Questo Annozero non s’ha da fare
23 Settembre 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
I più affezionati lettori di questo blog sanno già che non mi taglierò le vene se Marco Travaglio non potrà esprimersi nel suo monologo di apertura ad Annozero. Anche la trasmissione in se non mi ha entusiasmato nella scorsa stagione, ho visto Santoro fare di meglio in precedenza. Il pesante problema di fondo riguarda però la pluralità e libertà di informazione. È assolutamente sacrosanto, comunque la si pensi, che tutte le voci trovino spazio all’interno dei mezzi di informazione. Purtroppo è sempre più evidente che il servizio radio-televisivo è divenuto poco pubblico e sempre più orientato al controllo e filtraggio delle informazioni. Inutile fare esempi quotidiani, sono già abbastanza evidenti. È altrettanto palese l’avversione del premier Silvio Berlusconi alla critica, ultimamente è sempre più scuro in volto sotto il cerone, sta diventando una rarità vedere esibito il suo smagliante sorriso di fronte alle telecamere. Ultimamente ci sono inciampato per caso, era al funerale di Mike Bongiorno: mentre si stava allontanando dalla cerimonia, Silvio si è piacevolmente intrattenuto davanti a microfoni e telecamere. Giusto per tessere le lodi degli italiani, brava gente soprattutto perché hanno in Lui una fiducia smisurata. Si intravedeva la facciata del Duomo di Milano sullo sfondo, si trovava ancora là nella piazza. Una strana occasione per sorridere, quella del dopo funerale di un suo ex grande amico. Tornando ad Annozero, oggi alla conferenza stampa di presentazione Santoro è stato categorico: no Travaglio, no Annozero, almeno così hanno titolato praticamente tutti i giornali online. Ipotizzando addirittura che la trasmissione non venisse mandata in onda senza il mitico monologo. In realtà, vedendo il filmato e leggendo bene le dichiarazioni, lo scrittore torinese viene dato per certo in trasmissione. Magari solo come ospite, ma sarà sempre in studio. A sostenerlo sono in particolare le agenzie di stampa, che seppure nella sintesi vanno oltre le interpretazioni sensazionali. Ne cito giusto due: ANSA ed ASCA. Il succo della questione è chiaro: Michele Santoro dice chiaramente che MT fa parte della trasmissione, quindi senza di lui non c’è Annozero. E da qui derivano tutti i superficiali titoli della stampa di cui sopra, mentre il conduttore non ha mai affermato che non andrà in onda giovedì prossimo. Oggi in conferenza stampa c’è stato anche un momento di forte contrasto: Massimo Liofredi, direttore di Rai 2, sosteneva che il ritardo nella formalizzazione dei contratti allo staff della trasmissione è derivato esclusivamente dalle richieste del conduttore di Annozero, in quanto avrebbe chiesto delle troupe “particolari”. A quel punto il conduttore non ha potuto trattenere l’ira e lo ha definito un bugiardo, sfidando il manager della Rai a querelarlo. Comunque Travaglio non si tocca, o c’è o non si fa Annozero. La sua presenza non è stata mai messa in discussione da Michele Santoro, e nemmeno dallo stesso Travaglio. Quest’ultimo il 4 settembre aveva confermato la sua presenza, come riportato da note di agenzia, mentre il conduttore, intervistato da affaritaliani.it, non aveva dubbi al riguardo. Ne abbiamo parlato in questo post. Una volta definita ed inquadrata la questione, si torna comunque al punto di partenza: qualcuno sta mettendo tutti i bastoni a sua disposizione fra le ruote di Annozero, che fra l’altro a conti fatti porta anche un bel mucchio di soldi in pubblicità alla Rai. Teoricamente quindi una tattica suicida della televisione pubblica, che in un modo o nell’altro tende a silurare un programma con ottimi ritorni economici e i termini di ascolto. Sono forse impazziti? La risposta è certamente no, voi conoscete già le vere ragioni. Quello che è mancato davvero in questa ridda di dichiarazioni è stato un bel gesto, solo Travaglio avrebbe potuto farlo. Qualcosa insomma tipo dichiarare pubblicamente che avrebbe partecipato gratis alla trasmissione, pur di salvaguardare la libertà di informazione. Ma la passione e gli ideali sono un patrimonio metafisico, il portafoglio no.
21 commenti presenti
Fornasini, mai disperare…se non gli fanno il contratto va gratis come ospite.
Tra l’altro questa mattina è uscito ufficialmente in campo “il Fatto Quotidiano”.
