30.000 soldati per strada. Ma ce li abbiamo?
24 Gennaio 2009di Sergio Fornasini
Aggiornamento ore 20:49 (Ansa): lo hanno di nuovo frainteso, in realtà intendeva schierare tutto il possibile per arrivare a 30.000, ovvero finanzieri, agenti penitenziari e forse anche vigili urbani. ”Una trovata – ricorda Berlusconi – che e’ del presidente del Consiglio e adesso si sviluppera’ con ottimi risultati”. A parte quei poveracci degli agenti penitenziari che già sono pochi e si fanno un mazzo tanto, ma non glielo ha fatto presente nessuno che finanzieri e vigili sono già a fare il loro mestiere? Ad integrare mancherebbero insomma solo le crocerossine, e pattuglie dell’esercito della salvezza. Nel frattempo la notizia tanto evidenziata (dei 30.000 soldati) sembra scomparsa dalle prime pagine dei media online, chissà perché.
(ore 18:00) – Qualche mese fa l’On. Bocchino parlava con entusiasmo dell’iniziativa del governo di schierare 3.000 soldati nelle strade, per assicurare l’ordine pubblico. Con notevole preveggenza ha poi aggiunto che il loro numero era destinato a crescere fino a 30.000 unità. Veramente mi sembra non se lo sia filato nessuno, il tempo è trascorso più o meno tranquillamente. Senza però che la poderosa macchina propagandistica di fede governativa ci ricoprisse di cifre e risultati che nel frattempo giustificassero l’esercito a presidio di discariche ed agglomerati urbani.
C’è invece da chiedersi legittimamente quale risultato benefico abbiano prodotto quei 3.000 addestrati alla guerra, utilizzati per il controllo dell’ordine pubblico. Non si sa quanti arresti o anche solo controlli dei documenti abbiano eseguito, quanti obiettivi sensibili stiano presidiando, quanti efferati crimini abbiano impedito: niente di niente, mancano le cifre. Sarebbe invece normale conoscere i benefici dell’operazione: ne hanno parlato tutti i mezzi di informazione italiani ed esteri della decisione di schierare l’esercito a presidio delle città, ne vogliamo cortesemente rendere conto?
In risposta a recenti e ripetuti episodi di violenza sessuale, i professionisti con le stellette tornano ad essere chiamati in campo, questa volta in numero dieci volte superiore. Lo ha dichiarato oggi il premier Silvio Berlusconi, assicurando che le richieste di maggiori risorse presentate dal ministro dell’Interno Maroni a quello della Difesa La Russa saranno presto esaudite. Fino alla fatidica misura di 30.000 unità, una forza d’urto notevole, un quinto dei militari attualmente schierati dagli USA in Iraq tanto per rendere l’idea.
È dai tempi delle dichiarazioni solitarie di Bocchino che mi ero posto il problema: ma quale impatto avrebbe un uso così massiccio delle forze armate? È logisticamente possibile? Le risposte che mi sono dato non erano confortanti, il mio parere però non conta un accidente. Ben altra autorevolezza ha invece quello del capo di stato maggiore dell’Esercito Castagnetti, che a novembre scorso disegnava un quadro a tinte fosche di fronte alla Commissione Difesa del Senato. “Per il 2009 sarà possibile garantire un adeguato livello di preparazione solo ai contingenti di previsto impiego all’estero; per tutte le altre unità dell’Esercito non potrà essere svolta alcuna attività preparatoria/addestrativa, comprese quelle chiamate a svolgere in Patria i compiti discendenti dalle operazioni Strade Sicure e Strade Pulite”. Le spese di esercizio sono all’emergenza: un miliardo e mezzo di euro scarso a fronte dei quasi quattro miliardi del 2003.
Ora da semplice cittadino mi domandavo se le dichiarazioni sensazionalistiche, quale l’odierna del premier, non siano pura demagogia. La mia curiosità, animata da senso civico, temo sarà presto appagata.
