Tempi duri per Sky
9 Dicembre 2008di Sergio Fornasini
Dopo l’aumento dell’IVA, in arrivo altre contrarietà per il colosso della pay TV: in ottemperanza a quanto previsto dal cosidetto decreto Bersani bis ed alla delibera n. 484/08/CONS dell’Autorità per le comunicazioni, il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Sky, che applicava penali in caso di recesso anticipato dal contratto di abbonamento. Ora recedere costa al massimo 10.48 Euro, regalo di Natale ai consumatori.
La vicenda è iniziata nel 2007, con la denuncia di Adiconsum all’Agcom. Prima del pronunciamento del Tribunale Amministrativo del Lazio l’azienda di Murdoch applicava forti penali (fino a 220 Euro) per chi recedeva durante il primo anno di abbonamento, rifiutando di applicare la normativa vigente. Inoltre applicava la clausola del silenzio-assenso sul rinnovo dello stesso, prolungandolo di altri dodici mesi. Se nel frattempo si cambiava idea, a nulla valevano gli invii di raccomandate: da parte di Sky venivano comunque addebitati i cosidetti “costi dell’operatore” con penali diverse in funzione del tipo di contratto sottoscritto.
Dopo molto tempo e vari passaggi legali, il TAR sembra aver messo la parola fine alla vicenda. Attenzione però alle promozioni natalizie: apparentemente durano tre mesi, dopo di che si può decidere di non continuare oltre. In realtà, avvisa Adiconsum, se non viene comunicata a Sky la propia volontà o meno di proseguire nella promozione, l’abbonamento diviene automaticamente annuale. Per maggiori dettagli segui il link al sito dell’associazione di consumatori.
Un commento presente
Eheheh… quest’ultima parte la sapevo. Tra l’alto ultimamente, al contrario di quanto accadeva prima, vieni abbonato automaticamente ai canali base e non al pacco completo!
“Povero” Murdoch…
Scritto da Orlando il 10 Dic 2008