Titolo di pagina:”Indagato Letta. Da 10 mesi. E nessuno ne parla”.
Giustizialismo o semplice fatto raccontato?
Scritto da Candidus il 23 Set 2009
Il problema “Annozero” riguarda la libertà d’informazione e soprattutto il pluralismo. Non ci sono ragioni economiche o giornalistiche per ostacolarne fino a questo punto la messa in onda, solo politiche. Se non vogliamo parlare di servizio pubblico (ma non vedo molte trasmissioni in Rai rispettare i canoni del SP), Annozero almeno dà respiro all’asfittico pluralismo della televisione italiana. Questa ragione già dovrebbe bastare per trasmettere un programma, che può piacere o meno, ma ha il pregio di riscuotere interesse e trattare argomenti non sempre esposti con chiarezza da altre trasmissioni. Si potranno criticarne metodi e contenuti, ma mandarlo in onda mi pare doveroso (oltre che utile alle casse della Rai). E non perchè, come direbbe Filippo Facci (absit iniuria verbis), se no fa il martire.
Scritto da Giorgio il 23 Set 2009
Michele Santoro è un privilegiato ed il perchè l’ho già scritto: spero solo che il giudice abbia stabilito anche un termine temporale di risarcimento, altrimenti rischiamo di trovarlo in onda anche quando ricomincerà a portare il pannolone.
E che Travaglio vada pure in onda con lui dietro compenso, ci mancherebbe: il vero gesto di responsabilità che dovrebbe fare, caro Sergio, è quello di rinunciare alla tutela legale della RAI e prendersi la responsabilità di quello che dice.
Perchè un conto è scrivere certe cose per una platea di ventimila persone che non si aspettano altro e comprerebbero anche la sua carta igienica usata, dovesse affermare che è un gesto di protesta nei confronti del regime che vuole limitare la libertà d’informazione. Altro è proporre dei teoremi ad una platea di milioni di telespettatori che dal servizio pubblico si aspetterebbero una certa imparzialità ed aderenza alla realtà dei fatti.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 23 Set 2009
SALA TRAVAGLIO
Scritto da fornettini il 24 Set 2009
@S. Fornasini
Mi scuso per l’ennesimo OT:
volevo segnalare questo articolo di Mario Cervi su “Il Giornale” dove ci spiega in maniera molto democratica come “eliminare”, anche fisicamente, chi non porta rispetto a Berlusconi.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=382733#1
“Non riesco a capacitarmi del fatto che si tolleri con tanta leggerezza il proliferare di giornali nuovi, vedi quello di Marco Travaglio, l’uomo più viscido della sinistra disfattista e sempre alla ricerca di nuovi modi per indebolire il premier, vista la continua ascesa dello stesso nel consenso degli italiani. Possibile che l’avvocato Ghedini non riesca a trovare un reato plausibile per la chiusura di queste «vipere» che strisciano con il continuo intento di mordere il premier e causarne la morte politica? Un giornale che palesemente offende e denigra il capo del governo va subito chiuso. Lasciamo poi le critiche a chi è nato per criticare tutti gli avversari politici. Una volta creato l’esempio gli altri giornali di sinistra si guarderanno dal continuare ad offendere il premier e la sua coalizione. Possibile che non si riesca a trovare una norma che preveda l’attentato morale al capo del governo? Io credo che l’unica soluzione a questo continuo stillicidio di calunnie sia quello di rispondere con i sistemi usati (che io non approvo) da Putin nei confronti della Georgia, e della Cina nei confronti dei monaci tibetani: «La forza». Dopo una serie di bastonate inflitte a Franceschini, D’Alema, Travaglio, Santoro e Maurizio Mannoni, si vedrebbero subito i risultati, si vedrebbe il ritorno del rispetto nei confronti di Berlusconi.”
P.S: Meriterebbe un post.
Scritto da Candidus il 24 Set 2009
Evidentemente al Giornale devono aver finito le note informative anonime dirette all’attenzione di Sua Eccellenza.
Scritto da tequilero il 24 Set 2009
Caro Candidus
mi sa che ha preso un abbaglio. D’altronde la grafica del sito del giornale ha preso una topica e d’altronde lei non ha colpe.
Si da’ il fatto che quella che lei cita e’ la lettera di un lettore del giornale, NON la risposta di Cervi, che anzi fa a pezzi il lettore che ha questa brillante concezione della libertà di opinione. Lo so perche’ mi leggo sempre con piacere le risposte di Cervi sul Giornale CARTACEO e questa me la ricordo bene. Si rassicuri quindi. E’ solo un equivoco.
