Magistratura metastasi del paese
24 Marzo 2009di Sergio Fornasini
Non c’è Google che tenga, non si trova proprio un’altra affermazione così pesante pronunciata da un primo ministro in nessun paese al mondo. Tranne il nostro, siamo particolarmente fortunati o cosa?
Silvio Berlusconi l’ha esternata durante il viaggio inaugurale del treno “FrecciaRossa” da Milano a Roma, rammaricandosi per l’assenza dei vertici della società Impregilo, che detiene circa il 75% del consorzio che ha avuto in appalto i lavori Tav. L’impedimento è derivato dalla condanna in primo grado di pochi giorni fa, condanne fino ad un massimo di 5 anni ed oltre 150 milioni di danni da rifondere, per i dirigenti dell’azienda accusati di smaltimento illecito di rifiuti durante i lavori di costruzione della tratta Firenze-Bologna. Per il premier «c’e’ una magistratura che e’ una metastasi», rinnovando gli attacchi dell’esecutivo al potere giudiziario.
Come per tutti gli imputati ed i condannati in gradi intermedi di giudizio, fino alla sentenza definitiva non c’è colpevolezza. Probabilmente ragioni di opportunità hanno impedito ai manager di Impregilo di partecipare al viaggio inaugurale. C’è da augurarsi che la magistratura faccia piena chiarezza sulla vicenda giudiziaria e pervenga rapidamente ad un pronunciamento definitivo, questo più o meno avrebbe dovuto affermare una delle più alte cariche dello stato.
O no?
48 commenti presenti
ci ha sfiancato, non si riescono più a trovare parole per commentare le sue uscite
Scritto da pellescura il 24 Mar 2009
Metastasi: processo di diffusione delle cellule tumorali ad altri organi e parti dell’organismo diverse da quella in cui ha avuto origine.
In senso metaforico: processo di diffusione delle cellule comuniste ad altri organi e parti dello Stato diverse da quella in cui ha avuto origine.
Scritto da Fabrizio Spinella il 24 Mar 2009
Riportando nel post la frase completa di Berlusconi, non solo con un link, magari, si sarebbe anche più credibili nelle critiche.
D’altronde i blog fanno informazione vera. Mica come quei giornalacci che troviamo in edicola.
O no?
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 24 Mar 2009
ma dove cazzo sarebbero le cellule comuniste ormai? pure oggi hanno cassato altre intercettazioni. Non c’è Carnevale?
Dove cazzo so sti comunisti?????????????
Scritto da Tyler il 24 Mar 2009
Che vergogna.
Ma come si permette questo Giudice di Firenze di condannare il fior fiore della italica imprenditoria.
In fondo si è avuto un ritardo di qualche anno sulla messa in opera, i costi sono lievitati solo del 400% e sono stati arrecati dei danni alle falde acquifere, impattate 73 sorgenti, 45 pozzi, 5 acquedotti e 20 tra fiumi, torrenti e fossi per una perdita di 150 milioni di metri cubi di acqua.
Ma quando impareranno questi Giudici comunisti che devono portare rispetto per chi produce e crea lavoro e su certe cose non solo non devono esistere sentenze di condanna, ma neanche si dovrebbe avere la possibilità di indagare.
Scritto da tequilero il 24 Mar 2009
Caro Dean,
riportare il link da cui è tratta la frase mi è sembrato più che sufficiente. Per non dilungarmi non ho trascritto parola per parola le dichiarazioni del premier. Se l’avessi fatto, doverosamente avrei anche dovuto far rilevare come, secondo la visione giuridica del primo ministro, chi fa l’imprenditore non può essere ostacolato da stupide regole, deve lavorare ed essere lasciato libero di fare un po’ il cazzo che gli pare (libera interpretazione e traduzione del pensiero berlusconiano odierno). Mai affermato che i blog fanno vera informazione: esprimono solo dei pareri riportando notizie, o anche solo sensazioni. Ogni tanto sono centrati sul problema vero, nella maggior parte dei casi occupano spazio sui server senza cambiare di una virgola la realtà, come questo blog ad esempio.
