EQUITALIA: SCOVARE GLI EVASORI, INCASSARE COL SORRISO
17 Ottobre 2010di Gianluigi De Marchi
E’ difficile farsi voler bene se si fa il becchino o l’esattore delle imposte.
Però ora l’esattore delle imposte ci prova e conta di riuscirci, grazie a due ambiziosi obiettivi.
Equitalia Nomos (la società che si occupa della riscossione delle imposte nell’area del Nord Italia) ha presentato il suo “volto nuovo” dopo poco più di tre anni dalla sua costituzione.
La società, costituita nel 2006, fa parte del Gruppo Equitalia che si occupa, a livello nazionale, della riscossione dei tributi, ed ha competenza sull’area che comprende Piemonte, Valle d’Aosta, parte del Veneto più le Provincie di Mantova e Modena, per un totale di oltre 1.300 comuni serviti ed una popolazione di riferimento di oltre 7 milioni di abitanti.
Nel corso di un’affollata conferenza stampa tenutasi a Torino, i vertici aziendali hanno illustrato la “filosofia” della società e fornito interessanti dati sull’operatività ed i progetti in corso di realizzazione.
In particolare due sono stati i punti salienti dell’esposizione (affidata alla Presidente Matilde Carla Panzeri, all’Amministratore Delegato Nicola De Chiara ed al Direttore Generale Gianmarco Montanari): lotta senza quartiere all’evasione ed impostazione di un rapporto costruttivo con il pubblico, al di là di comportamenti burocratici spersonalizzati.
Sul primo punto i dati parlano da soli: gli incassi di imposte da ruolo sono state 6.738 miliardi di euro nel 2007 (primo anno di attività), 7.014 nel 2008 e 7.735 nel 2009, con incrementi a due cifre dovuti soprattutto alla lotta contro l’evasione (dato che il gettito “ordinario” non è certo in aumento a causa della crisi economica mondiale).
Ecco quindi il primo sforzo per farsi “voler bene”: scovare gli evasori e far loro pagare il dovuto, con l’obiettivo di contribuire, grazie all’aumento del gettito versato da chi finora è sfuggito alle maglie del fisco, alla progettata riduzione delle aliquote d’imposte per tutti. Pagare tutti per pagare meno, insomma…
Sul secondo punto sono stati illustrati i provvedimenti adottati, come la rateazione di pagamento (per venire incontro a situazioni finanziarie difficili dei contribuenti), le “iniziative amiche”, l’assistenza ai contribuenti e l’adozione di un “codice etico”.
In particolare, la rateazione dei pagamenti viene incontro (specie in questo fase di pesante crisi economica) all’esigenza di molti di non dover sborsare subito quanto dovuto, ma prendere respiro attraverso pagamenti diluiti nel tempo, più facili da rispettare per chi “non ne aveva l’abitudine”.
Tra il 2008 ed il 2009 sono state concesse oltre 90,000 rateazioni per un importo complessivo di quasi 1.500 milioni di euro, dando così respiro ai contribuenti ma anche (fattore non certo secondario) facilitando gli incassi rendendoli più sopportabili (un debitore che fallisce e non paga è un danno per la collettività).
Nel campo delle “relazioni pubbliche” si segnalano la linea verde (numero 800 922292, con quasi 5.000 telefonate al mese), il sito informativo (www.equitalianomos.it con circa 3.000 contatti al mese), la nuova cartella di pagamento più chiara e ricca d informazioni sulle modalità di versamento, e l’istituzione di “reti amiche”.
Queste ultime consentono il pagamento delle cartelle anche presso le Poste, i tabaccai, i supermercati Coop, Lottomatica ed altri, facilitando ulteriormente i contribuenti che possono provvedere ai pagamenti “sotto casa”.
Si vedrà se il notevole sforzo fatto riuscirà a far “sorridere” chi è in rapporti con Equitalia.
Nel frattempo mi permetto di avanzare due proposte semplici ed immediate che potrebbero contribuire a ridurre notevolmente l’evasione: proibire ogni possesso o intestazione di beni in Italia a nome di società aventi sede nei “paradisi fiscali” e proibire il possesso o la proprietà di azioni di società (magari cominciando da quelle quotate in Borsa) ad altre società in misura superiore all’1% del capitale.
Bastano due leggi, ognuna di un articolo di una riga, senza perdere tempo e senza trovarsi con 10.000 emendamenti.
Non spetta ad Equitalia proporle, ma forse se facesse un po’ di sano lobbing forse si riuscirebbe a discuterne.
Ed a sorridere ancora di più…
2 commenti presenti
io credo che con questo sistema di prelevare molti sodi ai cittadini,ai pensionati,industria
terziario ecc… molto presto l’economia italiana andrà allo sfrecello economico.
Eqitalia,UFFICIO DELLE ENTRATE SARANNO i soli padroni di tutta l’economia Italiana
Scritto da domenico il 16 Feb 2011
Sono pienamente convinto che questo sistema di prelevare denaro ai cittadini con il pretesto che alcune dichiarazioni di reddito sono forse non esatte,Equitalia ne approfitta per triplicare le somme dovute e interessi da usura
da far rabbrividire anche un magistrato coscenzioso.Ti chiedono SOMME DI PAGAMENTO ESORBITANTI,senza alcun scrupolo,poi non parliamone dell’ufficio delle Entrate che si fanno i conteggi degli importi dovuti con calcoli matematici alla terza potenza,mettendo i cittadini che non hanno pagato qualche tassa dovuta al fisco,allora si che sona cavoli amari,porta il contribuente alla
disperazione,portandole via tutti i suoi beni
costruiti in una vita intera.Tempo fa’ LEGGENDO IL GIORNALE il Piccolo di Trieste c’era un articolo che 630 abitazioni erano state poste sotto sequestro cautelativo da Equitalia più 363 attività commerciali fatte chiudere perchè i proprietari non ne potevano più di questo
sitema.IL GOVERNO forse è al corrente di questa situazine economica ,ma pare che se ne freghi tanto di tasca sua non tirano fuori nulla,l’importante che i cittadini Italiani diventino sempre più POVERI,FACENDO RICCHI I PIU’ RICHI.GRAZIE ITALIA!!!
Scritto da DOMENICO il 27 Mar 2011