Luigi
Scritto da Luigi il 24 Set 2009
Correggo, mi scuso è una mail pubblicata da M. Cervi.
Scritto da Candidus il 24 Set 2009
Figuriamoci, pare che riapra pure il Romanista (se vince il ricorso per avere il finanziamento pubblico), a dimostrazione che col denaro pubblico si possono scrivere tutte le fregnacce che vengono in mente.
Più Totti e travagli per tutti.
Scritto da asdrubale il 24 Set 2009
@Luigi
Si, rileggendo ho colto l’errore ed ho provveduto.
Per favore dove posso leggere la risposta di Cervi alla mail?
Scritto da Candidus il 24 Set 2009
@ Giorgio
Per “chiarezza” cosa intende? Poiché se da un lato è indubbio che MT ha il dono della dialettica e della chiara esposizione, oltre ad altre prerogative che personalmente gli riconosco e per le quali lo apprezzo, resta il fatto che la trasmissione, incarnata nella persona del suo conduttore, non è anch’essa affatto imparziale. Pertanto fornisce la sua visione dei fatti e spesso, nel caos degli interventi, capita (almeno a me che sono talvolta insufficientemente informata su alcune questioni) di restare con dei forti dubbi. Quanto alla presenza di MT stasera, ovvio che ci sarà. L’audience tanto decantata di Annozero e i conseguenti introiti pubblicitari credo sia garantita in maniera rilevante proprio da lui. E dalle varie querelles che spuntano nella puntata, le quali si sa, tirano. Del resto nel listino di Sipra il break più costoso è quello delle 21.35 (evidentemente fascia oraria con il picco di ascolto guarda caso) in cui uno spot da 30” costa 66mila euro (stasera solo 63mila!) contro i 44mila delle h.21.00 (stasera 42mila).
Attualmente privare Annozero di MT sarebbe come fare..Sanremo senza guest star. Rockettara o pop straniera preferibilmente.
@ Dean Keaton
Quanto alla carta igienica di MT eventuale reliquia ambita dai fans, va bene che oggi alla radio ho risentito parlare dei giapponesi sempre più feticisti (una ditta di biancheria intima ha lanciato una sorta di rottamazione dell’usato – slip e reggiseno – per evitare che i deviati mentali frughino nella spazzatura a caccia dell’oggetto del maniacale desiderio), ma non credo, per quanto l’esempio sia iperbolico, si possa giungere a tanto! Sebbene trapelasse che egli fa uso della dieci piani di morbidezza, o di quella che non finisce mai, o ancora quella su cui scrive il sommo Poeta.
In ogni caso se proprio anche questa follia dovesse accadere, i nemici di MT potrebbero sempre ordinare una fornitura di hygienic paper personalizzata al seguente indirizzo:
http://www.printedtp.com/
E sul soggetto da raffigurare…non vi sono limiti alla fantasia!
p.s. Pensare che, così si narra, in tempi di magra la C.I. si faceva con i pezzi di giornale… Lasciamo perdere…che la battuta incalza! Vediamo piuttosto cosa accade stasera ad Annozero, semmai si può sempre tirare lo sciacquone.
Scritto da Nicoletta Salata il 24 Set 2009
@ Nicoletta
“Chiarezza” non era la parola più appropriata, in effetti. Possiamo dire che tratta argomenti spesso ignorati non approfonditi da altre trasmissioni, talora mettendo in luce aspetti che non vengono rimarcati o adottando un particolare punto di vista. Al dì là di eventuali responsabilità civili e penali di cui si deve giustamente rendere conto (se ci sono), ricchezza e pluralismo. Certamente MT contribuisce sensibilmente al livello dell’audience di Annozero.
P.s.: non ho visto in diretta la puntata di oggi, quindi non mi esprimo per ora.
