Rai condannata anche in appello, legittimo il reintegro di Michele Santoro nella TV pubblica
24 Marzo 2009ultimo aggiornamento: 24 marzo, ore 12:56
Roma 24 mar. – (Adnkronos) – “Ieri la Corte d’appello di Roma, sezione lavoro, presidente Ermanno Cambria e relatore Donatella Casablanca, ha confermato integralmente la sentenza emessa dal tribunale di Roma in primo grado con la quale la Rai era stata condannata a reintegrare Michele Santoro nelle mansioni di realizzatore e conduttore del suo programma in prima serata e aveva condannato la Rai a un risarcimento danni in misura di circa un milione di euro”. Lo rende noto l’avvocato Domenico D’Amati, legale di Michele Santoro
11 commenti presenti
Come si tiene attaccato alla mammella della RAI, il prode Santoro, già agit-prop… Si mettesse sul libero mercato.
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Scritto da Fabrizio Spinella il 24 Mar 2009
Ma certi commenti son fatti solo per il gusto della polemica? Se Santoro ha un lavoro a tempo indeterminato, perché dovrebbe mettersi sul mercato e non poter lavorare come gli spetta? Soprattutto, quale mercato televisivo?
Riguardo la notizia, ecco un’altra conferma della gestione poco commendevole (per usare un eufemismo) della Rai negli anni di governo berlusconiano fra il 2001 e il 2006. Santoro, seppure spesso appare fazioso e tende ad essere troppo protagonista della sua trasmissione, fa comunque un tipo di giornalismo senza padroni che serve all’Italia.
Scritto da Giorgio il 25 Mar 2009
Non mi pare che Santoro abbia con la rai un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Credo invece che abbia sottoscritto un contratto da collaboratore esterno, penamente responsabile delle sue trasmissioni e con una remunerazione basata anche sull’andamento delle stesse, compreso dei bonus sulle entreate pubblicitarie.
Scritto da asdrubale il 25 Mar 2009
A quanto leggo dal libro “Regime” di Travaglio e Gomez il contratto di Santoro prevede la sua “stabile utilizzazione, a tempo indeterminato, come realizzatore e conduttore di programmi televisivi di approfondimento”. Questo è virgolettato anche nel libro, quindi dovrebbe essere testualemente ciò che è scritto nel contratto. Se così non fosse, rimane il fatto che Santoro ha diritto a lavorare secondo contratto, come hanno stabilito due sentenze.
Scritto da Giorgio il 25 Mar 2009
A quanto pare, Santoro è un impiegato dello Stato che dobbiamo mantenere a vita.
Scritto da Fabrizio Spinella il 25 Mar 2009
Chi ha detto questo? Un contratto però va rispettato, se non ci sono motivi legittimi per rescinderlo, o no? Tra l’altro, se non sbaglio, le trasmissioni di Santoro portano anche guadagni alla Rai con le entrate pubblicitarie, quindi non mi pare che sia proprio mantenuto, non più di molti altri conduttori e giornalisti televisivi in forza al servizio pubblico oggi e in passato.
Scritto da Giorgio il 25 Mar 2009
Io preferisco mantenere a vita il dipendente pubblico Saccà.
Scritto da tequilero il 25 Mar 2009
Io preferisco non contribuire allo stipendio salato di Santoro e company, semplicemente non pagando il canone.
Scritto da Fabrizio Spinella il 26 Mar 2009
E’ davvero un peccato, Fabrizio, che Lei non voglia contribuire al manetenimento di Santoro e Saccà
Pensi che fino a qualche anno fa avevamo degli ottimi professionisti nella Dirigenza Rai.
Mi ricordo la Dott.ssa Bergamini, assunta dopo una durissima selezione fatta di concorsi pubblici superati e di una precedente esperienza dal 1999 al 2002 come consigliere per la comunicazione di Silvio Berlusconi che ora, purtroppo, dopo le persecuzioni dei giudici comunisti è stata costretta a rifugiarsi in Parlamento sotto la protettiva ala del PDL.
Meno male che Silvio c’è e ci protegge.
Scritto da tequilero il 26 Mar 2009
Ironia fuor di luogo, caro Tequilero, ritrovato in questo blog-figlio-di-blog. Spero che lei sia libero di non pagare il canone come mi sento libero io. Attento come lei dimostra di essere alle vicende della tv, non sa quante altre cose si perde. Seguire questo blog per me è un allenamento mentale, forse anche un relax culturale, talvolta un mezzo per cercare di capire, non celo frustrazioni né suggerisco diversivi. Può essere anche come giocare a dama in internet. Berlusconi? E’ il presidente del Governo della mia Nazione, scelto con libere elezioni. Domani ci sarà un altro a fare da bersaglio delle sinistre. L’importante è tenere desto l’occhio al futuro: ciò si chiama senso della storia. Ricordo quando ce l’avevano a morte con Rumor, con Fanfani, e quante gliene dicevano…
Scritto da Fabrizio Spinella il 27 Mar 2009
Ma certamente che Lei è libero Spinella.
Come lo sono io.
Mica siamo deputati del PDL o dei partecipanti al Congresso che ne sancirà la nascita.
Scritto da tequilero il 27 Mar 2009