FONDI PENSIONE: RENDIMENTI MEDIOCRI
31 Luglio 2013di Gianluigi De Marchi
Periodicamente appaiono tabelle che indicano i rendimenti dei fondi pensione, quegli strumenti che dovrebbero garantire ai risparmiatori-lavoratori un’integrazione del trattamento pensionistico pubblico. E spesso le tabelle sono fuorvianti, dando informazioni numericamente positive ma sostanzialmente negative.
Proprio di recente, ad esempio, sono usciti i dati relativi ai rendimenti dei fondi pensioni nel corso dell’ultimo anno: dati positivi perché la media supera il 6% (oggettivamente tanto), con parecchi fondi che hanno scavalcato il 10%.
Tutto bene per chi ha aderito ai fondi e vi versa mensilmente i propri risparmi?
Mica tanto…
Se è vero che ad un anno i rendimenti sono buoni, il giudizio non può prescindere dalla “storia” dei fondi pensioni e quindi dal loro rendimento di medio periodo che eviti (come nel caso esaminato) di dare un giudizio basato su un periodo “fortunato” dei mercati finanziari.
Bastano pochi esempi per capire di cosa vogliamo parlare: il fondo Gommaplastica ha reso ad un anno il 10,15%, ma a tre anni il 13,76% (quindi nei due anni precedenti non era andato oltre un mediocre 1,5% annuo), ed il fondo Byblos ha fatto registrare risultati quasi identici (10,10% e 13,39%), mentre il fondo Cometa ha reso il 10,86% in un anno, ma il 9,95% a tre anni (ciò significa che nei due anni precedenti ha addirittura perso valore!).
Allungando l’analisi all’arco di tempo 2007/2013 il giudizio diventa ancor più negativo: i “primatisti” hanno conseguito il 27-28%, mentre i “fanalini di coda” sono rimasti sotto il 10%: tradotto in risultati su base annua, si va da un 4% lordo annuo ad un misero 0,8-1,3% lordo annuo.
Insomma, sembra proprio che i lavoratori che non hanno accettato di entrare nei fondi e sono rimasti ancorati al “vecchio” TFR (che cresce annualmente in funzione del tasso d’inflazione: poco, ma sicuro…) abbiano compiuto la scelta giusta. Anche perché a scadenza (quando lasciano il lavoro per dimissioni o licenziamento) potranno incassare integralmente i loro risparmi accresciuti e non la rendita come bel caso dei fondi pensione; e di questi tempi disporre di qualche decina di migliaia di euro sul conto non è certo una prospettiva da scartare…