TITOLI NON QUOTATI: ALLA LARGA!
18 Settembre 2013di Gianluigi De Marchi
Alcuni lettori hanno segnalato casi diversi di investimenti avventati, accomunati da un particolare: si tratta sempre di titoli non quotati sul mercato ufficiale.
C’è chi lo ha fatto per dar retta al direttore di banca che ha spinto per l’acquisto di azioni del proprio istituto di credito, chi per fare una speculazione “sicura” su suggerimento di un amico.
E’ bene che tutti sappiano che non c’è nulla di più pericoloso degli acquisti di titoli che non abbiano un prezzo certo e pubblico, che solo la borsa (nei suoi vari settori) può dare. In borsa sono trattati e scambiati giornalmente migliaia di titoli per controvalori di parecchi milioni di euro. Chi ha in mano azioni delle Generali, della Fiat o della Telecom oppure Buoni del Tesoro, obbligazioni della BEI o della Volkswagen sa ogni giorno quello che possiede ed ha la certezza, in caso di necessità, di ricuperarne il valore del giorno; magari sopporta una perdita se il prezzo d’acquisto è stato superiore, ma la liquidità è garantita.
Chi invece si è avventurato nell’acquisto di azioni della Cassa di Risparmio di Vattelapesca o della Cassa Rurale di Chissadove sa quanto ha pagato, ma non saprà mai quanto vale il suo pacchetto, né se riuscirà a venderlo quando ne avrà bisogno. Il fatto è che si tratta di una vera e propria “nassa finanziaria” (la nassa è la trappola che si usa per catturare le aragoste: un solido cesto di vimini con una larga imboccatura ad imbuto da cui l’animale non può uscire), cioè di uno strumento finanziario in cui è facile entrare ma è difficilissimo (od impossibile) uscire. Ne sanno qualcosa i signori Giovanni G., Alberto B e Mariangela F. che hanno in mano certificati che, nonostante vari tentativi, non riescono a vendere.
Ricordiamoci che in un investimento non contano solo la sicurezza (cioè la ragionevole speranza di non perdere) o la redditività (cioè l’incasso fisso o variabile di interessi e dividendi), ma conta anche la liquidabilità (cioè la certezza di trasformare il titolo in denaro contante).
Consiglio per i lettori: se vi suggeriscono un investimento favoloso in un titolo che non figura nel listino di borsa, dite pure al vostro interlocutore non importunarvi e di girare alla larga…