CASSE PREVIDENZIALI: RISCHIO TRUFFA!
27 Gennaio 2015di Gianluigi De Marchi
Da tempo sono emerse irregolarità e malversazioni in alcune casse previdenziali che mettono in dubbio non solo la capacità di tali istituzioni di perseguire i loro obiettivi previdenziali, ma fanno emergere un preoccupante “sottobosco” di interessi malavitosi che pregiudicano i contributi versati fiduciosamente dagli iscritti. Sono numerosi gli enti che hanno subito perdite, dall’ENPAM (medici) all’ENPAP (psicologi), dall’INPGI (giornalisti) agli agenti di commercio (Enasarco). Si va dal rigonfiamento dei prezzi d’immobili venduti alle casse di previdenza alla vendita di titoli “tossici” (i famigerati derivati, titoli speculativi che nulla hanno a che fare con le pensioni integrative!).
Una situazione che richiede urgenti provvedimenti al fine di mettere rigide regole sulla gestione dei capitali gestiti (evidentemente finora in maniera troppo elastica e priva di controlli) dai vari enti.
Invece sembra che il Ministero del Tesoro (che sovraintende l’attività delle casse comuni) vada in una direzione sbagliata. Nella bozza di nuovo regolamento, infatti, si concede la possibilità di subappaltare la gestione a società esterne che hanno potenziali conflitti d’interesse con gli iscritti; si concede la possibilità di investire in quote di fondi comuni, spossessandosi così dell’attività di gestione e controllo degli investimenti; si consente di investire il patrimonio in titoli non quotati in Borsa fino al 30% del totale (un rischio enorme d’illiquidità); si prevede l’utilizzo di contratti derivati non solo per coprire rischi, ma anche per investire.
Insomma, un insieme di norme eccessivamente elastiche che lascia presagire come possano nuovamente verificarsi casi di pesanti perdite a carico di enti che dovrebbero perseguire esclusivamente una politica di sana e prudente gestione nell’interesse di futuri pensionati…
Un commento presente
Ma l’AUTONOMIA delle Casse a chi? giova sicutamente non ai pensionandi.Sicuramente agli amministratori che si” fanno truffare” si attribuiscono prebende stratosferiche.Il presidente ENPAM 658 mila euro(sic) danna consulene milionarie,il tutto sotto la vigilanza dei funsionari dei Ministeri Lavoro ed Economia
Scritto da vecchio medico il 6 Apr 2015