RIferimenti documentali:
– http://www.paginedidifesa.it/2008/pdd_081118.html
– http://www.paginedidifesa.it/2008/ludovico_081106.html
– http://www.loccidentale.it/articolo/quale+futuro+per+la+difesa+italiana%3F.0061588
– http://www.paginedidifesa.it/2008/martinelli_080527.html
– http://www.siulp.it/Layouts.asp?IDPagina=14&IDTipoPagina=12&IDMacroArea=6&IDpadre=&IDVerticalizza=&DatiVert=&Source=&TipoFunzione=VisSched&IDOggetto=6696&Anno=2009
– http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=474899
15 commenti presenti
Attendo con ansia il commento di Tyler al fotomontaggio 🙂 (non è venuto benissimo, l’ho fatto di fretta)
Scritto da Sergio Fornasini il 24 Gen 2009
Be, proviamo a fare 2+2:
vietare le manifestazioni nelle piazze italiane dove sia presente una chiesa (quante piazze con chiesa ci sono in Italia?) o in prossimità di centri commerciali e supermercati
+
soldati per le strade (ogni pretesto è utile per giustificarli)
+
riforma profonda della giustizia (es. le notizie di reato saranno solo più di competenza degli organi di polizia (controllati dal governo) che le trasmetteranno alle procure)
= ci dobbiamo preoccupare seriamente?
Voi cosa dite?
Scritto da Candidus il 25 Gen 2009
vabbè che sono le sette di mattina ma non avevo nemmeno notato fosse il nostro cavaliere, è uscito molto bene ghhghghghghghg
Scritto da Tyler il 25 Gen 2009
In un paese dove un “consulente” di un pm, e da lui autorizzato, può spiare le telefonate di 350.000 persone e molti dicono che è una cosa normale, bisogna preoccuparsi si.
Scritto da asdrubale il 25 Gen 2009
Asdrubale, fermo restando che la cosa non risulta chiara anche me, ma non si tratta di 350.000 persone spiate.
Se vuoi sentire l’altra campana, leggiti questo link.
http://gioacchinogenchi.blogspot.com/
Saluti
Scritto da tequilero il 25 Gen 2009
Che le autorizzazioni non fossero per 350.000 persone non c’è dubbio, che l’indefessa attività del consulente di De Magistris non si sia fermato, come egli stesso ammette tranquillamente, davanti alle conversazioni di chi niente aveva a che fare con l’indagine, compresi numeri telefonici coperti dal segreto di stato, non c’è altrettanto dubbio.
Stranamente c’è un’inchiata in corso negli usa molto simile, sulle intercettazioni su persone sospettate di terrorismo che sono poi state estese, nonostante fosse stato vietato, a giornalisti e altre individui che non avevano niente a che fare con le indagini. Sono curioso di vedere quali esiti avranno i due procedimenti.
Scritto da asdrubale il 25 Gen 2009
Asdrubale, anche se rischiamo di andare fortemente ot, la realtà è che in questo caso “Genchi”, ciò che sta passando è che c’è un tizio, il Genchi stesso, che su ordine di De Magistris ha intercettato 350 mila persone.
Oggi il tg5 ha detto apertamento questo, parlando poi di Mastella come di “uno di quelli intercettati da Genchi”.
Verità vuole che Genchi non ha mai intercettato nessuno, e che nell’inchiesta Why not? non è stata fatta alcuna intercettazione telefonica.
Sull’esistenza dell’archivio Genchi basta leggersi cosa dice lo stesso Genchi sul suo sito che ho già linkato.
Non soprende a nessuno che fino ad oggi nessuno abbia sentito la necessità di fare una breve intervista allo stesso Genchi e l’unica cosa che passa è “scandalo intercettazioni” e necessità di fare la legge?.
Scritto da tequilero il 25 Gen 2009
@Fornasini: bello il fotomontaggio, non preciso ma hai scelto il cipiglio giusto. Certo che in un paese in cui ci preoccupiamo per 350.000 persone intercettate che potrebbero vedersi sputtanate e non ci preoccupiamo per un Premier che va in TV a dire che bisogna far qualcosa schierando più militari e controllando di più la giustizia (in nome della privacy)… beh, sì. C’è da preoccuparsi.
Magari un giorno non saremo più intercettati (anzi lo saremo noi e non i politici) ma saremo controllati nella manifestazione del dissenso, nella scelta del partito da votare… chi lo sa.
Scritto da Orlando il 25 Gen 2009
@Tequilero
Quella di Genchi è la sua versione, la versione di una delle parti, mi pare prematuro attribure a questa versione il crisma della verità assoluta.
