Frecce tricolori: in Libia esibizione per un pubblico selezionato. E Calderoli si porta a casa due cammelli
1 Settembre 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Tricolore per gli italiani, come è sempre avvenuto anche nelle esibizioni all’estero. Solo il verde, colore della bandiera locale per i libici. La richiesta di modificare il programma adattandolo alle esigenze scenografiche e propagandiste del colonnello Gheddafi genera un piccolo caso. Ieri la prova generale è stata annullata, ufficialmente per motivi di sicurezza, è poi trapelato che le autorità di Tripoli avevano richiesto la personalizzazione delle scie colorate. Seppure l’esibizione di oggi sembri ancora incerta, almeno per la stampa, il Ministro La Russa assicura che ci sarà comunque, a suo parere quello del colore del fumo è solo un “problema organizzativo.
Nel caso, fra i tanti che si godranno lo spettacolo ci sarà anche il presidente sudanese Omar al-Bashir, verso il quale la Corte dell’Aja ha emesso un mandato di cattura per crimini di guerra e contro l’umanità in Darfur.
A fargli buona compagnia, il leader indiscusso dei pirati somali Mohammed Abdi Hassan Hayr.
Smentita la presenza nel parterre di Abdelbaset al-Megrahi, l’attentatore di Lockerbie accolto come un eroe al suo rientro in patria dopo la discussa scarcerazione.
Il clima che si respira fra il Governo italiano e quello libico è tale da indurre Roberto Calderoli, ministro leghista alla Semplificazione, a farsi carico di accogliere ed accudire i due cammelli che Gheddafi ha donato a Berlusconi. E pensare che solo tre anni fa fece infuriare il mondo arabo, Libia compresa, esibendo in televisione una t-shirt con una vignetta anti islam. Ne derivarono proteste di piazza anti-italiane in molti paesi arabi, a Tripoli si verificò un assalto alla nostra ambasciata che costò la vita a 17 persone.
Una bella e grossa pirlata, ora Calderoli grida: «Evviva la Libia» e si prepara a portare al pascolo i cammelli del colonnello Gheddafi.
Lui la definisce «realpolitik», temo che se lo venisse a sapere Otto von Bismarck sarebbe tentato di uscire dalla tomba per venire a prenderlo a calci nel culo.