I giornali che troviamo in edicola ormai sono talmente assimilabili ad una marmellata omogenea che possono essere definiti “informazione” da chi non ha una opinione ben formata ed è costretto a rifugiarsi presso coloro che, in apparenza, assicurano maggiore affinità, secondo il mio (molto) modesto punto di vista. Solo alcuni editorialisti riescono ancora a suscitare qualcosa nelle coscienze dei lettori, ma sono una rara eccezione. Filippo Facci è uno fra questi, seppur molto disprezzato dalla minoranza rumorosa che ben conosciamo. A dimostrazione di come viene svolto il compito di informare da parte dei media, nel nostro amato e disastrato paese, veda un po’ domani nella rassegna stampa della Camera in quanti parleranno di questa frase sulla metastasi, pronunciata dal massimo rappresentante del potere esecutivo nei confronti del potere giudiziario, poi ne riparliamo.
Scritto da Sergio Fornasini il 25 Mar 2009
Bisognerebbe finirla con questa storia delle toghe rosse, Spinella, perchè è una delle più grandi balle che sia mai stata raccontata. Dov’è la prova che i giudici, ed nella fattispecie quelli che hanno indagato o giudicato Berlusconi e i suoi sodali, abbiano una fede politica di sinistra? Non c’è! Ed anche se fosse, questo impedirebbe loro di giudicare in maniera imparziale? Inoltre gli organi giudicanti sono spesso collegiali e esistono 3 gradi di giudizio dall’inizio del processo. Se si vogliono fare critiche, forse è meglio argomentarle con fatti provati e riscontrabili, se no con che credibilità si pretende di criticare i vari Grillo, Travaglio, Di Pietro ecc…?
Scritto da Giorgio il 25 Mar 2009
Giorgio, la prova di quello che cerca è in Parlamento e non è nemmeno difficile da vedere.
Scritto da asdrubale il 25 Mar 2009
E’ vero che ci sono magistrati che sono stati eletti con il centrosinistra, come altri che invece sono stati eletti col centrodestra (Mantovano), ma questo non significa che abbiano svolto il loro ruolo in magistratura in maniera parziale. E’ forse vietato per un magistrato avere idee sull’attualità politica? Votano anche loro, d’altronde. Cioè che conta non è la fede politica, ma l’onestà intellettuale e l’avalutatività nell’analisi dei fatti nel momento in cui bisogna emettere un verdetto o portare avanti un’accusa. Inoltre quali di questi magistrati parlamenteri ha indagato su Berlusconi o sui Previti, Dell’Utri (se escludiamo Di Pietro)? Forse la maggior concentrazione di magistrati eletti nel campo del centrosinistra è dovuta non semplicemente alle loro idee politiche, ma agli attacchi del centrodestra alla magistratura (che, preciso, non intendo santificare).
Scritto da Giorgio il 25 Mar 2009
“Ciò che non uccide rafforza”.
Questo detto sembra fatto su misura per Silvio Berlusconi.
Per qualsiasi Leader Occidentale, vergine in barzellette sui lager, vergine penalmente, vergine per quel che riguarda provvedimenti ad personam o modifiche dell’ordinamento per togliersi da impicci personali …
… ecco per tutte queste persone una qualsiasi condotta berlusconica, che sia una battuta od un lodo, ciò creerebbe enormi problemi.
In Berlusconi vale invece il ragionamento inverso, sembra quasi rafforzarsi da ogni minchiata internazionale, da ogni abuso istituzionale, da ogni furto legalizzato.
E’ talmente grande il mucchio delle maleffate arcoriche, che una in più da aggiungere alla saccoccia non fa differenza.
Se domani Berlusconi venisse condannato per Corruzione, cosa accadrebbe nel Paese?
Si lo so, tra scudi e prescrizione matematica questo è impossibile, ma proviamo a porci il problema.
Ciò che non lo uccide, lo rafforza.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 25 Mar 2009
Giorgio, un consiglio da amico… lascia perdere, e’ una battaglia persa in partenza.
Se hai idee diverse da Berlusconi, se indaghi Berlusconi, se fai opposizione a Berlusconi vieni bollato come Comunista. Abituatici anche tu con serenita’.
Scritto da emanuele il 25 Mar 2009
Wil sembra un disco degli Ac/Dc.
