No, non è la BBC
13 Dicembre 2011Fra le tante str… ehm stupidaggini che girano nelle news leggo un articolo de lastampa.it a proposito di una piccola bufala raccontata in un documentario dalla blasonata BBC. Una frazione di una trasmissione sugli orsi polari è stata girata all’interno di uno zoo, omettendo però di precisare che si trattava di riprese realizzate con animali in cattività. Questo è stato sufficiente a collocare il network, insieme all’autore della serie, “nella bufera“, come riporta anche AGI. Ho rintracciato la stessa notizia anche in un sito nel quale francamente non mi sarei aspettato: quello del Tg1. Improvvisamente da quelle parti sono divenuti attenti, anche alla precisione con la quale è doveroso pubblicare notizie e filmati. Davvero stupefacente questo loro interesse alla trasparenza nell’informazione. Allora già che ci sono, in nome della precisione e trasparenza, aggiornassero pure la testata del loro sito: da oggi il loro direttore non è più Augusto Minzolini.
Per tornare alla notizia di partenza, questo spacciare per selvaggio un habitat artificiale può far indignare i telespettatori britannici. Mi è venuto allora spontaneo immaginare cosa gli stessi avrebbero potuto pensare qualora nel loro principale TG della serata fosse stato omesso, giusto per fare un esempio a caso, di trattare notizie su eventuali scandali sessuali del loro premier. Oppure tagliare e montare ad arte filmati nei quali lo stesso premier spara cazzate galattiche, avendo però l’accortezza di tagliare alcune parti: quelle meno nobili del monologo. Tipo barzellette sconce, battute che avrebbero messo a disagio anche uno scaricatore del porto più malfamato al mondo, palesi incongruenze senza alcun riscontro con la realtà e molto altro ancora.
Dovremmo forse giungere ad una semplice conclusione: noi tutti, nessuno escluso, siamo riusciti a sopportare pazientemente per diversi anni qualcosa che sarebbe stato rifiutato (già dai primi sentori) da popoli avezzi ad una informazione normalmente esercitata. Diciamoci pure bravi! Abbiamo uno stomaco decisamente resistente. E siamo anche stati altrettanti complici consenzienti.
Passiamo ad una domanda, giusto per ragionarci sopra: in questo mondo multimediatico e complicato, siamo soltanto noi gli esseri normali? Prima di abbozzare una risposta, ragionare sul termine “normali”, grazie.
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)