Alfredo Romeo, il nuovo Salabè
18 Dicembre 2008dal blog di Economy, ovvero come condensare in poche righe una visione d’insieme (sf)
A ognuno il proprio ciclone: l’America se la deve vedere con Bernie Madoff, che rischia di ridicolizzare e inguaiare anche la mitica Sec, da oggi sul banco degli imputati manco fosse una qualsiasi Consob (vedi “Sole 24 ore” a pagina 6), l’Europa ancora si lecca le ferite del caso Zaleski, l’Italia ha scoperto invece il nuovo Salabè, cioè l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, oggi agli arresti domiciliari su ordine dei giudici di Napoli ma fino a ieri osannato da tutti i potenti nostrani tanto da avere avuto l’appalto persino per la manutenzione del palazzo del Quirinale.Salta agli occhi il parallelo con l’ex uomo della sicurezza del presidente oscar Luigi Scalfaro, Alfonso Salabè, poi bruciato dallo scandalo dei fondi neri dell’ex Sisde.
Entrambi, Romeo e Salabè, sono uomini di potere, cullati e allevati dai politici che lo occupano. Diverso però è lo stile di vita. Tanto Salabè viveva riservato e dietro le quinte (certo va detto che all’epoca di Salabè le intercettazioni non erano così di moda), quanto questo Romeo, almeno nelle telefonate, è ingombrante e presenzialista e non nasconde le proprie amicizie influenti.
Tanto che ieri persino il Vaticano era costretto a diramare una nota per smentire i rapporti con l’imprenditore in oggetto. Di questa ultima circostanza da conto ad esempio un lungo trafiletto pubblicato oggi sul “Corriere della sera” a pagina 3.
Il “Giornale” invece nota che tra gli arrestati c’è anche un ex uomo di Di Pietro in Campania e Molise, Mauro Mautone. Attorno al suo allontanamento dall’Italia dei valori che data dal 2007 nasce anche un piccolo giallo: chi avvertì Di Pietro dei problemi giudiziari del suo ex pupilllo? Sempre “il Giornale” è anche l’unico quotidiano che evidenzia le intercettazioni in cui viene fuori il nome di Rutelli e che dedica un ritratto al vetriolo a un altro inquisito, l’ex diessino Giuseppe Gambale, che fu sottosegretario nei governi D’Alema e Amato, che si distinse all’epoca della prima “tangentopoli” sollecitando le manette per il socialista Di Donato, per il Dc Gava e per il liberale De Lorenzo, e che diventò a 42 anni “il baby pensionato” più giovane d’Italia.
Travaglio su “l’Unità” quasi gongola per quello che sta accadendo, anche perché porterà tanto fieno alla cascina del suo amico Di Pietro, e infierisce dalle colonne del giornale del Pd su chi ha candidato, all’interno di quello stesso partito, gli inquisiti odierni. Volendo anche questo è un conflitto di interessi, perlomeno tra i datori di lavoro di Concita De Gregorio, e i referenti politici del suo editorialista più amato. Ma “questa è la stampa” all’italiana..bellezza. E non ci si può fare proprio un bel niente.
fonte articolo: www.blogonomy.it
3 commenti presenti
ancora niente commenti qui? guardate che c’è la parola “Travaglio” XD
Scritto da Tyler il 18 Dic 2008
Fieno in cascina a Di Pietro? solo perché, chissà come mai, di Mautone e dei suoi rapporti con Di Pietro padre e Di Pietro nessuno parla, come del resto dei rapporti del grande Molisano con l’inquisito Saladino in Calabria. Almeno fino ad ora.
Bella la pubblicità del blog satira: sarà spuntata fuori perché è stato fatto il nome di Travaglio?
Scritto da asdrubale il 18 Dic 2008
bellissimo paragone con il salabè. questo personaggio era in ottimi rapporti con il presidente Scalfaro (noto moralizzatore) così riusciva ad ottenere appalti miliardari. Comunque solo chi abita a roma può capire la storia Romeo. E’ un sistema collaudato meno visibile dei “mazzettari” prima maniera, ma che in realtà “blinda” qualsiasi attività economica a favore di un sistema politico. il meccanismo è quello collaudato delle regioni rosse. un gioco di società, cooperative e amministratori pubblici in cui o sei del “giro” o se no stai fuori. un esempio banale. I famosi “mercatini domenicali”. il comune concede un’area e vi è una società che si propone per pagare l’uso del suolo pubblico. ovviamente a prezzo amicale es 3000 4000 euro per una piazza. questa società poi rivende gli spazi agli espositori, che pagano anche 1000 euro al giorno per due metri quadri.Un indianino mi ha raccontato che per esporre la sua valigia 60 cm di anelletti pagava 200 al giorno!!! a quel punto entrano in gioco le cooperative che vengono pagate per l’organizzazione pulizia luci ecc. se volete il gazebo, lo potete affittare ad un’altra cooperativa (solo quella). capito il giro? Rappresentetevi il problema su cose più grandi e vi renderete conto quando ci sono soldi veri che succede. Per nascondere il tutto si inventano i moralizzatori, i puri e gli scuri, i grillini e gli anticasta che sbraitando in giro spingono all’antipolitica mentre sotto sotto gli altri se la ridono.
Scritto da bardo33 il 22 Dic 2008