Quello dell’anno scorso.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 25 Mar 2009
Io di questa cosa non ci ho capito niente, ma visto che si parla di magistrati metastasi forse qualche attinenza c’è:
http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=14939
e all’interno di questo documento si trova la lettera anonima completa:
http://www.antimafiaduemila.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=14168
Scritto da bart_simpson il 25 Mar 2009
Bisognerebbe finirla con questa storia delle toghe rosse, suggerisce Giorgio. Prima di “finirla”, Giorgio, legga il libro del giudice Misiani (che appartenne alla corrente di sinistra della Magistratura – vede, Giorgio, la scrivo con la maiuscola), l’analisi parlamentare e i libri di Costantino Belluscio (già segretario personale del presidente Saragat), i libri di cosiddetta “informazione alternativa” che hanno registrato le posizioni ideologiche di magistrati che incitavano nei convegni pubblici alla “giustizia d classe”, eccetera. Se lei, Giorgio, ha una biblioteca ben fornita, o a disposizione un’emeroteca, non le sarà difficile verificare che le “toghe rosse” non è una fiction. Intanto, è un modo di pensare la Giustizia, che non corrisponde al dettato del Diritto. Sarebbe lungo il discorso, in un blog. Ciao.
Scritto da Fabrizio Spinella il 25 Mar 2009
Mi informerò. Grazie per le indicazioni.
Scritto da Giorgio il 25 Mar 2009
Deankeaton
A me ricorda più “Back in Black” …
Scritto da Wil Nonleggerlo il 25 Mar 2009
Lei, Wil, non ne è altro che una copia sbiadita, come ho già detto.
Impari qualche nuovo accordo.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 26 Mar 2009
Guardi Bart.
L’unica cosa che posso fare è fornirle altri link.
Poi lei si faccia una propria idea.
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=680313
http://www.agi.it/palermo/notizie/200903251942-cro-rt11329-art.html
http://tinyurl.com/chxyg8
http://www.affaritaliani.it/cronache/il_pm_canali_sta_con_cosa_nostra260309.html
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 26 Mar 2009
Forse ha ragione, ma pensiamo a cosa è lei allora: lettore masochista ed imperterrito di copie sbadite, noiose, obsolete?
Suvvia!
In ogni caso spero di migliorare con il tempo: magari in futuro avrò la possibilità di ispirarmi ad una sinfonia governativa capace, onesta, leale. O magari prenderò spunto da cittadini consapevoli dei propri diritti, che guardano alle altre democrazie occidentali e dicono: ma come abbiamo fatto a farci governare per 15 anni (mediatici, 7 effettivi) da questi Cialtroni dell’ultim’ora, da questi Quagliarielli, da questi Bocchini, da questi Gasparri.
Sarò inquadrato, noioso e sbiadito. Spero veramente di poter attingere a del nuovo materiale.
Lei nel frattempo continui a leggermi, so che lo fa e la ringrazio.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 26 Mar 2009
Dean, Wil Nonleggerlo non è che le dice da oggi le stronzate.
Scritto da Tommaso Farina il 26 Mar 2009
bentornato Tommaso
Scritto da Sergio Fornasini il 26 Mar 2009
Oh-oh, s’è scomodata l’artiglieria pesante.
Ma è sempre piacevole essere contraddetti da argomentazioni legate ai fatti, argomentazioni accattivanti, intelligenti, spiazzanti.
E’ sempre piacevole il Facci’style.
Saluti. Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 26 Mar 2009
ahhahahahah ciao Tommasoooooooo bentornato eh!!! 😀
ma la poesia di oggi di Facci l’avete letta?
Scritto da tyler il 26 Mar 2009
il caro spinella non difetta di favella, nè di troppa generalizzazione…
beato lui che ha sempre la verità nel taschino, anzi no.. nella sua libreria.
se davvero esistessero e fossero così diffuse le “toghe rosse” il Sig. B. sarebbe già dentro da un pezzo… non trova spinella?
aspettiamo altra liturgica lezione.
Matteo
Scritto da matteo il 26 Mar 2009
Tyler, oltre alla poesia è interessante la lettura dei commenti successivi su FB, e sopratutto le repliche di FF 😆
Scritto da Sergio Fornasini il 26 Mar 2009
Dean, Canali dice cose che rafforzano le mie opinioni generali, il problema è che non conosco la storia, non conosco i personaggi… anche se adesso mi ritrovo l’avvocato Repici difensore di Genchi.
Scritto da bart_simpson il 26 Mar 2009
uff, me stai a dì che lo devo aggiunge eh, oook. Non resisto XD
c’è chi nasce sulla terra
c’è chi nasce nello spazio
ve dichiaro FORZA LAZIO!!!
Scritto da Tyler il 26 Mar 2009
ma non eri interista? 😆
Scritto da Sergio Fornasini il 26 Mar 2009
Non esistono più le mezze stagioni.
Scritto da tequilero il 26 Mar 2009
Matteo, nel taschino ci tengo la pochette.
