L’isola dei cassintegrati alla difficile conquista del cyberspazio e dei media, ora anche in un blog
15 Marzo 2010Questa italietta è tutta presa da vicende giudiziarie, dal gossip e dai dialoghi sul nulla, basta sfogliare un quotidiano qualsiasi per averne la prova. È però popolata da un sacco di gente reale che se la passa davvero male, e non solo dall’altroieri. I precari della scuola, Eutelia, Nortel, Fiat di Termini Imerese sono argomenti troppo rapidamente abbandonati dalle cronache, non fanno già più notizia così come gli operai abbarbicati sui tetti. Ma ci sono sempre, sono realtà inascoltata e volutamente ignorata a favore dell’ottimismo che deve sempre e comunque prevalere. Non lo dico io, lo ha fatto il nostro premier presentando la Banca del Sud con queste parole: «Il governo, quando ha cercato di diffondere ottimismo, non aveva gli occhi chiusi sulla crisi ma ha dato importanza al fattore psicologico» (ANSA – 11 marzo 2010 alle 13:58). Secondo lui è però già in atto la risalita, anche se «non è veloce», e speriamo abbia ragione.
I gravi problemi sociali che comprendono un numero sempre maggiore di persone ricevono come risposta l’oscuramento mediatico, per attirare la dovuta attenzione bisogna rendere creative le proteste. Emblematica la vicenda degli addetti al polo industriale di Porto Torres che hanno occupato parte del dismesso carcere dell’Asinara. Un reality vissuto lontano dalle telecamere e dall’attenzione dei media. Per dare risalto alla loro vertenza un paio di studenti sardi hanno pensato di affidarsi alla rete ed al social network Facebook, e ci sono riusciti alla grande. Il loro gruppo conta oltre 66.000 membri al momento, anche se queste partecipazioni virtuali non sono completamente significative ai fini pratici.
Da qualche giorno la loro esperienza quotidiana è raccontata in un blog, raggiungibile all’indirizzo isoladeicassintegrati.com . Questa iniziativa viene salutata con un post di Alessandro Gilioli, l’autore di “Piovono Rane“, costantemente nei primissimi posti della classifica dei top blog italiani.
Un piccolo OT che riprende un certo scetticismo sui gruppi Facebook in generale: ad esempio, il gruppo costituito in solidarietà all’attentato incendiario subito da Antonino Monteleone conta 3.730 membri e dichiarava di voler raccogliere 5 euro da ogni partecipante per contribuire all’acquisto di una nuova auto per il giornalista calabrese. Le ultime notizie parlano di soli 5.000 euro di contributi versati, meno di due euro a testa. Sempre meglio di niente, d’accordo, ma ciò dimostra come in Facebook troppo spesso si faccia click su un gruppo senza condividerne davvero il fine, per molti è solo un modo per dire “io c’ero”.
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)
Un commento presente
Sergio grazie per aver dato risalto al nostro BLOG! Ti invito a continuare a seguirci e a sostenere la protesta dei nostri operai cassintegrati! Ti segnalo anche un nostro articolo su il Fatto Quotidiano: http://isoladeicassintegrati.com/2010/03/15/larrivo-sullisola-il-fatto-quotidiano/
ciao!
Marco Nurra
Scritto da Marco Nurra il 15 Mar 2010