“Papi, vieni in tenda che c’è Noemi!”
16 Giugno 2009“Se qualcuno volesse prenotarsi per la crociera, può dare i suoi dati al portiere della Camera, grazie”.
“Questo governo trova 13 miliardi per comprare i caccia bombardieri, non trova i soldi per ricostruire”
“Vogliamo i soldi, non le promesse!”
Questi e quello del titolo sono alcuni degli slogan dei manifestanti abruzzesi in sit-in davanti a Montecitorio. Segui la diretta video su ilcorriere.it e la cronaca della giornata su ilcentro.gelocal.it – video del corteo su repubblica tv – la protesta sparisce dal Tg1
(sf)
sullo striscione: “Case a settembre? Ma chi sci? Megggaiver?” (Case a settembre? Ma chi sei? McGiver?)
6 commenti presenti
Sono riusciti a fare una carnevalata anche su una tragedia.
Eppure non è il primo terremoto, o disastro naturale che, purtroppo, accade in Italia, ma è sicuramente la prima volta, almeno che io ricordi, che ci siano queste manifestazioni di protesta così ostentatamente di parte.
Ci sarà di che discuterne in futuro, a bocce ferme.
Scritto da asdrubale il 16 Giu 2009
Macchè carnevalata.
Non è altro che il solito tentativo di ottenere più di ciò che spetta, denaro o voti che siano.
In mezzo a tutto questo buonismo me la assumo io la responsabilità di dire che questi signori che promettevano di prendere esempio dal Friuli stanno inesorabilmente scivolando verso l’Irpinia.
E chi è ancora in grado di pensare con la propria testa ed ha ancora un briciolo di onestà e di orgoglio non se la prenda con il Governo, ma, magari, col vicino di tenda.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 16 Giu 2009
Caro Dean, non entro nel merito di chi e quanti fondi debbano essere necessari per la ricostruzione, c’è chi lo fa molto meglio di me, in rete e sui media in generale. Questi qua che manifestavano oggi a Roma se la prendevano con il Governo, in particolare con Berlusconi, fondalmentalmente perché lui in persona aveva fatto delle promesse specifiche.
Vane assicurazioni, la copertura finanziaria per il momento non c’è ed il “Decreto Abruzzo” non conterrà le auspicate (e promesse) modifiche. Io ho cercato negli articoli di attenermi a questi fatti, mi corregga per favore se ho riportato inesattezze.
Scritto da Sergio Fornasini il 16 Giu 2009
Non so, temo che invece stia prendendo piede, da parte dell’opposizione, l’idea che tutto fa brodo, pur di mettere in difficoltà il governo, o meglio il suo capo.
Non credo sia un caso che a capo dei dimostranti c’erano il sindaco e la presidente della provincia de l’Aquila, che forse qualche responsabilità per quanto non è stato fatto per evitare danni più seri, in caso di calamità, forse ne hanno più di altri.
Che poi ci sia qualcuno che ci marci e tenti di lucrare è addirittura fisiologico, spero che non si ecceda e che tutto rimanga sotto controllo.
Scritto da asdrubale il 16 Giu 2009
Qui il problema è sollevato strumentalmente grazie ad alcuni agitatori, dei quali sarebbe interessante sapere che proprietà abbiano avuto danneggiate, che seconde case abbiano e non abitino; se siano abitanti de L’Aquila e di paesi terremotati o di altre parti non toccate dal sisma. Il terremoto è uno di quegli eventi naturali che poi scatena i peggiori istinti umani. Abbiamo saputo di quelli che volevano fregare l’assistenza; di quelli che non vogliono trasferirsi nella case messe a disposizione nelle zone di mare; di quelli che, pur avendo la possibilità di rientrare nelle case che non sono state danneggiate dal sisma, preferiscono stare a carico dello Stato nelle tende. E ancora: qual è il vero problema che non compete veramente ai terremotati? L’utilizzazione dei fondi per la ricostruzione, per gli interventi di protezione e di assistenza, dei fondi per nuove edificazioni, eccetera. C’è chi preme perché questi finanziamenti non vengano gestiti dall’autorità commissariale, ma sia data possibilità a faccendieri della politica di selezionarli e disporne. E’ recente lo scandalo delle tangenti e francamente ogni cittadino che paga le tasse, che lavora e dà lavoro, non accetterebbe altre rapine (già si sente dire in giro, dopo la manifestazione di piazza pilotata con slogan politici: “ho fatto bene a non mandare loro un contributo”…).
Ma veramente si pensa che prima di fare un decreto di interventi che stabiliscono ingenti risorse tutti le strutture competenti dello Stato, tecniche e finanziarie, non abbiano verificato le necessità, i tempi di realizzazione, le difficoltà, eccetera, per comporre le norme?
Questo prendersela dei meridionali sempre con il Governo, questa incapacità loro di mantenere un contegno anche nella protesta (che cazzo ci azzecca quel “papi”, quel “Noemi”?! E’ evidente che gli agit-prop di parte della sinistra sono ancora attivi dopo la botta elettorale che ha visto il consenso crescere in Abruzzo verso la destra berlusconiana, e così la buttano in caciara.), questa riottosità a fare qualche sacrificio, questo pensar male di tutto per atavica abitudine stimolata da comportamenti pubblici insani del tempo passato, indurrebbe ad un confronto con le popolazioni friulane che ebbero molto, ma molto meno di quanto stanno ricevendo gli abruzzesi.
Scritto da Giovanni il 16 Giu 2009
(ANSA) – ROMA, 17 GIU – Il sindaco dell’Aquila ‘sfollato di lusso’ tra i terremotati dell’Abruzzo? E’ quanto chiede di accertare un’interrogazione di 2 senatori Pdl. Domenico Gramazio e Giovanbattista Caligiuri hanno chiesto al ministro dell’Interno di verificare i contenuti di un reportage del quotidiano ‘Il Giornale’ nel quale si sostiene che il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, sarebbe stato ‘sistemato con alcuni suoi familiari in una villa-residence extra lusso, dal prezzo stimato di 400 mila euro’.
Scritto da Fabrizio Spinella il 17 Giu 2009