguiranno aggiornamenti. Avete la mia parola che ce ne saranno.
Eccome se ce ne saranno.
Ulteriori approfondimenti: Una prima spiegazione – Facci contro Feltri – Una nuova redazione per Filippo Facci
8 commenti presenti
Caro Facci, questa e’ la dura legge del freelance. Quando servi ti usano, ma in qualsiasi momento ti cestinano….Comunque visto che eri un rubrichista fisso, ti consiglio di rivolgerti a un buon legale e chiedere la reintegra come “collaboratore fisso/rubrichista”, credo ci siano i presupposti per vincere la causa e tornare a scrivere in prima pagina. Forse.
gabriele mastellarini
Scritto da gabriele mastellarini il 26 Ago 2009
Facci è congedato, non è cacciato. Da qualche altra parte, lo si ritroverà. Nasce socialista, e quasi tutta Milano lo era…
Scritto da fabrizio spinella il 26 Ago 2009
Macchè legale.
Lo sapevano anche i muri che, con l’arrivo di Feltri al Giornale, Facci non ci avrebbe più scritto nemmeno una parola.
La reintegrazione per mano del giudice è roba da cassiere del supermarket che emettono più figli che scontrini.
Un professionista valido, solitamente, ha a disposizione un’altra semplice strada: cambiare azienda.
L’unico problema che potrebbe avere Facci è quello di risultare indigesto alla maggior parte dei direttori a causa del suo piglio da indipendente talvolta portato all’esasperazione.
Ma, per un po’ di copie in più, questi ultimi si piglierebbero ben volentieri un Maalox ogni tanto.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 27 Ago 2009
e facci dove si ricollocherebbe?
Scritto da gabriele mastellarini il 27 Ago 2009
A Mediaset
Scritto da fabrizio spinella il 27 Ago 2009
Grande Fratello?
Scritto da Candidus il 27 Ago 2009
Con tutto il rispetto, il Facci televisivo è inguardabile, noioso e privo dei cosiddetti “tempi”: in poche parole, parafrasando Dell’Utri, è più triste delle giornaliste del Tg3.
Dovesse avverarsi la previsione di Spinella, speriamo che si limiti a fare l’autore come è già successo in passato.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 27 Ago 2009
In questo caso è molto più vicino alla soluzione Dean che Spinella.
Filippo Facci mi ha mandato una mail circa un’ora fa anticipando la sue destinazione, attendo il suo ok per pubblicare la notizia, credo sia un’esclusiva… 😉
Scritto da Sergio Fornasini il 27 Ago 2009