Berlusconi: “Le vere storie d’amore non si cancellano mai”
23 Giugno 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
La frase del titolo è del nostro amato premier, l’ha detta durante un intervista al settimanale “Chi” ed è riferita alla moglie, Veronica Lario.
Ebbene, nel corso della sua struggente storia d’amore, già molti mesi prima che la consorte annunciasse la volontà di divorziare, Silvio Berlusconi si intratteneva nelle sue residenze con frotte di giovani ragazze che gli potevano essere figlie. Patrizia D’Addario (trent’anni più giovane del premier) sostiene di aver passato la notte con lui la sera dell’elezione di Barack Obama, ovvero il 4 novembre dello scorso anno. A confermarlo, i racconti delle altre partecipanti ai festini. Checché ne dica Minzolini nei suoi editoriali al borotalco dal Tg Nebbia, qualche fatto da raccontare c’è, anche se al momento non penalmente rilevante per Berlusconi. Poi vagli a dare torto alla moglie se lo vuole mollare, è anche verosimile pensare che le sue attività goderecce avranno un certo influsso sulla gestione legale della separazione e del divorzio.
Berlusconi nel corso dell’intervista aggiunge anche: “Non ho nulla di cui dovermi scusare con nessuno. Non c’è nulla nella mia vita privata di cui io mi debba scusare“.
Don Antonio Sciortino, il direttore di Famiglia Cristiana, forse ha una visione diversa della vicenda, e scrive: “E’ stato superato il limite della decenza“, invocando una valutazione etica da parte della Chiesa. Sciortino definisce “indifendibile” la posizione del premier ed aggiunge: «Non basta la legittimazione del voto popolare o la pretesa del “buon governo” per giustificare qualsiasi comportamento, perché con Dio non è possibile stabilire un “lodo“, tanto meno chiedergli l'”immunità morale”».
Hai visto mai che dopo le toghe non si cominci a parlare anche di tonache rosse.
21 commenti presenti
La leggerezza e il peccato vanno a braccetto, salutando le virtù che incontrano durante il cammino. Nella storia di un uomo c’è l’amplesso dello spirito con i sentimenti e l’amplesso della carne con i piaceri. Chi conosce entrambi i godimenti, che per le nature mistiche equivalgono a mortificazioni, porta un cilicio, nascosto in mezzo alle mondanità che frequenta e che alimenta. Don Antonio Sciortino, per la sua frequentazione del laboratorio del diavolo che è il giornalismo, ha perso di vista Sant’Agostino, campione di peccati redenti. Adesso i laici di sinistra invocano la morale sessuale in nome del comandamento. Dài, caro Fornasini, non ci si metta pure lei a stigmatizzare i piaceri altrui. L’urgenza della carne forse lei la controlla meglio, domina gli impulsi, reprime l’istinto. Beato lei, io rifiutai una docenza per evitare la seduzione di discenti che per quanto erano belle/belli avrei voluto che fossero discinti. Alla presidenza del Consiglio non c’è un anacoreta. Ricordi che al riparo della castità di un La Pira i democristiani di sinistra coiniugavano utopie e corruzioni. E don Sciortino, don Sciortino, cos’è la “decenza” nel suo vocabolario cristiano? Il buoncostume del deputato Scalfaro che insultò una donna per il suo decolleté? Rileggere, per favore, la lettera aperta che Totò gli scrisse per riportarlo alla vera decenza. La Chiesa è saggia, ma taluni ecclesiastici che si fingono intellettuali non sempre ricordano le lezioni millenarie dei rapporti tra potenti e vizi, magari inorridiscono di fronte ai genitali esibiti ma fanno finta di niente di fronte alle bestemmie. Ciò che è più grave è nominare il nome di Dio invano. Michelangelo s’inchinò alla superba creazione del corpo umano, Caravaggio ne trasse piacere. Berlusconi, più modestamente, vince la propria solitudine di Peter Pan con la vitalità sessuale, con la galanteria, con il “Decamerone”. Il resto, è politica. Io non mi scoraggio, anzi, invito il premier ad invitarmi alle prossime feste, se mai ci saranno, e ad invitare pure D’Alema. Chissà che finalmente il Massimo non diventi un uomo normale.
