Annozero del 7 aprile: Taliban Bin Stracquadanio
8 Aprile 2011La puntata di Annozero andata in onda ieri sera verrà probabilmente ricordata per le performances verbali, con annesse lezioni di diritto penale, di Giorgio Stracquadanio. Questo ex radicale, ex molte altre cose e perennemente aggressivo nelle sue singolari espressioni è stato il protagonista della puntata dal titolo “Innocenti evasioni“, centrata sui recenti sforzi parlamentari per mettere al sicuro Berlusconi dalle vicende giudiziarie.
Fastidioso come una calda notte di agosto passata in una stanza piena di zanzare, Stracquadanio ha monopolizzato una delle peggiori puntate di Annozero alla quale mi sia accaduto di assistere. Più talk show, anzi rissa show, che trasmissione di approfondimento, nell’appuntamento serale del giovedì su Rai 2 sono mancati quasi del tutto i consueti contributi filmati , ovvero la gente comune ed i problemi reali.
Fra gli altri ospiti, lucida interpretazione di Belpietro che riusciva, nei momenti di caos verbale più acceso, a lanciare messaggi farciti di qualche verità strumentalizzata in messaggi politici. Buono il monologo di Travaglio, per una volta meno incline all’ironia e più ai fatti. Deboluccia la Bindi, buono il contributo di Stella se lo avessero fatto parlare senza sovrapposizioni, stoccatine di Valentini non recepite dal destinatario. Santoro ha aperto la trasmissione togliendosi un altro sassolino dalla scarpa e rimandandolo a Masi con gli interessi, poi avuto il suo bel da fare in alcune fasi nel mettere ordine. Interessante l’intervista a Lele Mora, rilassato e senza voglia di spaccar gambe ai giornalisti.
Da segnalare l’intervento di un giovane berlusconiano fra il pubblico: aveva imparato a memoria i volantini del PdL , tipo quelli distribuiti davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Per altri suoi coetanei contenevano stronzate ma va bene così.
La puntata di Stracquadanio, uno dei più talebani fra i berlusconiani. Aggiunge una perla al suo corollario, fra le altre per cui si farà ricordare: la sua esternazione a favore delle donne che si prostituiscono pur di far carriera, compresa quella politica. Come dimenticare poi l’invocazione del “Metodo Boffo” nei confronti di Gianfranco Fini, e ancora quando alla Camera ha dichiarato che tutto sommato L’Aquila era già morta prima del terremoto e il sisma “ne ha solo certificato la morte civile”. A luglio scorso dichiarava che il Lodo Alfano “è la legge più importante della legislatura”.
Visto che è stato antiproibizionista e forse lo è ancora, gli consiglierei di fumarsi qualcosa di buono. Dicono sia rilassante.
Un’altra serata così e verrà voglia di guardare il Grande Fratello.
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)
3 commenti presenti
Stracquadanio è la versione 2.0 di Elio Vito.
Scritto da tequilero il 8 Apr 2011
Gli invitati li sceglie Santoro. Invitando Stracquadanio, di cui sono note le intemperanze e le logiche, Santoro sapeva bene dove sarebbe impattata la sua trasmissione. Anno Zero è in caduta libera: come nei circhi, la solita gabbia dei leoni e delle tigri con il domatore che dispensa frustrate e comandi, alla fine stufa e qualche tigre ringhia più del dovuto: il pubblico per non annoiarsi vorrebbe sbranato il domatore. Almeno da Vespa ricevi, tra un commento e l’altro delle parti in campo, delle informazioni; la costruzione del programma segue un canovaccio di rivista ed anche gli alterchi si ricompongono in un quadro comprensibile. Da Santoro, invece, soltanto stati d’animo (e animosità). Travaglio, oramai spennato e ossuto, sembra pronto per l’obitorio; quando ride di bocca chiude gli occhi che non sanno sorridere, ma riflettono solo un ghigno interiore. E allora, si usa il telecomando: meglio i canali della savana, dove le iene ridono meglio.
Scritto da Fabrizio Spinella il 8 Apr 2011
L’importante è fare ascolto, no?
Santoro sa come attirare l’attenzione del pubblico e gli inserzionisti pubblicitari: un applauso.
Un posto alla Endemol non glielo negherà mai nessuno.
Scritto da Asdrubale il 13 Apr 2011