Il nuovo che avanza. Forse
15 Maggio 2018Sembra, pare si dice … che sia in preparazione una nuova compagine governativa. Nuova ed anche decisamente inedita. Nei social, in particolare in Facebook, è tutto un fiorire di fermenti repulsivi. Della serie: ci fate già schifo voi nuovi potenziali governanti. E che sarà mai, siamo in Italia. Un Pulcinella e un Arlecchino si preparano a governare un Paese abituato a cose peggiori.
Tutto ‘sto fermento non l’ho notato molti anni fa, quando al potere c’era un distinto signore in doppiopetto, con i capelli finti e che ha fondato il suo potere su amicizie legate alla mafia. Tipo: Dell’Utri, Mangano e tanti altri per i quali è mancata la prova giudiziaria alla connessione. Anche se non ce n’era bisogno per farsi un’opinione al riguardo.
Poi è arrivato un altro. Salutato dai più come rottamatore del vecchio potere e salvatore della Patria. Peccato si sia dimostrato nei fatti il più efficiente persecutore di obiettivi analoghi. Però lui è stato decisamente più bravo a sfasciare lo Stato, c’è riuscito in un tempo molto minore. Dichiarandosi di sinistra, pensa un po’ di quale sfacciataggine dispone.
Ora semplicemente ci sono altri protagonisti, scelti dalle recenti elezioni. Giusto o sbagliato che sia, sono stati scelti. E forse era proprio il caso di cambiare, visto come sono andate le cose nei passati decenni. Ora più che problemi loro sono cazzi nostri se sbaglieranno.
Dopo avervi annoiato con troppe parole, se volete tornate pure alla vera passione del popolo italico. Quello che travalica opinioni, scelte politiche, passioni e ideologie. Quello che alla fine ci rende tutti uguali. Quasi tutti per la verità. Anzi tutti quelli che si agitano per un rigore dato o non dato, farebbero a cazzotti per la loro passione. Sfascerebbero vetrine, incendierebbero le città. Forse non sono la maggioranza, sono soltanto quelli che fanno più rumore. E mai e poi mai si sognerebbero di scendere in strada per alcune cose secondarie. Bazzecole tipo: le pensioni, il lavoro, i diritti, la sanità, i trasporti pubblici. La società insomma, le prevaricazioni quotidiane alle quali nessuno si oppone.
I più attivi insomma si sfogano con il calcio, gli altri stanno a guardare Barbara d’Urso e il Grande Fratello in tv. Cosa diavolo avete da lamentarvi, popolo italico? Non avete forse tutto ciò di cui avete bisogno?
Poi se alla fine si vota per Pulcinella e Arlecchino non è perché improvvisamente siamo impazziti, è solo che ci siamo rotti i coglioni
(sergio fornasini per dituttounblog.com)