GESTORE DI TITOLI: UN MESTIERE INUTILE
26 Dicembre 2008di Gianluigi De Marchi
Non ha usato mezzi termini Steve Allen (docente al MIT, uno de principali centri studi degli Stati Uniti) per definire l’attività di gestione di portafoglio di fondi comuni e gestioni individuali: “l’attività di gestione è un’attività improduttiva e del tutto inutile, ed anzi addirittura dannosa per il risparmiatore visto che deve anche essere remunerata”.
Per giungere ad una così drastica conclusione, Steve Allen non ha certo scherzato, e si è impegnato in un lungo ed approfondito studio degli andamenti di 5 fra i principali mercati azionari mondiali (Stati Uniti, Hong Kong, Gran Bretagna, Germania e Francia) nell’arco di 35 anni (dal 1970 al 2005).
Premesso che l’utilità della gestione risiede nell’efficacia delle compravendite eseguire, nella diversificazione effettuata, nella correttezza delle scelte in termini di titoli e di tempi dei vari interventi, lo studio evidenzia la costante incapacità dei gestori di battere il mercato, poiché sono sempre perdenti nei confronti del loro parametro di riferimento (benchmark).
L’autore individua tre modi teorici di investire nell’arco del periodo: acquistando costantemente ai minimi dell’anno (la strategia più valida, anche se ovviamente irrealizzabile; ma dovrebbe essere quella che tendenzialmente dovrebbero seguire i gestori), oppure sempre ai massimi (un comportamento suicida se fatto coscientemente, ma che potrebbe essere tipico dell’investitore sprovveduto) oppure in maniera casuale (cioè comprando costantemente il primo dell’anno, indipendentemente da ogni tecnica di previsione o valutazione del mercato).
Ebbene, i risultati conseguiti (vedi tabella) sono stupefacenti: tra la situazione più favorevole e quella più sfavorevole le differenze di risultato, dopo 35 anni, sono minime in tutti i mercati considerati, e l’investimento “a casaccio” dà risultati non dissimili da quello ottimale!
La conclusione è che la scelta del momento nel quale investire è indifferente e che anche investendo nei momenti peggiori i risultati sono positivi.
Conclusioni per i risparmiatori: investite da soli, ma in maniera razionale, e cioè seguendo 5 semplici regole: 1) diversificare sempre tra vari titoli e vari mercati 2) investire sempre a rate anche se si possiede un capitale consistente 3) investire in azioni solo con un’ottica di lungo periodo 4) ridurre al minimo i costi 5) usare sempre fondi a gestione passiva.
Quest’ultimo è il consiglio più efficace per realizzare concretamente, anche con capitali di modesto importo, una strategia di investimento che dia risultati soddisfacenti.
TABELLA DEI RISULTATI D’NVESTIMENTO
BORSA MASSIMO 1° GENNAIO MINIMO
USA 11,7% 11,9% 12,6%
UK 13,1% 13,8% 14,3%
GERMANIA 9,3% 9,7% 10,2%
FRANCIA 12,9% 13,3% 13,8%
HONG KONG 14,8% 16,1% 17,3%
FONTE: FIDELITY, citato da Investimenti Finanziari, n.5/2008. Rendimenti annuali ottenuti investendo ogni anno la stessa cifra ai massimi dell’anno, ai minimi dell’anno o il 1° gennaio di ogni anno.
5 commenti presenti
‘Ste cose le diceva già Grillo 10 aa. fa..
e vabbè…
Scritto da Beppe il 27 Dic 2008
Inerente a B. Grillo scriveva nel febbraio 2006 quanto segue:
Il risparmio è sacro!
Si risparmia per essere risparmiati, ma le banche non risparmiano niente e nessuno.
Vale la pena di risparmiare in Italia? Uno fatica per mettere da parte qualcosa e subito gli si avventa sopra un esercito di mangiasoldi.
La situazione è davvero brutta. La maggior parte dei risparmiatori è ormai nelle mani del risparmio gestito.
Che è un’enorme macchina costruita e perfezionata dalle banche con la benedizione di Antonio Fazio.
I numeri parlano chiaro. Dare in gestione i propri soldi significa rimetterci. Lo confermano i dati del 2005, con i fondi obbligazionari che hanno fruttato 1,7% in meno dei Buoni Poliennali del Tesoro (BTP), ed i fondi azionari con il 5,6% in meno delle azioni delle aziende italiane quotate.
Purtroppo è così da vent’anni. Anche senza Bertinotti gli italiani pagano già una patrimoniale. Ma anziché lo Stato, la incassano banche, gestori, venditori d’investimenti.
E’ tutto vero, e la gravità dei danni provocati dal risparmio gestito è documentata al Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino .
Persino l’ufficio studi di Mediobanca ripete da anni che i fondi comuni hanno reso regolarmente meno dei Bot.
Quindi non c’è motivo di indugiare. Ogni momento è buono per salvare il salvabile, disinvestendo fondi e gestioni. Ogni momento va bene per togliersi da dosso un groviglio di sanguisughe.
Per andare sul sicuro ci sono i titoli di Stato indicizzati all’inflazione (i Btpi o le Oatei francesi), osteggiati dalle banche. Maggiori informazioni su di essi e su altre soluzioni.
Anche i Buoni postali fruttiferi ordinari non sono da buttare via. Non danno il brivido della finanza, ma garantiscono sempre quanto versato. Da evitare invece le altre proposte delle Poste che stanno copiando i prodotti bancari.
Belin, una consulenza finanziaria gratis da un genovese, cosa volete di più?
Scritto da Beppe il 29 Dic 2008
scusate ma non so dove metterlo, secondo me è degno di un articolo.
Fornasì, scooooooooooooooop O_O
Lei è diventato molto popolare conducendo una battaglia contro l’assenteismo. Però non ha osato toccare gli statali in divisa. Nelle amministrazioni militari i tornelli ci sono, ma solo per i civili.
«Lo so, e vale anche per le forze dell’ordine e i magistrati. Ci sono settori che avrebbero bisogno di importanti riforme che non ricadono nelle mie competenze. Ad altri spetta metterci mano». Benedetto XVI ha fatto bene a denunciare che il precariato toglie dignità al lavoro. Io purtroppo posso testimoniarlo in prima persona. Adesso, però, mi aspetto che il Santo Padre dia personalmente il buon esempio assumendo tutti quelli che lavorano in nero per il Vaticano».
ma ma ma… non ho parole, acquista 100 punti Brunetto :O
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200812articoli/39587girata.asp
Scritto da Tyler il 29 Dic 2008
ops BrunettA 😛
Scritto da Tyler il 29 Dic 2008
CHE DELUSIONE bRUNè 🙁
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-2348.htm
Scritto da Tyler il 30 Dic 2008