Scritto da Giorgio il 25 Set 2009
Dopo aver visto la prima puntata, è balzato evidente lo scarso tono fisico e la canizie di Santoro, Travaglio e Vauro, oramai uniti nella tendenza all’alopecia che le inquadrature di primo piano esaltano. Il sorriso beffardo della trasmissione è diventato un ghigno. Parliamoci chiaro: era evidente che degli ingegneri e tecnici informatici prossimi al licenziamento da parte di una ditta straniera, a Santoro non fregava granché, poiché appesantiva la trasmissione (e infatti a un certo punto ha interrotto il collegamento). Hanno inaugurato la prima puntata di “Anno Zero” con il rilancio di notizie sullo scandalo pugliese di cui la stampa ha parlato abbondantemente negli ultimi tempi, e come piatto a loro parere forte hanno intervistato (a pagamento?) la nota prostituta che fa oltraggio alla categoria delle oneste professioniste del sesso. La Concita (50mila copie vendute agli orfani del PCI-PDS-DS, fanno più opinione le testate free press “Metro” e “Leggo”) è stata conciata per le feste da Belpietro; Franceschini era tutto preso dall’apparire solidale con D’Alema che appoggia il suo avversario alla segreteria; Travaglio si sforzava di non esagerare e di essere imparziale tra Berlusconi e D’Alema perché ancora senza contratto; Vauro come al solito se la disegnava, se la cantava e se la rideva sperando nella claque della sala mentre Santoro si mostrava un po’ deluso delle vignette scontate del collaboratore panciuto; alla fine la più disinvolta è apparsa la sostituta della Borromeo, più simpatica certamente della contessina (ormai senza gli araldici tre quarti, la sottotitolata si è ridotta al “Fatto”: la nonna nata Vacondìo non le ha insegnato niente).
L’errore poi capitale è stato quello di dare abbastanza spazio all’inizio della trasmissione ai discorsi di Berlusconi (sui “farabutti”) e di Brunetta (sulla “sinistra permale”), sicché quelli che non li conoscevano li hanno ascoltati e quelli che li avevano ascoltati si son fatti la ripassata. Siccome i discorsi erano in un linguaggio accessibile, è probabile che molti telespettatori abbiano pensato: “però, un po’ di ragione ce l’hanno i due brevilinei”, e così il seguito della discussione è stato ipotecato da questo…assist.
Ho scritto veloce, lungo ma rapido, cioè il ritmo che è mancato alla trasmissione inframmezzata da troppa pubblicità. Si agita Santoro, promo di se stesso, ma alla fine convincono di più nella sua trasmissione gli inserzionisti veri, che gli garantiscono il contratto di settecentomila euro.
Scritto da Fabrizio Spinella il 25 Set 2009
@Fabirzio Spinella
“Hanno inaugurato la prima puntata di “Anno Zero” con il rilancio di notizie sullo scandalo pugliese di cui la stampa ha parlato abbondantemente negli ultimi tempi”.
E in tv se n’è parlato prima di Annozero?
Scritto da Candidus il 25 Set 2009
@ Candidus
talvolta a fianco degli articoli del Giornale Online c’e’ il link alla pagina in pdf.
Non posso appurarlo ora nel caso dell’articolo in esame perche’ al momento l’articolo non e’ disponibile. Spero sia perche’ qualcuno li ha avvertiti della topica che hanno preso e ci stanno mettendo una pezza.
Per inciso si avverte dagli articoli di Cervi un velato disagio verso la direzione Feltri, che già traspariva dal suo recente libro “gli anni del piombo”. Non deve essere un idillio tra i due.
Luigi
Scritto da Luigi il 25 Set 2009
@Candidus
Prima di “Anno Zero” se ne è parlato diffusamente e ripetutamente a Linea Notte del TG3 e sul canale d’informazione di Sky. E comunque la popolazione era informata abbastanza delle polemiche su festini, dei quali se ne impipa secondo le rilevazioni empiriche, che dimostrano un’opinione pubblica curiosa (lo share della prima punta di “Anno Zero” dipende da questa curiosità, non dall’adesione alle tesi di Travaglio e Santoro) e non scandalizzata, come si vorrebbe far credere. Tanto è vero che alle prossime Regionali il PDL parte in pole position in varie regioni, compresa la Puglia. Mi pare.
Scritto da Fabrizio Spinella il 25 Set 2009
Il titolo su Letta è una ricopiatura di una vecchia notizia pubblicata da La Voce della Campania e circolante nelle agenzie di stampa, con citazioni nelle cronache. Aprire su Letta un nuovo quotidiano è come sparare a vuoto. Interesse zero. E non si è scritto che eventuali reati dovrebbero essere contestati a Roma, e non in Basilicata, trattandosi di un membro del Governo e supponendo degli abusi ministeriali, improbabili conoscendo Letta. Il quale, a differenza di Berlusconi, non indice conferenze stampa per accusare i magistrati, o i giornalisti come Padellaro che rispetto al Letta ex direttore del vecchio “il Tempo” è un mestierante (rileggete per piacere le note politiche di Padellaro sul “Corriere della Sera”, e poi ditemi se anche Minzolini non sia un gigante rispetto a lui). Letta è come il cinese che aspetta sulla sponda del fiume che passi il cadavere del suo nemico. Non passerà molto tempo, secondo l’oracolo.
