ANCHE LE POSTE NON MANTENGONO GLI IMPEGNI?
15 Novembre 2011di Gianluigi De Marchi
Alcuni lettori ci hanno scritto manifestando disappunto (anzi, diciamoci proprio rabbia) per il comportamento delle Poste, che non hanno mantenuto fede ai propri impegni di pagamento degli interessi concordati su alcuni Buoni fruttiferi postali (per l’esattezza quelli contraddistinti con la serie CE). I fatti risalgono al dicembre 2000. Le Poste ai tempi riconoscevano ai risparmiatori (con tanto di apposito timbro stampigliato sul retro) un interesse del 40% lordo dopo 7 anni e del 65% lordo alla scadenza finale di 10 anni. Quando si sono presentati allo sportello per incassare il frutto dei loro sacrifici si sono sentiti dire che c’era un errore, perché proprio a fine anno la serie era stata annullata e sostituita con la serie AA1 che dava condizioni peggiori: 35% alla fine del sesto anno. Probabilmente gli impiegati, in vista dei festeggiamenti di Capodanno, si erano distratti e per qualche giorno avevano continuato ad emettere i vecchi buoni anziché quelli nuovi.
In casi del genere chi fa un errore, paga: ci si sarebbe aspettati cioè che le Poste, avendo emesso (per un errore di un proprio dipendente) un buono a condizioni contrattualmente scritte diverse da quelle che avrebbero dovuto essere concesse, pagassero senza batter ciglio il 65% concordato.
Invece no, si sono categoricamente rifiutate, offrendo ai disgraziati risparmiatori gli interessi inferiori, fra l’altro bloccati al sesto anno! Danno e beffa: chi aveva versato 10.000 euro contando di incassare, dopo 10 anni, 16.500 euro lordi, si è sentito offrire 13.500 euro nonostante sul Buono fosse chiaramente stampigliato un ben diverso tasso d’interesse.
Consiglio per i lettori: se avete un buono della serie CE, correte subito alla Posta per chiarire la vostra posizione; se vi offrono meno di quanto contrattualmente stipulato, spedite un immediato reclamo e, se non vi pagano il dovuto, rivolgetevi ad un’associazione di tutela dei risparmiatori o ad un esperto finanziario indipendente per farvi assistere nella vertenza.
E se avete altri buoni, anche di serie diverse, con il timbro degli interessi stampigliato sul retro, correte ugualmente alla Posta per farvi confermare (in forma scritta, e facendovelo firmare dal direttore) che è tutto in regola: fra 5, 6 o 7 anni eviterete sgradevoli sorprese…