Alitalia è morta, viva Alitalia
15 Gennaio 2009articolo di www.tagesschau.de tradotto da italiadall’estero.info
Aerei quasi vuoti, scioperi selvaggi, una montagna di debiti, licenza di volo a rischio, Lufthansa entra nella compagnia, no, lo farà Air France – quel che è successo negli ultimi mesi con la privatizzazione di Alitalia non ha certo contribuito a migliorare l’immagine della compagnia di bandiera italiana. Al contrario. Il continuo via vai di proposte ha piuttosto rafforzato i pregiudizi sugli italiani, inadeguati e completamente incapaci di pianificazione, che purtroppo molti di noi hanno. La cosa peggiore è che questa volta i critici hanno – almeno in parte – ragione.
Le chiacchiere di Berlusconi sull’italianità
La colpa è principalmente dei politici italiani, e in particolare del capo del Governo Silvio Berlusconi. Hanno usato Alitalia per i loro giochetti di potere, per imporre senza alcun riguardo i propri interessi. A quali condizioni Alitalia continuerà a volare è un argomento che ai politici, soprattutto a quelli del Nord, non interessa. Per fare un esempio, per loro era molto più importante sapere se in futuro decolleranno più aerei da Milano Malpensa o da Roma. E un anno fa lo stesso Berlusconi aveva mandato all’aria una prima occasione di risanamento con i suoi stupidi discorsi sull’italianità (in italiano nel testo, NdT).
A suo tempo Air France voleva acquisire Alitalia e i debiti della compagnia italiana sull’orlo della bancarotta. Ma durante la campagna elettorale Berlusconi ha ribadito quanto fosse importante avere una compagnia di bandiera. Risultato: i francesi hanno abbandonato le trattative per l’acquisto. Adesso però sono anche loro nell’affare, come ultima ancora di salvataggio – a condizioni per loro decisamente più favorevoli. L’italianità di Berlusconi è costata ai contribuenti italiani più di un miliardo di euro.
Viva la nuova Alitalia
Almeno ora la tragedia è giunta a un epilogo. Alitalia è morta. Viva Alitalia. Da oggi le responsabilità sono dei nuovi dirigenti, il primo aereo della vecchia, nuova compagnia è decollato questa mattina presto. Solo che adesso è difficile credere che le cose cambieranno, l’eredità è troppo pesante. Il personale rilevato dalla nuova compagnia ha visto peggiorare le condizioni di lavoro. E’ già annunciato il primo sciopero.
Anche per i clienti sarà difficile notare una differenza tra la vecchia e la nuova Alitalia. In maniera del tutto incomprensibile si è deciso di non dare un nuovo nome alla nuova compagnia. Sarebbe stato almeno un segno del rilancio, un’occasione per lasciarsi alle spalle i vecchi problemi, come si è fatto qualche anno fa nel caso Swissair-Swiss. Alitalia dovrà perciò combattere sempre con la sua vecchia immagine.
Volare costerà di più
Un altro punto sono i prezzi. Volare in Italia sarà più caro, perché il rilancio di Alitalia altro non è se non una silenziosa fusione con Air One, fino ad oggi concorrente diretta, il cui marchio scompare dal mercato. Perciò su alcune rotte la nuova Alitalia detiene quasi un monopolio, senza più alcuna concorrenza.
Quel che confonde ancora di più le idee: i clienti Alitalia potranno in futuro raccogliere i punti miglia in due circuiti di compagnie. Al momento sulle vecchie rotte di Air One sono ancora in vigore gli accordi di code sharing con l’attuale partner Lufthansa, nonostante questa abbia declinato una partecipazione nella nuova Alitalia. Perciò i passeggeri possono prenotare un volo con Lufthansa, volare con Alitalia, ed utilizzare tuttavia la carta frequent flyer di Lufthansa – e non quella di Alitalia. Insomma: un’ulteriore complicazione per i clienti.
Se la nuova Alitalia riuscirà a risollevarsi da terra in queste condizioni è ancora dubbio. Troppi sono i punti ancora non chiariti. Non si tratta di un vero rilancio. E, a parte questo, difficilmente i francesi si accontenteranno a lungo del ruolo di partner di minoranza. Tuttavia questa potrebbe anche essere l’unica occasione per Alitalia. Air France acquisisce sempre maggiori quote azionarie – per poi rivoltarla come un calzino. Ma questa prospettiva in Italia non dovrebbe piacere a nessuno.
16 commenti presenti
Ancora con questa storia di Air-France. Perché i sindacati l’avevano accettata la proposta di Air-France, vero?