C’è un’inchiesta in corso, vedremo cosa verrà fuori, a meno che non si dia già per scontato che gli illuminati stanno lavorando per affossare il povero genchi insieme allo scomodo De Magistri e l’incolpevole gip di Salerno Nuzzi.
Scritto da asdrubale il 26 Gen 2009
Asdrubale,
l’importante è essere daccordo su alcune cose.
Genchi non ha mai intercettato nessuno.
La sua attività non consiste nell’intercettare le persone.
Genchi è un consulente delle Procure e grazie alle sue perizie, ad esempio, in un procedimento a Palermo il Sen. Dell’Utri è stato prosciolto da tutte le accuse, mentre in altri procedimento degli assasini mafiosi si sono beccati condanne confermate dalla Cassazione.
Questi sono fatti.
Cosa c’entri tutto questo con la legge sulle intercettazioni a me sfugge.
Ma sopratutto, tu hai capito qual’è il reato che viene contestato a Genchi?
Scritto da tequilero il 26 Gen 2009
Asdrubale, ti consiglio di leggere anche questo link
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/11410/48/
Ovviamente è sempre la versione di Genchi.
Ma è una versione che i maggiori organi di informazione si sono ben guardati dal dare.
Oltretutto permette abbastanza bene di capire in che cosa consiste l’attività di Genchi e lo scrupolo con il quale esegue il suo lavoro.
Scritto da tequilero il 26 Gen 2009
La Repubblica l’ha data,con la firma prestigiosa di D’Avanzo, gli altri forse hanno preferito essere più cauti, perché l’oggetto del contendere non è se ci siano o meno intercettazioni, ma se si siano schedate utenze coperte dal segreto di stato. Del resto Genchi rilancia dichiarazioni ambigue e vagamente ricattatorie. Devo dire che il personaggio mi è epidermicamente antipatico, quel suo atteggiarsi a super esperto mi da l’impressione che ci troviamo di fronte ad un piccolo megalomane. Ripeto, aspettiamo che siano resi pubblici gli atti.
Scritto da asdrubale il 26 Gen 2009
Intercettati di tutt’Italia, unitevi. L’Italia ormai si divide tra intercettati, intercettatori e intercettandi. Avete visto Genchi, il pingue matematico dei cellulari sotto controllo? Da anni a questo signore è stata affidata la decrittazione dei traffici telefonici di mezza Italia. Che vita di merda, la sua, a portarsi a casa i tabulati, a rovistare tra le chiamate in entrata e in uscita, eccitandosi per le scoperte che tizio aveva chiamato caio che era in contatto con sempronio… Una figura gogoliana, che bisognerà analizzare, perché è la macchietta di una situazione orwelliana.
Scritto da Fabrizio Spinella il 26 Gen 2009
@ F. Spinella
Caro Fabrizio, stimata l’effettiva personale stanchezza in valori che inducono al “supinamento”, leggendo il suo commento, al solito originale e pungente, si ridesta l’attività cerebrale: lei suscita ogni volta, oltre che ad una intelligente e necessaria ilarità, il bisogno e il desiderio di approfondire gli spunti che, prolifico ed inesauribile, lei suggerisce.
Grazie e, data la circostanza, buonanotte!
Scritto da Nicoletta Salata il 26 Gen 2009
Da “Abecedario” di Francesco Cossiga, Rubbettino Editore (2002)
“Ecco perchè nella maggior parte dei casi, per evitare commistioni e confusioni, i servizi speciali sono tenuti rigidamente separati dagli apparati di polizia che possono rivestire funzioni materialmente identiche (ad esempio il controllo delle comunicazioni telefoniche), ma formalmente (modo ed efficacia) profondamente diverse; essi hanno compiti, per lo più, solo informativi od operativi non convenzionali, e non compiti primari di acquisizione di «prove legali» o compiti cosiddetti di «law enforcement» o di polizia giudiziaria.
Non «convenzionali» sono i mezzi usati e le procedure adoperate, e «non convenzionali», per status, per «posizione pubblica», per formazione, per impiego, il personale in essi impiegato e da essi utilizzato.
Scritto da DeanKeaton il 27 Gen 2009