Scritto da Fabrizio Spinella il 23 Giu 2009
ma la figuraccia in diretta del tg1 l’avete vista stasera?
Scritto da Tyler il 23 Giu 2009
Spinella dice che è tutto ok. Il personaggio organizza il family day coglionando milioni di persone, e nel frattempo non si salutava più con la moglie e insinuava le ragazzine. Massì, che cazzo ce ne frega, se pure sant’Agostino era campione di peccati redenti. E poi la chiesa non dia sentenze, già la voce di Berlusconi sembra abbia fato svegliare qualcuno dal coma. San Silvio come Sant’Agostino? Niente è impossibile (in Italia)
Scritto da pellescura il 23 Giu 2009
aspetto di vedere le reazioni dei Democristiani Fai-da-te… ne ho anche in famiglia…
Scritto da emanuele il 23 Giu 2009
Spinella pensa che con la sua prosa colta ed elegante tutto possa giustificare al Presidente del Consiglio. Le sue argomentazioni, invero, risultano talvolta convincenti, come è vero che nella vicenda barese la verità è ancora lungi dall’essere accertata. Tuttavia è sorprendente come Silvio Berlusconi non sia quasi mai toccato, neanche tangenzialmente, dalle sue acuminate parole. Perché criticare la doppia morale di don Sciortino (sintetizzata nell’immagine del rimprovero al nudo e non alla bestemmia) e non quella di Berlusconi (dichiara il falso ed ha rapporti non chiariti con alcune donne, mentre difende la famiglia e la morale cattolica)? Anche Spinella adopera misure diverse a seconda dei casi? O secondo lui gli errori altrui giustificano quelli dei propri favoriti? Forse, dall’alto della sua cultura e della sua intelligenza, Fabrizio dovrebbe talvolta affiancare la critica all’avversario all’autocritica ai suoi. Non vorrei che il Cavaliere, oltre al lodo Alfano, goda anche di un lodo Spinella.
Scritto da Giorgio il 23 Giu 2009
Io non ho detto che “è tutto ok”. Io cerco di capire. Pellescura invece di ripetere le solite banalità, faccia uno sforzo di interpretazione. Vuol essere moralista? Cazzi suoi (tanto per stare nel tema).
Scritto da Fabrizio Spinella il 23 Giu 2009
la situazione è veramente pericolosa. Delle sconosciute entrano in un palazzo di stato e fotografano quello che gli pare e posso ricattare in qualsiasi momento il nostro premier…
Non è più accettabile la sorte di un presidente e delle nostre istituzioni in mano a personaggi di questo genere. Non può più governare.
Scritto da Tyler il 23 Giu 2009
Mi interessa di più il lato pubblico del primo ministro italiano: bastano i riconoscimenti non formali (segni che la mediazione internazionale di Berlusconi nello scacchiere del M.O. è ritenuta utile) che gli sono stati espressi oggi dal premier d’Israele. Netanyahu ha detto che Berlusconi «è un campione di pace, sicurezza e libertà» e lo ha ringraziato per la «sua leadership, amicizia e per dire sempre le cose che contano, le cose che sono importanti». Il primo ministro italiano è stato invitato a parlare alla Knesset, il Parlamento israeliano. Quando parlò al Congresso USA, in prima fila ad applaudirlo c’era Hillary Clinton.
Pellescura, ma che vuole che sia nella storia un pompino!
Scritto da Fabrizio Spinella il 23 Giu 2009
che bell’esempio Israele, grandi costruttori di pace loro
Scritto da Tyler il 23 Giu 2009
@ Spinella,
lei sa usare magistralmente l’espressione della parola scritta, sinceramente vorrei conoscerla di persona, stringerle la mano e pagarle un pranzo da “Caino” a Montemerano, tanto apprezzo il suo stile.