Scritto da Fabio il 15 Gen 2009
All’estero ci spernacchiano!Giustamente…
Sì sì tutta colpa dei sindacati e di Travaglio
Scritto da Beppe il 15 Gen 2009
Grazie ai Salvatori della Patria guidati da Colaninno, giustamente rivolti all’interesse privato, oggi ci ritroviamo in una situazione imbarazzante, un vero Sgarro al Cittadino Italiano.
Alcuni dati:
* Terimano 10 mesi da incubo, con Viaggiatori presi in Ostaggio e spogliati di ogni diritto da consumatore. Perdite di tempo e d’immagine che nemmeno del terzo mondo.
* Abbiamo dovuto elargire il ben noto Prestito Ponte, 300 Milioni di €, quasi 1 al Giorno. In barba alle Norme Europee in materia di Concorrenza, siamo riusciti a farci tirare le orecchie dalla stessa Commissione: “il prestito è illegale ed incompatibile con il mercato comune”. Ricordate il nostro “Appello per Imprenditori Onesti” di settembre?
* I Contribuenti si sono accollati 3 Miliardi di € di Debiti, sottoforma di Bad Company. Colaninno and Friends diventano così gli Eroi della Patria, “A noi i Crediti, le Attività, il Sano … a Voi il Marcio … e tante grazie”.
* Persi per strada 7.000 posti di lavoro in più rispetto all’offerta Airfrance. 7 mila. Costo Sociale, un altro Miliardo di €. E non tutto è monetizzabile, quando si parla di Persone.
* Alla fine della giostra AirFrance diventa comunque l’Azionista di Maggioranza, con il 25% del pacchetto. Bye Bye Italianità.
* Sulla tratta Milano – Roma è defunta la Concorrenza, Airfrance/Cai ne avranno il Monopolio: spenta la mai decisiva Authority Antitrust italica, ecco un altro durissimo colpo per il Libero Mercato, per la Libera Concorrenza. Prezzo sociale elevatissimo, in termini di Moneta e di Etica Economica. (Fonte)
10 Mesi, una Rivoluzione: AirFrance per il controllo della carcassa pagherà 300 milioni, contro il Miliardo offerto un anno fa e follemente rifiutato. Avrà in mano un’azienda molto più sana, leggera, governabile. Con 7 mila dipendenti in meno. Con sganciato il mostro Bad Company, 3 miliarducci di debiti. Ed infine con le mani, le uniche, sulla tratta italiana più redditizia, la Mi – Ro appunto.
Ok, va bene, ma qualcuno dovrà pur pagare quella scia infinita di debiti, quel colossale abisso creato negli anni dalla Gestione Indegna di Corrotti ed Incapaci?!
Certo, Noi. 4 Miliardi di €, stima al ribasso. 8 Mila Miliardi di Lire, per chi non abbia un cambio immediato. Il doppio di Social Card e Bonus Famiglie messi assieme. Mezza finanziaria regalata ai Zinedine Zidane di turno.
L’Economist ne conta 5, di Miliardi, 125 € a testa per ogni contribuente italiano. Il Settimanale britannico rincara la dose: per Berlusconi questa non è stata un’operazione “Economica”, volta cioè al conseguimento di un’utilità sociale (Fonte). Ma solo il falso mantenimento di una Promessa Elettorale nociva, aggiungiamo noi.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 15 Gen 2009
Dieci mesi Wil? Leggo bene? Ha scritto proprio dieci mesi?
Mica mi chiederà pure qui di argomentare, se le ripeto che, nuovamente, le sue affermazioni sono imbarazzanti.
Confido che la sua sia propaganda, perchè altrimenti si scadrebbe nell’ignoranza più totale.
Per la cronaca gli scioperi selvaggi, la perdita di credibilità e il costo sociale ed economico della compagnia di bandiera ce li portiamo dietro da un lasso di tempo leggermente più lungo, antecedente comunque non solo alle promesse elettorali di Berlusconi, ma addirittura alla sua discesa in politica.
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 15 Gen 2009
Deankeaton
Come al solito si sofferma su aspetti marginali, o non riesce a comprendere il cuore del messaggio.
E’ ovvio che la piaga Alitalia va avanti da molto più a lungo, ma con chi crede di parlare?
In questo caso ci si sofferma in particolare sul prolungamento di un’agonia evitabilissima, estesa nel tempo invece a causa del suo Premier Berlusconi e dei suoi Sindacati.
Questi dati sono presi da un articolo di “Repubblica Finanza”. Io ci metto qualche stupido aggettivo, e per questo da un certo Giorgio Bocca verrei di certo “seppellito”.
