E spunta il ruolo dell’on. Elvira Savino «prestanome per i boss» e dell’«ape regina» Sabina Began, la prediletta di Mr. B.
2 Dicembre 2009di Giovanni Longo per la lagazzettadelmezzoggiorno.it
l Tre avvocati (di cui due anche politici), un notaio e persino un parlamentare, Elvira Savino, deputata del Pdl. Scorrendo la lista delle 129 persone indagate dalla Dda di Bari che ieri ha portato agli arresti, tra gli altri, il boss del quartiere Japigia, Savino Parisi, si scorgono nomi eccellenti. Persino quello dell’«ape regina», l’attrice Sabina Beganovic, il cui nome compare nell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Bari Giulia Romanazzi.
ELVIRA SAVINO – Nell’ordinanza vengono riportate alcune conversazioni telefoniche tra lei e Michele Labellarte. «Elvira Savino – si legge nell’ordinanza – nel momento in cui si era prestata a farsi intestare fittiziamente la titolarità di un conto corrente, era a conoscenza dei pregiudizi penali patiti dal Labellarte, del fatto che era impossibilitato ad operare in prima persona . La deputata, 32 anni, nata a Castellana Grotte, è accusata di aver agevolato l’attività illecita consentendo la fittizia intestazione di un conto corrente bancario. In cambio avrebbe ottenuto – secondo l’accusa – la concessione di una carta di credito collegata alla promozione di un vettore aereo con addebito sul conto di Michele Labellarte, personaggio «chiave» dell’inchiesta; tre aiuti finanziari per complessivi 3.500 euro e due ricariche telefoniche. In «combinata» accanto al suo, spunta, poi, ancora una volta, quello di una donna di «spettacolo». Un conto corrente bancario presso Antonveneta, infatti, è intestato anche a Sabina Beganovic, «attività: artista desunta da permesso di soggiorno», come si legge nell’ordinanza. La deputata e Labellarte si sarebbero conosciuti due anni fa a Rosa Marina nella villa dell’assistente parlamentare della Savino dove Tarantini, pare, fosse di casa.
SABINA BEGANOVIC – Sabina Beganovic, 35 anni, origini slave, in arte Sabina Began. In un’altra inchiesta della Procura di Bari, quella sulle feste esclusive organizzate anche in residenze private dal premier cui avrebbero partecipato escort che sarebbero state messe a disposizione dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, la Began, detta l’«ape regina», sarebbe stato proprio il punto d’incontro tra Berlusconi e Tarantini. Il suo successo di attrice sarebbe legato proprio all’amicizia con il premier. Secondo gli inquirenti sarebbe proprio lei l’organizzatrice della celebre festa a base di giovani fanciulle e fiumi di champagne, datato capodanno 2008. L’attrice non risulta indagata. E’ la seconda inchiesta «barese» in cui la donna compare. La Began, infatti, conosce Gianpaolo Tarantini da diversi anni. A farli incontrare ci avrebbe pensato proprio la Savino, amica ed ex coinquilina della Began.
GIANNI DI CAGNO – Avvocato, 58 anni, di Bari, è stato componente laico del Csm dal luglio 1998 al luglio 2002, designato da Democratici di sinistra (Ds). Il Tribunale di Bari lo ha interdetto per 2 mesi dall’attività forense perché accusato del reimpiego di danaro sporco per non aver rispettato gli obblighi di segnalare le attività sospette alle autorità competenti. Il reato sarebbe stato commesso avendo avuto fra i suoi clienti Labellarte.
ONOFRIO SISTO – Avvocato barese, 51 anni, è stato vicepresidente Ds-Pd alla Provincia di Bari dal 2004 al giugno scorso ed è vicepresidente della Fondazione Petruzzelli in quota Pd. Per lui stessa misura interdittiva di 2 mesi con le stesse accuse mosse a Di Cagno. Sisto è anche accusato di peculato per aver utilizzato il telefonino che aveva quand’era vice presidente della Provincia di Bari per effettuare conversazioni private con il suo assistito Michele Labellarte. Sisto si è detto «vittima di un incredibile errore».
FRANCESCO MAZZA – Notaio di Bari. Il Tribunale lo ha interdetto dall’attività professionale per 2 mesi con l’accusa di aver attestato un falso nel corso di un’asta giudiziaria. Il professionista avrebbe dichiarato il falso, quando, il 12 novembre 2008, nel corso di una procedura d’incanto, ha scritto in atti che Labellarte «Ha presentato regolare e tempestiva istanza di partecipazione nei modi e termini di cui all’indicato avviso d’incanto», laddove l’stanza sarebbe stata compilata e depositata poche ore prima della gara.
GIACOMO PORCELLI – Avvocato barese, 51 anni, docente universitario. Anche lui indagato per presunto riciclaggio. Avrebbe omesso di effettuare la segnalazione per operazioni sospette.
3 commenti presenti
E poi dicono che i magistrati lavorano poco.
Solo che mi è rimasta una curiosità che magari qualcuno, il buon Mastellarini, che sicuramente legge il blog, magari: ma che fine ha fatto l’inchiesta su Ottaviano Del Turco?
Grazie a chi saprà rispondere.
Scritto da asdrubale il 2 Dic 2009
Beh, con il cognome dell’ultimo citato avete fatto il riassunto di una classe dirigente pugliese. Ricordate la canzone un po’ grottesca un po’ assurda “Vieni a ballare in Puglia”, col refrain ripetuto ossessivamente? Ecco, è un videoclip profetico, se adattato alle odierne circostanze. Ma questo pot-pourri d’indagati, tra cosce e carnet di assegni, lestofanti e colletti bianchi, reggerà alla prova di tribunale? Peraltro, si capisce di più adesso perché cercavano di buttarla in caciara spostando il tiro sulle feste del premier.
Scritto da Fabrizio Spinella il 2 Dic 2009