Le agenzie di rating americane (cioè USA) hanno declassato mezza Europa, Italia compresa, ovviamente. Detto altrimenti: cui prodest? A chi giova?
15 Gennaio 2012Carneade, chi era costui? Questa la domanda che risuona i un passo dei Promessi Sposi, si, sempre quelli, quelli scritti da tale Alessandro Manzoni. Oggi noi dobbiamo porci ben altre domande, in particolare sulle Agenzie di rating USA:
- Chi sono i loro azionisti?
- Al loro interno, chi approva e firma la dichiarazioni finali dei loro esperti, frutto di profonde analisi, con le quali vengono attribuite le pagelle?
- Da dove provengono i loro ricavi? Chi ha pagato il lavoro che ha condotto alla redazione dei declassamenti europei? Oppure hanno lavorato gratis?
- Quali responsabilità hanno allorchè commettono errori macroscopici, ad esempio classando con la tripla A banche e società che dopo pochi giorni o alcuni mesi falliscono?
- Quale responsabilità è stata loro ascritta quando hanno ammesso la pratica dei titoli derivati della loro cartolarizzazione?
- E’ vero che l’Europa sta studiando se e come richiedere i danni alle citate Agenzie, di fronte a loro certificazioni non veritiere che abbiano causato forti perdite alle borse, agli Stati ed alle economie europee?
- Quali garanzie abbiamo che si sia di fronte ad azioni che possono rappresentare veri e propri reati di turbativa dell’andamento dei corsi delle borse?
- Perché l’Europa non crea una ERA, European Rating Agency, per classare le agenzie USA?
- Perché non si indaga sui grossi movimenti di titoli sovrani avvenuti subito prima e subito dopo questi declassamenti europei di massa?
Un commento presente
Bravissimo, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno, conoscendo il mestiere. Possibile che i Professori non riescano a stroncare lo squallido commercio del rating in cui i soliti noti (Goldman Sachs & Co.) guadagnano miliardi di dollari alle spalle del resto del mondo? e bloccare i derivati, le vendite allo scoperto di BTP con prestito di titoli stupidamente effettuato dalle banche italiane?
Scritto da gianluigi de marchi il 23 Gen 2012