Ma questi sono dati ufficiali caro mio, ed invece che annoiarmi ogni volta con frasi del tipo
“non perderò tempo” … “ho già scritto nel 92 qualcosa a riguardo” … “non mi ripeterò” … “scrivi solo palle” …
agisca in maniera costruttiva, ed argomenti le sue sterili opinioni.
Con cordialità, Wil.
Scritto da Wil Nonleggerlo il 15 Gen 2009
FONTI:
Repubblica Finanza
http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20090102&fonte=RPB&codnews=205688
Sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-economist-5-miliardi-euro-contribuenti.shtml?uuid=e378a1f8-7a87-11dd-a941-1375b61cc866
Grazie
Scritto da Wil Nonleggerlo il 15 Gen 2009
Non si preoccupi Wil.
Non credo che Giorgio Bocca sprechi del tempo a leggerla, e parimenti fanno ormai molti lettori con lui. Quindi può fare tutti i ricamini che vuole intorno alle sue storielle.
ps: non sono la sua tata, ma sarebbe ora di cambiare il repertorio delle favole della buonanotte.
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 15 Gen 2009
Deankeaton
Sto leggendo l’ultimo libro di Bocca, per questo l’ho citato. So benissimo che non mi legge, era solo per auto-criticare il mio uso di aggettivi per colorare il discorso.
“E parimenti fanno ormai molti lettori con lui” … eh già, chissà quanti ne ha conosciuti lei! Ho iniziato l’altro giorno, e quei 2 lettori che mi seguono sono purtroppo per lei in continua crescita.
Mi sembrava una persona equilibrata, che non cavalcava il metodo berlusconiano di screditare la persona senza dire una sola parola sui contenuti.
Io posso sbagliare, e chissà quante volte l’ho fatto. Sono sempre disposto a ritornare sui miei passi, a documentarmi ulteriormente.
Questo avviene quando mi trovo ad interloquire con persone intelligenti, che portano controprove e dati a sostegno delle proprie tesi.
Ma lei ultimamente sta dando i numeri, è persino ridicolo, e questo mi dispiace molto, perchè mi sembrava una persona preparata.
Il suo “dici solo palle” o qualcosa del genere è un sintomo da non sottovalutare.
I dati sono lì, quando vorrà scendere dal piedistallo del “nulla”, saremo ancora qui ad ascoltarla.
Ora mi lasci finire di guardare la farsa Anno Zero.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 15 Gen 2009
La farsa anno zero!
Ah ah!…
Eri partito bene Wil, peccato!
La farsa la fanno i giornalisti come L’Annunziata!
Figura invereconda!..
Su Alitalia concordo pienamente ed i dati sopra riportati sono inconfutabili..
Scritto da Beppe il 16 Gen 2009
Beppe
Come si sa sono un sostenitore di Travaglio (anche se non condivido le sue opinioni su Israele, e l’atteggiamento di ieri sera mi ha deluso), ed anche di Santoro ed Anno Zero.
Siccome ritengo che questa trasmissione sia uno dei pochi lampi di luce nel grigiore catodico italiano, le mie aspettative sono abbastanza alte. A volte ci sono puntate che mi lasciano soddisfatto, altre meno.
Ieri sera ci doveva essere in collegamento da Gaza Vittorio Arrigoni, fino all’ultimo gli hanno confermato l’intervento … e poi non se ne è fatto nulla. Perchè? Provate ad immaginarlo.
Parlare della questione Israelo Palestinese è difficilissimo, e si può cadere facilmente in errore. Mi aspettavo una puntata che spiegasse a milioni di italiani il perchè dell’interruzione della tregua da parte dei Palestinesi, dell’embargo che devono subire e della situazione border line che da troppo tempo li vede protagonisti. Troppi i diritti inviolabili violati, in quella fetta di mediterraneo.
Nessun Tg, nessun programma riesce a fare un quadro esaustivo della situazione. Mai un contraddittorio con esperti, mai dibattiti con la D maiuscola.
Sembra che da una parte ci sia la Palestina con i suoi razzi, dall’altra Israele con le sue bombe. Sembra uno scontro pari, e se uno non si documenta trasversalmente può persino ritenere giusta la strage israeliana, dovuta.
Sulla Annunziata non ho nulla da dire, una persona che non sopporto, pessima sotto tutti i fronti, davvero.
Travaglio, che spesso difendo, ieri ha sparato un paio di domande-cialtrone al ragazzo palestinese in studio, e quel risolino del tipo “ecco-vedi-che-le-bombe-di-israele-sono-dovute”, mi ha lasciato di sasso.
