CRESPI RICERCHE, INTENZIONI DI VOTO AL 22 FEBBRAIO: ANCORA IN CALO IL PDL AL 37%, IN CRESCITA IL PARTITO DI CASINI, LEGA NORD SUPERA QUOTA 11%
24 Febbraio 2010Il Pdl perde ancora, si avvicinano le elezioni e Berlusconi è furioso.
È questo il quadro a poche settimane dal voto. Per la terza rilevazione consecutiva il partito del premier perde ancora mezzo punto percentuale scendendo al 37%. Niente di drammatico, per carita, il Pd è fermo al 28%, ma che denotano comunque una difficoltà del Capo del governo, anch’egli in calo di un punto come tutto l’esecutivo. Quello che caratterizza il Pdl non è un crollo ma due settimane di segno negativo: è la mancanza di risposte economiche da parte del governo.
La gente non attende da Berlusconi altro che risposte anti crisi. Anche perché – questo pensano gli italiani – la crisi sarà pure finita ma le cose vanno male. Ecco allora che l’attesa nei confronti del governo è rivolta alla richiesta di un calo della pressione fiscale e ad un potenziamento degli ammortizzatori sociali.
Chi beneficia però della flessione del Pdl? Non il Pd e neppure, contrariamente alle ultime settimane, la Lega che conferma un eccellente 11,5%. A fronte di una sostanziale paralisi delle intenzioni di voto, solo l’Udc incrementa dello 0,3%, passando dal 6,2% al 6,5%.
Ancora una volta, però, se Atene piange, Sparta non ride. Bersani e l’opposizione non accennano a guadagnare considerazione tra la gente e continuano a convincere un italiano su tre. Troppo poco per impensierire un Berlusconi che, nonostante il calo, sta comodamente al 59%.
Il Clandestino (www.clandestinoweb.com)