Roberto Saviano: via dall’Italia per tornare a vivere
15 Ottobre 2008
di Sergio Fornasini
In una intervista rilasciata a Repubblica, articolo a firma di Giuseppe D’Avanzo, Roberto Saviano si sfoga dichiarando che non ce la fa più a sopportare una vita blindata e sta pensando di trasferirsi all’estero. “Cazzo, ho soltanto ventotto anni! E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l’odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri – oggi qui, domani lontano duecento chilometri”.
Le sue dichiarazioni arrivano subito dopo la rivelazione di un possibile attentato esplosivo progettato dalla camorra ai danni del giovane scrittore, da portare a compimento entro il prossimo dicembre. Notizia avvalorata implicitamente anche dal vice capo della Polizia Cavaliere che conferma la posizione di Saviano a rischio e che vada difeso. Troppo poche le autorevoli voci levatesi a sostegno della figura sempre più solitaria dell’autore di “Gomorra”, sulla testa del quale pende la minaccia di una azione in stile “Capaci” sull’autostrada Roma – Napoli, a quanto si è appreso dai media.
Avevamo già parlato della difficile situazione del giovane scrittore in questo post dal titolo di una evidende crudezza: Dead Man Walking, morto che cammina, ripreso dal sito di BBC News. Singolarmente la stampa italiana in genere ha preferito ignorare la vita blindata di questo giovane autore, tranne l’elogio al film tratto dal suo romanzo nel momento in cui è stato candidato agli Oscar, poi da ieri per le dichiarazioni di un pentito sui progetti che ha in serbo per lui la camorra.
Per non parlare dell’articolo scritto per “Il Foglio” da Annalena Benini nel quale si dava quasi dell’esagerato a Saviano per i suoi timori, consigliandogli vivamente di pensare alle ragazze invece che alla camorra. Un’altra splendida figura (anzi due) sull’argomento l’ha fatta Emilio Fede, prima nel corso del festival della letteratura a Mantova notando solamente la notorietà ed i guadagni economici di Saviano, poi in diretta dal TG4 valutando la condizione da “prigioniero” positiva per le tasche del giornalista-scrittore. Complimenti Emilio ed Annalena, per avere la vostra solidarietà Roberto Saviano mica dovrà prima saltare in aria?
11 commenti presenti
Ora però salta fuori che il pentito in questione non abbia mai parlato dell’organizzazione di questo presunto attentato.
http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_15/saviano_pentito_attentato_dcb16dd6-9acc-11dd-8bde-00144f02aabc.shtml
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 15 Ott 2008
Gli organi di informazione possono aver travisato o ingigantito le voci, il vice capo della Polizia credo proprio di no
Scritto da Sergio Fornasini il 15 Ott 2008
Giro notizia
ANSA – NAPOLI – 2008-10-15 18:37 – «Non ha mai parlato né è a conoscenza di un piano del clan dei Casalesi per attentare alla vita dello scrittore Roberto Saviano. Queste, in sintesi, le dichiarazioni rese dal pentito della camorra Carmine Schiavone che è stato interrogato oggi dal procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti e dal pm della Dda Antonio Ardituro.
Il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, secondo una relazione di servizio fatta da addetti alla sicurezza e poi trasmessa alla Dda di Napoli, era l’autore della segnalazione del progetto di attentato ai danni di Saviano. La procura di Napoli prosegue gli indagini per accertare le modalità della diffusione della segnalazione.
Carmine Schiavone, cugino del capo dei Casalesi Francesco Schiavone detto Sandokan, è diventato collaboratore di giustizia agli inizi degli anni Novanta. Le sue rivelazioni hanno determinato condanne, tra cui numerosi ergastoli, inflitte a boss e gregari della potente cosca attiva nel Casertano. Vive in una località protetta da tempo con una nuova identità.
Il pentito è stato interrogato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia in una località segreta, probabilmente una caserma dei carabinieri o della polizia.
Secondo fonti giudiziarie, Schiavone “ha smentito categoricamente” sia di essere a conoscenza del piano dei Casalesi per eliminare Saviano sia di aver mai parlato di tale progetto.»
Scritto da Fabrizio Spinella il 15 Ott 2008
A quest’uomo si può dire solo GRAZIE!
Scritto da Francesco B il 15 Ott 2008
Credo che Saviano questa sera sia ospite di Matrix.
Scritto da Nicoletta Salata il 15 Ott 2008
DEANKEATON
Ho come l’impressione che volutamente si voglia attirare, periodicamente, l’attenzione su Saviano.
Una persona che stimo Moltissimo, e che credetemi, mi fa provare delle sensazioni reali, di dispiacere.
Quando Fede lo attaccò, scrissi un pezzo durissimo sull’Emilio Nazionale, definirlo VERGOGNOSO è nulla. VERGOGNA all’ennesima potenza.
Auguro di cuore a Saviano di andare a New York, città fantastica, passarvi 10 anni e godersi la sua giovinezza. Quando penso che ha solo 3 anni più di me, ma sembra un uomo ipernavigato, qualcosa non mi torna.
Nessuno può improvvisarsi eroe da un giorno all’altro, perdere le amicizie, vivere una vita “plastificata” … poi ti ci abitui, ma è giusto che vada a respirare il mondo.
I personaggi del suo calibro corrono un solo rischio, e non per colpa loro: è il rischio di rimanere Soli. Ed è in quel momento che la mafia colpisce.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 15 Ott 2008
Scusi Wil.
Perchè se la prende con me?
Io ho solo riportato una notizia.
E, se vuole, ecco la versione di Saviano sull’accaduto.
Roma, 15 ott. – (Adnkronos) – “In realta’ io volevo ringraziare quel funzionario di Polizia che ha fatto questa nota che ha permesso alla Procura e a me di sapere tutto questo perche’ e’ ovvio che un pentito difficilmente ammette di avere ancora rapporti con la criminalita’ organizzata”. E’ quanto ha affermato lo scrittore Roberto Saviano, in collegamento con il Tg5 dallo studio di ‘Matrix’ dove e’ ospite stasera, commentando le affermazioni del pentito della camorra casalese, Carmine Schiavone, che ha negato di essere al corrente che vi fosse un piano dei Casalesi per uccidere Saviano.
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 15 Ott 2008
Adesso che la storia del pentito si è sgonfiata non facciamo come altri che minimizzano, Saviano non sta rischiando di prendere il morbillo ma di essere ucciso, su questo siamo d’accordo?
Scritto da Sergio Fornasini il 15 Ott 2008
Sergio.
Non si tratta di minimizzare.
Si vuole solo capire l’origine della notizia, tanto è vero che il procuratore Roberti e il pm Ardituro hanno ritenuto necessario avviare accertamenti che chiariscano l’origine e la dinamica della notizia.
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=664446
Scritto da DeanKeaton il 15 Ott 2008
O la fonte (talpina?) ha esagerato oppure ha raccontato qualcosa sulla quale i giornalisti hanno ricamato. Rimane il fatto che se i casalesi mettono le mani addosso a Saviano non lo rimandano via vivo e vegeto e una pacca sulla spalla.
Scritto da Sergio Fornasini il 15 Ott 2008
DEANKEATON
No no, ci siamo fraintesi, non me la sono presa con lei!
Ho solo portato una considerazione (mi era parsa una leggera malizia nel tuo commento, ma sono sicuro non sia così).
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 15 Ott 2008