Scritto da Fabrizio Spinella il 27 Mar 2009
E nella libreria tutti coloro che hanno qualcosa da dire, e che non siano rifiuti ingombranti.
Scritto da Fabrizio Spinella il 27 Mar 2009
Magari, anche tu non sfigureresti nel mio taschino o nella mia libreria.
(E’ un complimento. Appeasement?)
Scritto da Fabrizio Spinella il 27 Mar 2009
Bart.
L’avvocato Repici è piuttosto famoso. Provi ad abbinarne il nome su Google con Blunotte o Lucarelli. E poi ad Alfano.
Altra ricerca interessante sarebbe quella di abbinarlo a Di Pisa. E poi Di Pisa a Travaglio. E Travaglio a Genchi. E Genchi a Contrada. E Contrada a Borsellino. E Borsellino a Canale (badi bene, Canale, non Canali). E Canale a Lombardo. E Lombardo ad Orlando. Ed Orlando a Santoro.
Poi li mischi. E butti nel calderone anche Falcone, Addaura, Utveggio, Agenda Rossa, Il Corvo e tutto quello che le passa per la testa.
Ribadisco. Si faccia la propria idea, ma sappia che troverà, prevalentemente, opinioni eterodirette.
Non dimentichi di prendere un paio di aspirine.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 27 Mar 2009
C’e’ del marcio.
Comunque, Berlusconi scredita la magistratura sempre e comunque per le proprie scaramucce, i propri bagoli, non certo per portare alla luce fatti come quelli citati in questa discussione, di cui l’italiano medio non sa NULLA.
E poi, a rigor di completezza, dovrebbe dire “La magistratura ED IO siamo la metastasi della democrazia”
Scritto da emanuele il 27 Mar 2009
Pericle, 2470 anni fa, parlando ai cittadini di Atene:
“… Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di RISPETTARE I MAGISTRATI, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa …
Qui ad Atene noi facciamo così …”
(Pericle – Discorso agli Ateniesi – 461 ac)
Andatevelo a rileggere questo testo, potrebbe benissimo diventare un manifesto per una nuova rivoluzione culturale.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 27 Mar 2009
Il concetto di rispetto per le leggi, le ricordo Wil, non vale solo per il premier in carica, ma per tutti i cittadini.
Passando oltre, se la sua voleva essere la solita citazione ad effetto intellettualoide, non posso che trovarmi d’accordo con Tommaso.
Viceversa, se l’intenzione era quella di impartire una lezione di storia, ho deciso di dare anch’io un piccolo contributo. Semplice semplice.
http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/07/Nell_Atene_Pericle_scuola_sondaggi_co_0_031107073.shtml
Da notare che il controllo sull’operato dei magistrati, che comunque non venivano designati tramite concorso, non era compito dei magistrati stessi.
Forse ha ragione Wil. Ad Atene erano decisamente più evoluti.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 27 Mar 2009
Caro Dean,
per una volta allarghi i suoi orizzonti spaziocerebrali!
Ho semplicemente voluto riproporre un testo di 2500 anni fa, un testo forte, intenso, piacevole e dai nobili contenuti. Che al suo interno, afferma chiaramente un concetto inerente al post che stiamo commentando. Nè intellettualoidi intenzioni (per questo avrei postato qualcosa di più simile al suo contenuto), nè desiderio di impartire lezioni, ci mancherebbe!
Questo è un testo magnifico, un testo che nonostante l’età (e l’inflazione, in molti ne hanno parlato!), non perde di significato e si adatta perfettamente ad un presente che sembra aver messo da parte alcuni cardini fondamentali per la buona tenuta della democrazia.
La Democrazia non è un punto di arrivo, ed oggi lo stiamo dimenticando. Se legge l’interezza del discorso, noterà che alcuni passaggi sembrano l’antitesi perfetta alla condotta Berlusconiana, e rimango sbigottito davanti al fatto che 2 millenni di storia, di evoluzione, di conoscenza, non ci abbiano iniettato nel dna una consapevolezza “democratica” più radicata.
La mia tristezza si rafforza quando vedo che il panorama politico italiano offre solo alcuni “meno peggio”, ma nessun “meglio”. Non sono un DiPietrista, tantomento un Franceschino.
Il Principale problema risiede nella cultura del cittadino. Affidarsi ad un personaggio che al mattino siede i suoi avvocati in parlamento per modificarne le leggi, ed al pomeriggio li sguinzaglia in difesa dei propri interessi personali (tra le tante), credo sia abbastanza eloquente.
