Ma facciamolo questo decreto sulla privacy
4 Settembre 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Torniamo indietro con la mente a qualche giorno prima di ferragosto: ricordate l’ira di Berlusconi per alcune foto “rubate” dai paparazzi nei paraggi di Villa Certosa? Ne è un esempio la foto a sinistra.
Allora il premier, particolarmente irritato dall’accaduto, arrivò addirittura ad ipotizzare un inasprimento delle norme a tutela della privacy.
Bene, le stiamo ancora aspettando. Nel frattempo, un periodico pubblica alcune foto assolutamente analoghe, nelle quali viene immortalata Azzurra Caltagirone, moglie dell’onorevole Pierferdinando Casini e figlia del noto imprenditore, mentre sale in barca dopo un bel bagno in mare, come da foto a destra. Opss, lo slippino cede e vengono fuori le chiappette. Fossero fuoriuscite quelle del marito sarebbe stato probabilmente uno spettacolo meno ambito per la pubblicazione. Roba innocente, che alimenta il gossip e riempie le pagine di certi giornali.
«Ora basta, è l’ennesima violazione della privacy. È un tema sempre più urgente che dobbiamo affrontare e risolvere», tutto in nome del gossip! Così tuonò Berlusconi solo un paio di settimane fa.
Ma di chi sarà mai questo periodico che viola così spudoratamente le chiappe, pardon, la privacy? Ma guarda un po’, è il settimanale “Chi”, proprio quello di proprietà di Berlusconi al quale lui stesso si è affidato di recente per pubblicare la sua versione a proposito degli scandali a base di sesso che lo vedono protagonista, con tanto di foto di famiglia patinate a corollario.
Ma non si doveva tutelare maggiormente la privacy? Va a finire che la stampa lo ha di nuovo frainteso.
(foto da Affaritaliani.it)