Solo la sfuriata finale di Santoro (e la brava Rula), e poco altro sorretto le due ore di Anno Zero.
Ecco spiegato il perchè della “farsa” … ero arrabbiato per Arrigoni, ma forse il termine non è poi così felice.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 16 Gen 2009
Sono d’accordo sulla puntata di ieri.
Condivido quasi tutto e Travaglio ha deluso molto anche me…
Scritto da Beppe il 16 Gen 2009
Allora Wil.
I suoi dati sono così ufficiali che si parla prima di 3 miliardi, che poi in realtà sono 4, ma forse pure 5, secondo “l’autorevole Economist”.
Poi ci sono i posti di lavoro in più che Air France garantiva solo dieci mesi orsono, peccato però che siano parole al vento, visto che accordi coi sindacati non ce n’erano.
E tutti i miliardi di debiti che si sarebbe accollata la compagnia francese. Eh sì, quel furbacchione di Prodi gliel’aveva proprio fatta sotto il naso ai nostri cugini… Il buon Romano dovrebbe occuparsi più spesso di economia di stato. Che dite? Già successo?
Infine, sempre a proposito di dati, ma anche di lingua italiana, i lettori in calo a cui facevo riferimento sono ovviamente quelli di Bocca.
Non metto in dubbio, invece, che i suoi, Wil, siano in crescita. Partendo da zero, e con un simile grado di bieco populismo, sarebbe difficile il contrario.
Lei parla di tutto, ma qualsiasi lettore con un minimo di attenzione e la patente B si accorge che lei, in realtà, sa di niente.
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 16 Gen 2009
Deankeaton
Queste sì che sono “controprove”! Questo sì che è “confutare”!
Eccolo il famoso metodo Deankeaton, eccola la parola “fine” al dibattito.
Ora ne siamo tutti convinti. Cai è stata un affare per il cittadino italiano, o se non lo è stata, grazie alla sua risposta, ne abbiamo le giuste proporzioni.
Grazie, perchè se questo è sapere “tutto”, preferisco comunque il mio conoscere “niente”.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 17 Gen 2009
No Wil.
E’ lei che ci deve spiegare perchè, secondo la sua (ma non solo) curiosa teoria, Air France, appena dieci mesi fa, si sarebbe accollata tutti i debiti e un numero spropositato di esuberi pagando molto più di quanto abbia fatto ora.
Filantropia? O semplicemente il discorso suo e di molti esponenti della minoranza non sta in piedi?
Sembra un venditore di bond argentini: per carità, gettando una rete abbastanza larga qualche pesce abbocca.
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 17 Gen 2009
Caro Dean,
forse lei sa che predire il futuro è materia di stregoni ed imbonitori, ma nemmeno la chiromanzia più estrema avrebbe mai immaginato un regalo da parte del Governo Italiano, ad AirFrance, tanto clamoroso.
I Francesi fecero un’offerta, rimasero poi sconvolti dalla rete burocratica, sindacale e politica del Bel Paese … aspettarono … per poi ritrovarsi, increduli all’inverosimile, un dono inaspettato.
Ma a questo punto scopra le carte: lei preferisce la situazione odierna a quella di marzo/aprile scorso? Per molti il masochismo è un piacere, non so per lei …
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 17 Gen 2009
Dimenticavo, Wil.
La mia risposta è no, non credo che questa sia stata la soluzione migliore per i cittadini italiani, così come non credo alla miracolosa vendita di Romano Prodi ai francesi.
A tal proposito vorrei segnalarle una storia strappalacrime, di quelle che si leggono nelle edizioni locali dei quotidiani.
Lei lo sa, noi leggiamo numeri nudi e crudi, ma dietro ci sono vicende tragiche che hanno nomi e volti.
Racconta di un ex pilota Alitalia, 37 anni, assessore al turismo di un piccolo comune cadorino (noto per essere stato scelto negli anni ’50 da Enrico Mattei come sede di un villaggio Eni e per la sua vicinanza a Cortina) e barista, a tempo perso, nel locale di famiglia che rischia di perdere il brevetto ed il suo curriculum se Cai non concederà, a lui e ad altri piloti, di fare simulazioni di volo.
Lo so. Viene da piangere. Soprattutto quando confessa candidamente che percepirà 4.000 euro al mese per 7 anni. Per starsene a casa.
Ricordateglielo, se mai dovesse servirvi una birra.
http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=240226&Data=20090104&CodSigla=BL
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 17 Gen 2009