PICCOLI AZIONISTI: VOTEREMO ALLE ASSEMBLEE SOCIETARIE DA CASA
29 Gennaio 2011di Gianluigi De Marchi
“La parola all’azionista Mario Rossi che è collegato da Alessandria”.
Presto alle assemblee delle società quotate in Borsa si sentirà una frase simile, ed il sogno di molti piccoli azionisti (che vorrebbero partecipare all’assemblea, ma non hanno voglia o tempo di spostarsi in aereo o in treno per essere presenti) si potrà finalmente realizzare.
Merito di una norma emanata dalla Consob che, dopo anni di discussioni e studi, ha regolamentato la possibilità di partecipare ad assemblee che si svolgono ad esempio a Roma stando comodamente seduti a casa ad Alessandria o in qualunque altra parte d’Italia.
Vediamo la novità ed i suoi effetti pratici nell’ottica del risparmiatore.
Fino ad oggi il signor Mario Rossi di Alessandria, per poter ascoltare la relazione degli amministratori ed eventualmente intervenire per chiedere chiarimenti od esprimere critiche sul loro operato è obbligato a chiedere un biglietto alla propria banca che certifichi il possesso di un certo numero di azioni ed a presentarsi nella sede legale della società. Per fare qualche esempio, avendo in portafoglio azioni Generali, Intesa San Paolo ed Unicredit dovrebbe trasferirsi (accollandosene gli oneri) a Trieste, Torino e Roma.
Ora l’organo di controllo della Borsa ha spalancato le porte ai mezzi di comunicazione elettronici ed a distanza, consentendo più modi diversi di partecipazione alle assemblee.
L’articolo 143 bis del Regolamento n. 17592 del 14 dicembre 2010 prevede che l’assemblea si possa tenere in tre forme innovative:
a) mediante la trasmissione in tempo reale dell’assemblea presso sedi periferiche della società (ad esempio le Filiali di una banca); sedi attrezzate per consentire ai soci presenti di intervenire e di votare a distanza
b) mediante sistemi di comunicazione in tempo reale “a due vie “, cioè utilizzando il canale Internet e partecipando con “chiavette abilitate” per consentire l’identificazione del socio a distanza
c) mediante esercizio del diritto di voto prima dell’assemblea o durante il suo svolgimento, senza che sia necessario designare un rappresentante fisicamente presente alla stessa.
Dato che si tratta di una vera e propria rivoluzione che stravolge le norme del codice civile e degli statuti societari, l’innovazione non sarà immediata, ma sarà immediato l’obbligo per le società di predisporre le indispensabili variazioni al loro statuto: e dovranno farlo nel corso della prima assemblea del 2011. Quindi dal 2012 la norma sarà applicata da tutte le società quotate, che dovranno indicare chiaramente le modalità attuative e renderle note ai soci.
E’ evidente che l’obiettivo del Regolamento è quello di ampliare al massimo la partecipazione dei soci, soprattutto di quelli piccoli. Da sempre, infatti, le assemblee si svolgono con un palese disequilibrio fra i “grandi azionisti” (presenti in massa) ed i “piccoli azionisti” (ridotti a poche decine di persone, quando va bene, o ad isolati “cani sciolti”). In questo modo la maggioranza effettiva (cioè la somma dei “piccoli azionisti”, che quasi sempre possiede oltre il 60-70% del capitale) diventa minoranza, perché non presente al momento del voto: un assurdo sotto il profilo della democrazia e del buon senso…
Chi possiede un PC e sa navigare su Internet sarà il privilegiato: ovunque si trovi (anche all’estero) potrà intervenire, discutere in diretta, votare. Chi, meno avvezzo all’elettronica, non fosse in grado di usare il computer, potrà in alternativa essere presente nelle “sedi distaccate” o votare per posta anche prima dell’assemblea.
A questo punto nessuno avrà più scuse: se gli amministratori prenderanno decisioni che vanno contro le attese dei “piccoli” sarà colpa degli assenti.
Partecipare ed esercitare il diritto di voto è importante: in fondo, tutti coloro che hanno un appartamento in un condominio partecipano alle assemblee, dibattono, votano per difendere i loro interessi di condomini perché le stesse persone non lo fanno quando debbono difendere i loro interessi di azionisti?
Un commento presente
MI complimento ancora una volta con il dott. prof. Gianluigi de Marchi. Spero, al più presto, di poter tornare a collaborare con lui perché lo merita.
Buon lavoro e un caro saluto agli amici del blog (Fornasini, Fornettini & Co.)
Gabriele Mastellarini
Scritto da gabriele mastellarini il 31 Gen 2011