SPARITI 100 MILIARDI DI EURO: CHI LI HA VISTI?
9 Marzo 2012di Gianluigi De Marchi
Non sono un prestigiatore né un illusionista, quindi non posso che restare stupefatto di fronte al clamoroso fenomeno di scomparsa della modesta somma di 100 miliardi di lire (tanto per capirci: 200.000 miliardi di lire!!!) avvenuta sotto i nostri occhi negli ultimi mesi.
Spieghiamo l’arcano.
Alla fine dell’anno la Banca centrale Europea, con l’intento di dare una mano all’Italia che non se la passava molto bene per la forsennata speculazione scatenata dai “soliti noti” sui mercati finanziari, concedeva alle banche italiane la bella somma di 100 miliardi di euro. Obiettivo: dare ossigeno al sistema produttivo italiano in un momento di forte contrazione della domanda e di difficoltà per le imprese di crescere. Obiettivo commendevole, cui si accompagnavano condizioni di assoluto favore sul prestito: solo 1% l’anno, praticamente soldi gratis per far girare l’economia e consentire la ripresa della produzione.
Ebbene, quei miliardi sono letteralmente spariti. Provate a chiedere non 100 miliardi, ma 10.000 euro a qualunque banca italiana: vi sentirete rispondere che non è il momento, che i fidi sono bloccati, che la crisi ha ridotto la liquidità delle banche e così via una balla dopo l’altra.
Ed i più fortunati che riusciranno ad ottenere il sospirato prestito, non s’illudano. Non pagheranno certo un tasso di favore, perché quei 100 miliardi, quando riappariranno, saranno prestati al 7-8 o magari al 10% creando utili mostruosi (come il solito) per il sistema bancario e per i suoi “accorti” dirigenti.
Questo è il mondo della finanza, dominato dagli squali del profitto, che non guardano in faccia a nessuno, pronti a far fallire le aziende produttive per mantenere in piedi il loro business, per creare utili attraverso facili rendite di posizione anziché attraverso più faticose ricerche di efficienza e di produttività.
Possibile che il “Governo dei professori” non intervenga per costringere le banche a tirar fuori dai cassetti i 100 miliardi? I decreti “salva Italia” senza soldi restano solo belle intenzioni, ci vuole il “vil denaro” per rimettere in cammino il Paese: Monti, per favore, scardina le casseforti delle banche e fai distribuire i miliardi a chi può creare reddito ed occupazione, non a chi genera solo profitto per se stesso!
4 commenti presenti
Bisognerebbe far girare più possibile in Rete queste osservazioni sacrosante. Ma dubito che i vecchi consulenti dei poteri finanziari, adesso al governo, abbiano voglia e coraggio di imporre alle centrali dell’usura legalizzata la distribuzione delle risorse alle famiglie ed alle imprese che chiedono prestiti.
Scritto da Fabrizio Spinella il 11 Mar 2012
Mi sarebbe piaciuto leggere questo ottimo editoriale sulle prime pagine dei principali quotidiani, o ascoltarlo dai maggiori telegiornali, ma siamo in italia, purtroppo.
Scritto da Il Pelle il 14 Mar 2012
Un giornalista inglese una volta ha detto: “L’importante è la seconda domanda”. Cioè quella che fai al politico dopo che ti ha dato una non risposta alla tua prima domanda. E qui, noi, non lasciamo cadere le nostre prime, seconde, terze domande! Dove vanno a finire questi fiumi di denaro? Ma se solo dalle trasmissioni “Report” si farebbero due finanziarie! A questi 100 miliardi di euri (sic, con la ì finale, lasciatemelo scrivere, almeno mi sfogo|) sommiamo quelli alle fondazioni in cui si sono trasformati gli ex partiti, le “decisioni aziendali” di Finmeccanica,gli “sconti fiscali” (?) a motociclisi, ciclisti e sciatori famosi (Corsera, 12 marzo 20120,Primo Piano, pag. 6) etc…Ora l’Agenzia delle entrate dice (Corsera citato) che un famosissimo calciatore sudamericano (A.M., scrivo solo le iniziali per rispetto della “praivaci”) , già idolo del Napoli, “non ha diritto ad un trattamento privilegiato”. A mio non sommesso avviso dovrebbe invece dire: “Non esistono trattamenti privilegiati”. La faccio breve: leggete il mio post del 12 marzo su http://www.trentoblog.it/riccardolucatti e gli altri precedenti su argomenti econom-fisco-politici. E se sbaglio, mi “corigerete”.
Ciao a tutti
Scritto da Riccardo il 16 Mar 2012
caro Il Pelle,
questo articolo purtroppo è stato rifiutato da tutti i quotidiani, così come tanti altri miei precedenti e, sicuramente anche i miei futuri.
speriamo che Internet dia una mano a diffondere certe idee.
Scritto da gianluigi de marchi il 19 Mag 2012