Siamo fondamentalemente e democraticamente ignoranti, io in primis. Una classe dirigente onesta, capace ed innovativa (che non ci meritiamo, o forse si), riuscirebbe nello sforzo di alimentare la cultura, di investire nella ricerca, nella tecnologia, nell’istruzione, di disinstallare un po’ di GF per installare un po’ di Storia e Reportage. Il che li toglierebbe immediatamente di mezzo, e qui siamo al solito cane che si morde la coda (stesso discorso per la Giustizia, se funzionasse a dovere un’importante fetta di Classe Dirigente ci saluterebbe con tante scuse).
Poi alzo gli occhi, guardo nell’Olimpo Romano: Bocchino, Carfagna, Gasparri, Dell’Utri, Cuffaro.
Insomma, abbiamo un problema. Solo una rivoluzione culturale, o la crisi più nera, ci tireranno fuori di qui. Nel frattempo queste menti illuminate decidono sulla nostra vita e sulla nostra morte: e quando un Quagliariello diventa il decisore ultimo della nostra non-vita, ecco che un altra scavata al fondo del fondo s’è compiuta.
Caro Dean, sto ancora aspettando (o forse mi è fuggito?), che lei mi illumini sulla bontà di questa leadership. Può partire da dove vuole, anche dal Lodo Alfano.
Wil (buonweekend a tutti, è ora di spegnere la macchina)
Scritto da Wil Nonleggerlo il 27 Mar 2009
Deankeaton
“Il secondo era che le cariche pubbliche avevano durata molto breve, di solito un anno, con divieto di iterazione” …
Anche questo spunto dell’articolo da lei postato è molto interessante … il suo Berlusconi ne ricalca perfettamente l’ideale.
Povero Grillo, che con un referendum provò a chiedere una cosa tanto banale da apparire imbarazzante …
Insomma Dean, lei vuole una Magistratura più controllata: va bene, ci sto anch’io. Ci sono degli eccessi che non mi piacciono.
Ma facciamo così: faremo rispondere la Magistratura al Ministero dell’Interno (come in altri paesi), quando anche noi ci doteremo come le altre democrazie occidentali dei contrappesi al potere necessari.
Informazione libera e di qualità, cultura democratica, leggi sul conflitto di interessi, riforma elettorale dignitosa (l’attuale legge fa vomitare), authority che superino la soglia minima della ridicola condotta, e tutto ciò che serve a non ritornare al punto in cui un personaggio riesca a legiferare in difesa del proprio tornaconto …
Ecco, ci sto anch’io. W
Scritto da Wil Nonleggerlo il 27 Mar 2009
Sti liberali di destra che vogliono controllare la magistratura….
Scritto da Francesco B il 27 Mar 2009
“Il secondo era che le cariche pubbliche avevano durata molto breve, di solito un anno, con divieto di iterazione” …
La democraticissima Atene fu governata per un ventennio ( pure lui) da un tale Pericle, che tenne la carica di stratego per tutto quel periodo.
A questo punto “il felice governo di Pericle” dovrebbe essere in realtà considerato una forma di dittatura illuminata. In fondo anche la Firenze del Magnifico era pur sempre una repubblica democratica.
Scritto da asdrubale il 27 Mar 2009
Dimenticavo di dire che (pure quel ventennio) finì con una guerra disastrosa.
Scritto da asdrubale il 27 Mar 2009
Se lei, Wil, pensa che realmente io scenda a questo livello, mi deve proprio aver preso per un cretino.
Ha perso. Ancora. Se ne faccia una ragione.
(Sì. Lo so. Ha perso tutto il Paese, che la massoneria, la mafia, il nano e bla bla bla. Zzzzz).
ps: è un peccato che non si possa finalmente discutere sui fatti. Ma non vedo come si possa pretenderlo, a questo punto. Si alza lo steccato.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 28 Mar 2009
Dean Keaton:
mi dispiace ricordarle, a lei e a tutti quanti, che ogni discussione tra noi due è sempre iniziata da un suo commento, da un suo aggettivo nei miei confronti, da una sua offesa (ne ricordo una bella e buona su facebook). Io ho sempre e solo risposto.
Insomma, non riesce proprio a staccarsi da ciò che scrivo, è quasi morboso.
Mai un concetto, mai un’idea, mai una confutazione ben sviluppata. Solo tanta, tanta supponenza.
So che segue il mio blog e continuerà a farlo (pensi, non riesco nemmeno a provare antipatia nei suoi confronti, tutt’altro), ma perfavore, cambi registro.
