Annozero del 14 gennaio: sapore di informazione
15 Gennaio 2010di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
La ricomparsa dei fatti
Se avete avuto occasione di leggere altri miei post sulla trasmissione condotta da Michele Santoro lo sapete già, l’ho spesso criticata quando non mi è piaciuta. Ieri sera l’ho invece apprezzata.
Per commentarla non entrerò nel merito dell’argomento che ha trattato, sul tema della trasmissione posso però dire che era perfettamente centrato sulle cronache di questi giorni. Quello che mi ha piacevolmente sorpreso è stato il ritorno ad un approfondimento giornalistico, in passato troppo sacrificato a favore degli ospiti in studio, con relative risse verbali. I veri protagonisti della puntata di ieri sono tornati ad essere reali, persone vere con i loro problemi: gli abitanti di Rosarno e gli immigrati di colore. Mi sembrava quasi di essere tornato ai tempi di Samarcanda.
Telecamere fra la gente, ottimi servizi filmati, un grande staff con un grandissimo Sandro Ruotolo che va a scovare e cogliere i personaggi e le situazioni giuste per riflettere e capire meglio. Davanti ad oltre cinque milioni di telespettatori è stato presentato da Fabrizio Gatti de l’Espresso il filmato sulla tragica fine dei migranti al confine tra Libia e Ciad. Questa dalle mie parti si chiama informazione, fatti e non opinioni di parte.
Con il succedersi così intenso di testimonianze filmate, gli interventi degli ospiti in studio erano quasi fastidiosi e talvolta sgradevoli, almeno in una occasione ottusi fino all’ignoranza. Tipo quello del leghista Cota, che in apertura di trasmissione ha addossato la colpa dei disordini di Rosarno all’attuale governo di centro-sinistra della regione. Spero abbia voluto fare una battuta. Oppure stava dormendo pochi minuti prima, mentre andavano in onda servizi filmati di dieci anni fa nei quali era evidente la situazione già allora molto tesa. E indovinate un po’ chi governava a quel tempo la Regione? Ma forse ha voluto solo essere spiritoso, in fondo fra poco si va a votare.
A metà trasmisisone è sembrato simpatico anche Travaglio, con la sua attualizzazione del fantaracconto di Massimo Ghirelli sulla scomparsa improvvisa di tutti gli immigrati dal nostro Paese. In fondo è molto più gradevole quando narra delle favole, dovrebbe farlo più spesso.