Il pollaio sono loro
11 Febbraio 2010Forte questo centrodestra che da una vita si batte per abolire la par condicio – avendoci pure ragione – e poi in Vigilanza vota per la sostanziale abolizione del giornalismo: a meno di trasformare il «pollaio» dei talkshow in siparietti a cronometro in cui i più svariati candidati si esprimano a turno anche sulle minacce iraniane, sulla crisi greca, sul terremoto haitiano: tutto perché si vota in Liguria o in Puglia.
Grandioso questo centrodestra che siccome i telegiornali già li controlla allora ingessa tutto il resto con la collaborazione dell’inesorabile macchina sabotatrice pannelliana: e tanto varrebbe abolirli del tutto, ‘sti programmi, vista la frequenza con cui si vota in Italia.
Formidabile questa casta di egoriferiti e autocentrati – sinistra compresa, perché la proposta è ufficialmente loro – che in omaggio alla famigerata «politica» fanno perdere alla Rai tre milioni in pubblicità e regalano a Santoro e all’Usigrai un rinnovato martirio.
Inquietante il silenzio imbarazzato di tanti dichiaratori automatici di centrodestra – per tutto il pomeriggio di ieri – sin quando Berlusconi ha finalmente dato loro un’opinione. Demenziale la giustificazione del viceministro delle Comunicazioni secondo il quale la decisione è «provocatoria» e servirà a cambiare la legge sulla par condicio dopo le elezioni. Al governo sono loro: ma pensarci prima?
Appunto di Filippo Facci, dalla prima pagina di Libero del 11 febbraio 2010
Un commento presente
“Anno Zero” del 18 febbraio, la solita “scaletta” del pollaio di Santoro: corta e piena di m…da.
Scritto da Fabrizio Spinella il 18 Feb 2010