A questo punto ha stufato davvero.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 28 Mar 2009
Un’ultimissima cosa, mi piacerebbe conoscere la sua età.
Io ho 26 anni, ma mi chiedo da dove possa scaturire la sua proverbiale frustrazione, gliela sento addosso, fuoriesce da ogni parola.
E’ chiaro che lei si senta intellettualmente superiore a me ed a molte persone di questo blog, probabilmente è anche così.
Ed allora mi chiedo: come fa a provare gusto a stuzzicare, contraddire od offendere persone di un ceto cerebrale inferiore al suo? Non sarebbe meglio provare a sfidare i propri pari, o perchè no, puntare ancora più in alto?
Almeno io, non avrei nessuno stimolo a leggere o punzecchiare persone che ritengo “superate”, “sbiadite”, “che sparano stronzate”, “scrittore di grandissime palle”, e non ricordo che altro.
Non sarà che le piace giocare facile?
Ora chiudo davvero, consapevole di un mio grosso limite: il silenzio a volte sarebbe la miglior risposta, ma non è nel mio dna.
Un saluto Dean, firmato Keyser, finto zoppo. W
Scritto da Wil Nonleggerlo il 28 Mar 2009
Wil.
Glielo dico subito. Non sarei intenzionato a scendere nell’arena, anche perchè questo botta e risposta non interessa a nessuno e non siamo a casa nostra.
Ma tant’è.
Mi preme ricordare che io non l’ho mai offesa. Mi sono permesso, una volta sola su Facebook, di affermare che lei aveva scritto “grandissime palle”. E lo ribadisco, poichè, riportando una lista dei reati secondo lei (ma la lista era comparsa tale e quale già mesi prima sui blog di Travaglio e di Di Pietro) non “intercettabili”, commetteva, diciamo, numerose imprecisioni.
Tralascio, per pietà, quello che lei scrisse in risposta, con un’aggiunta fuori tema, a proposito di Israele.
Io, d’altronde, non posso ricominciare con l’abc ogni qual volta ci si trova a discutere di questioni già ampiamente dibattute, perchè non ne ho nè il tempo, nè la voglia. Che la gente si informi, legga. E se proprio non capisce l’argomento o non riesce ad approfondirlo, che taccia. Lo faccio svariate volte al giorno, giusto per smentirla ancora.
Io leggo moltissimo, leggo persino quello che scrive lei e continuerò a farlo. Ed è per questo che posso tranquillamente affermare che lei è pressochè monotematico, ad uso e consumo del suo pubblico, d’altronde.
E se scrive il falso, quando proprio non riesco a mordermi la lingua, glielo faccio notare.
Lei qui ci ha portato Pericle, e, chi di Pericle ferisce, di Pericle perisce.
Così le sue citazioni, un misto tra Bacio Perugina e Festa dell’Unità, ci hanno portato a ricordare chi fosse questo personaggio che ha elevato ad esempio e come funzionasse la Magistratura dell’epoca: più o meno come vorrebbe Silvio Berlusconi.
Non ce n’è stato uno, uno soltanto, tra i suoi illuminati ed alfabetizzati lettori, che gliel’abbia fatto notare.
Io non giudico lei. Giudico quello che scrive, e, visto che lei lo porta in questo spazio dove intervengo anch’io, mi permetto di contraddirlo, confutarlo ed attaccarlo come mi pare e piace.
Lei faccia altrettanto. Commenti solo quello che scrivo e mi risparmi, invece, queste analisi di psicoterapia da due soldi che sono francamente avvilenti.
Per lei, non per me.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 29 Mar 2009
Dean affonda Wil. Qui, pietosi, buttiamo per Wil 26enne una corona di fiori nel mare dei blog.
Scritto da Fabrizio Spinella il 29 Mar 2009
L’Atene dell’epoca di Pericle era una società nella quale l’impegno civile e la partecipazione democratica erano altissimi. I processi venivano seguiti da tutti i cittadini, anche le cause civili e quindi ci può stare benissimo anche eleggere democraticamente i propri giudici. Ditemi voi in Italia con che criterio eleggeremmo il procuratore? Sarebbe il solito trombato da precedenti elezioni sponsorizzato dai partiti. Bella garanzia…
Scritto da enrico il 29 Mar 2009
Caro Dean, devo dissentire su un punto: qui lei è a casa sua, come anche Wil e tutti gli altri a cui piace frequentare questo spazio di discussione
Scritto da Sergio Fornasini il 30 Mar 2009