Le etichette facili
13 Marzo 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Caso n. 1: Berlusconi o qualcuno della sua area politica prorompe in una molto discutibile esternazione. Qualcuno ne parla, magari in un blog, e viene immediatamente etichettato come dipietraschigrillintravaglino.
Caso n. 2: Travaglio viene condannato in primo grado per diffamazione, Grillo parla di una palla di plastica che fa il bucato, Di Pietro jr. ha dei rapporti discutibili con Mautone. Qualcuno ne parla, forse in un blog, e magari riscuote simpatia e consensi da tutti quelli che sono stufi di sentirsi raccontare sempre le stesse cose via Internet. Etichettato come appartenente tendenzialmente all’area politica di centro destra.
Caso n. 3: il PD è a pezzi e perde consensi, qualcuno ne parla. Non viene etichettato, o classificato come appartenente ad una determinata area politica. Impossibile parlar bene del PD in questo momento, anche per gli stessi membri di quel partito.
Mi domandavo se non si può parlare di tutto in un blog senza ritrovarsi appiccicata qualche etichetta. Così, tanto per esercitare il diritto di critica e basta.
3 commenti presenti
Devo essere sincero?
No, non è possibile.
Troverai sempre quello che ti dirà che sei un travaglino travagliato o un grillino grillato o un berluschino apputinato.
La possibilità che uno pensi con la propria testa, magari sbagliando, non è contemplata.
E a quel punto, visto che la discussione è andata a farsi benedire, non ti restano che due alternative:
Lasciare perdere oppure scherzarci sopra.
Buon fine settimana a tutti.
Scritto da tequilero il 13 Mar 2009
Buona questa del “berluschino apputinato”.
Fossi in lei, avvocato Tequilero, se è originale, me la rivenderei da Guzzanti.
Di questi tempi, lì, farebbe furore.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 13 Mar 2009
Le etichette nascondono il vuoto.
Scritto da Fabrizio Spinella il 15 Mar 2009