Busto Arsizio: Dalla cena alla querela Grillo-Farioli, fine dell’idillio
15 Novembre 2008da “La Provincia di Varese” quotidiano online
Il primo cittadino minaccia la denuncia, il comico: “Ognuno ha il sindaco che si merita”
Al PalaYamamay è vero delirio, con Beppe Grillo che litiga con il sindaco Farioli e tira la volata ad una lista civica del Meetup. Dopo il duetto di un anno e mezzo fa, quest’anno con il primo cittadino si va ai ferri corti. Galeotta fu la cena dopo lo show “Reset” e una battuta di Grillo sull’episodio, in cui sostiene di aver pagato lui il conto. Fuori dai camerini lo conferma con altro tono: «Non è un problema, sono disposto ad offrirgli un’altra cena».
Anche se le voci circolate sullo scarso entusiasmo con cui sia stata accolta quest’anno la presenza dello spettacolo non lo hanno lasciato indifferente: «Mi risulta che non fosse tanto contento del mio ritorno – spiega all’uscita dal palasport – ma ognuno ha il sindaco che si merita». La reazione di Gigi Farioli è da “apriti cielo”. «Se Grillo non smentisce questa affermazione lo querelo per diffamazione – spiega il primo cittadino – e se vinco la causa devolvo il risarcimento in beneficenza alla casa Brugnoli-Tosi per disabili adulti». Farioli non l’ha presa sul ridere, anzi: «Non si può giocare sulla credibilità delle persone perbene. Io pago sempre i miei conti, e ho prove e testimoni che confermano che ho pagato anche il conto di quella cena con Grillo. A Busto tutti sanno che ho persino rinunciato all’auto blu e all’autista e mi sono comprato il televisore che ho in ufficio, mentre lui gira su uno yacht con bandiera estera». E se Beppe Grillo non replica in prima persona, per lui parlano fonti vicine all’organizzazione, con l’intento di stemperare la polemica. «Quando ce ne siamo andati dal ristorante abbiamo pagato il conto – la precisazione sul caso della cena – ma se il sindaco, che se n’era andato via prima per altri impegni, dice di aver pagato non abbiamo motivo di dubitare che sia successo così. Significa che il conto è stato diviso alla “romana”».
Polemica chiusa? Si vedrà. Ma al di là della questione della cena di un anno fa, restano le sassate che Beppe Grillo ha lanciato alla città a supporto delle battaglie del Meetup guidato da Debora Crespi. Che dalla ribalta del palaYamamay ha denunciato gli sprechi dell’amministrazione (dalla “rotondopoli” delle esose rotatorie da 500mila euro l’una alle passerelle dei 5 ponti costate 800mila euro ciascuna, definite da Grillo «un delirio» in riferimento al titolo dello show) e ha chiesto più trasparenza e partecipazione soprattutto sui conti. «Il bilancio del Comune l’abbiamo messo online noi» rivendicano i “grillini”, per i quali arriva un plauso alla costanza con cui tengono il fiato sul collo alla politica e una benedizione dal loro mentore: «Questi ragazzi sono intelligenti e informati, date loro una mano» l’appello del comico alla platea bustocca. Non poteva mancare un passaggio sul ministro Alfano, con Grillo che rizza le antenne quando sente parlare dei 20 mila euro stanziati per organizzarne l’accoglienza.
«Ma fategli un “lodo” – il consiglio dello showman – fategli un’accoglienza, due megafoni, un piccolo “vaffa”». Riflettori accesi anche su risparmio energetico e inquinamento. «In questa zona l’Oms certifica per i nostri figli una riduzione dell’aspettativa di vita di 3 anni a causa delle particelle PM 2.5 – striglia Grillo – se non facciamo qualcosa per i nostri figli non ce lo perdoneranno mai». Per il futuro strada in discesa per una lista civica dei “grillini”. «Si farà – assicura il comico a fine show – quelli del Meetup si stanno mobilitando».
Andrea Aliverti