Scritto da Fabrizio Spinella il 25 Set 2009
PER FABRIZIO SPINELLA, meglio non potevi fare, hai fotografato appieno la puntata, veramente sulla via del tramonto i martiri santoro, vauro e travaglio, invecchiati, stanchi, sottotono, ci hanno servito la solita polpetta ormai stantia e rancida. non si vogliono rendere conto che la gente è stanca, la gente ha capito il trucco, basti pensare che rai 1 con don matteo li ha battuti come ascolto! sono fuori dal mondo, continuano a prenderci per imbecilli, eppure basterebbe dessero uno sguardo a repubblica che con lo stesso trand ha perso ben il 17% di lettori e dovrà licenziare assieme all’espresso circa 80 giornalisti, così come il corriere che ne ha persi l’11% e manderà a casa 30 giornalisti. concita poverina, poi dove volete che vada con le sue misere 49.000, vorrei vedere poi quante veramente ne vendono le edicole! questa non è libera comunicazione, signori, questo è tutto quello che volete ma non comunicazione…per carità..buttate il telecomando di fronte a questi personaggi non meritano la nostra attenzione, anzi ci fanno perdere voti e credibilità
Scritto da maria il 25 Set 2009
“hanno intervistato (a pagamento?) la nota prostituta”
L’intervista della D’Addario è opera di El Paìs, in data 5 Luglio 2009.
http://www.elpais.com/articulo/internacional/ambiente/palacio/Grazioli/era/haren/unico/protagonista/elpepuint/20090705elpepiint_7/Tes
Scritto da Nicola il 25 Set 2009
Un riassunto non esige puntualizzazioni. I telespettatori italiani che hanno visto la trasmissione ritengono che Anno Zero abbia intervistato una prostituta. Nell’occhiello de “il Pais” si legge: «ENTREVISTA: PATRIZIA D’ADDARIO Prostituta y testigo crucial del ‘Barigate’». Il “Barigate”, per inciso, riguarda, sostanzialmente per la Procura della Repubblica, amministratori pubblici di sinistra accusati di corruzione da parte di un imprenditore gaudente e mascalzone. La D’Addario non la richiede più nessuno, e quindi in mancanza di clienti ha deciso di farsi pagare per diverse prestazioni (la linguaccia non serve soltanto per le fellationes) da coloro che esercitano il secondo mestiere più vecchio del mondo (il primo ovviamente è il suo), ossia i giornalisti. La questione non cambia: giornali, tv e autori hanno diritti su quello che producono, e si presume che questi diritti, per le riproduzioni, siano ceduti dietro pagamento. Domanda: “Anno Zero” ha avuto gratis il filmato della mignotta o l’ha acquistato? D’altronde, portare una prostituta nella tv pubblica a fare le lamentazioni, quasi che il cliente eccellente ed imprevidente le avesse giurato eterno amore, rende bene lo spirito dei tempi. Direbbe la casalinga di Voghera: “Non ci sono più le puttane di una volta”.
Scritto da Fabrizio Spinella il 25 Set 2009
Tanto per sorridere. Giuliano Ferrara sostiene che Berlusconi, politico inequivocabilmente di destra, come editore sia invece di sinistra (infatti ha pubblicato il libro di D’Alema e prodotto il film di Tornatore). Anche nel comportamento verso le donne, sul piano genuinamente filosofico. Ne dà conferma il coautore (con Marx) del Manifesto del Partito Comunista, Friedrich Engels, del quale lo storico britannico Tristram Hunt ha riprodotto in una biografia documentata questa esemplare affermazione: «Se avessi un reddito di 5mila franchi non farei altro che divertirmi con le donne, fino allo stremo. Senza le francesi la vita non avrebbe senso: ma finché ci saranno le grisettes, avanti tutta!».
Se fosse stato contemporaneo, Engels sarebbe stato invitato a Villa Certosa, completando la sua formazione, e certamente non avrebbe avuto problemi di denaro, perché Berlusconi lo avrebbe assunto come editor della Mondadori. Ci saremmo risparmiati una tragedia storica.
Scritto da Fabrizio Spinella il 26 Set 2009