Andando alla sostanza, io non stigmatizzo il piacere altrui parlando genericamente di un libertino qualsiasi. Cazzi suoi e della moglie del libertino, se ne ha una. Io mi preoccupo delle sorti di un paese del quale faccio parte, guidato da un erotomane dedito alla soddisfazione dei propri piaceri ed alla salvaguardia delle sue personali prerogative. Costi quello che costi, leggi ad personam, colpi di fiducia parlamentare, qualsiasi cosa va bene per soddisfare le sue pulsioni. Ogni persona onesta di questo paese dovrebbe essere seriamente preoccupata di come stiamo messi tutti quanti, indipendentemente dalle simpatie politiche. Il fatto che dall’altra parte non ci sia una alternativa credibile forse ci accomuna, caro Spinella. Questa mancanza di vie d’uscita a me preoccupa davvero moltissimo, non so a lei che effetto le induca.
Scritto da Sergio Fornasini il 24 Giu 2009
Sapesse cosa si è perso, caro Fornasini, delle alcove e dei festini (alla Camiluccia, ad esempio) durante la Prima Repubblica. E i ricatti che mai si seppero (e dai quali derivarono scelte, soppressioni, indirizzi politici). Ora tutto si può dire di Berlusconi, meno che non faccia tutto alla luce del sole. E poi, Fornasini, parliamo adesso da osservatori non schierati: se lei si piazza tutto il giorno a seguire i tg di Sky, a leggere cinque o sei quotidiani nazionali per i quali Berlusconi è una manna del cielo se non non saprebbero che scrivere, a discutere dello stesso gossip con tutti i blogger, è naturale per lei che i tre quattro festini di Berlusconi a ridosso di vacanze pasquali, estive, natalizie, carnascialesche, di pause lavorative, diventino un esercizio quotidiano, una coazione a ripetere, si moltiplicano come sequenze infinite, danno la sensazione di un bordello continuo. Invece sono brevi episodi, chi dirà di erotomania (e il presidente Saragat che al Quirinale dava pacche sul sedere a Flora Volpini, e una volta su di giri sbagliò culo e toccò quello di una giornalista pepata?), chi dirà di malcostume, chi dirà di assoluta indifferenza alla morale superstite, chi di giovanilismo, chi di senilità… Che bisogna fare? Chiedere la cancellazione di Berlusconi? Ci hanno provato, con le elezioni. Hanno fallito ogni volta. E sa perché? Perché non hanno applicato alla campagna elettorale il principio di erezione. Non si scandalizzi, non è una battuta, voglio dire che in democrazia gli elettori sono come le donne, si sentono attratti da chi si mostra sicuro, presentabile, galante, forte, ricco, ben dotato anche sotto il profilo genitale. La sinistra comunista prendeva voti mostrandosi virile, rivoluzionaria, cioè espressione dell’erotismo (simbolo del Che insegna). Adesso gli epigoni della sinistra sono piagnoni, moralisti, mosci, professorali, depressi, sprezzanti, odiosi, non hanno saputo nemmeno valorizzare le energie della diversità sessuale per lanciare un richiamo alternativo (Vendola è un’eccezione di cattolico omosex, Luxuria era una semplice provocazione ormonale), e perciò non attraggono. Sono politicamente repellenti.
L’Espresso è la loro rivista di riferimento, la Repubblica il loro Corano. Ma si è mai recato mai Fornasini dai coiffeur pour dames a vedere cosa leggono nell’attesa le clienti? Sa da che cosa è derivato il successo di Roberto D’Agostino (Dagospia), la sua capacità di cogliere il senso anarchico del pettegolezzo che permea la società, la vanità delle persone di mondo? Dall’aver sposato una sciampista. Ha capito prima degli altri come ragiona la gente comune.
Mi faccia respirare. La via di uscita si trova sempre (dal 1946 che la si trova).
Scritto da Fabrizio Spinella il 24 Giu 2009
Mi perdoni Fornasini, vado un attimo OT.
A quanto pare La7 ha fatto un virata verso destra stravolgendo il palinsesto, Crozza Italia completamente ridimensionato per non dire annullato..ne parlano tutte le maggiori testate.
Al suo posto un talkshow con Barbareschi.
Domanda: ma Barbareschi non è un parlamentare (del pdl) ?
Non dovrebbe assolvere ai compiti istituzionali per i quali è stato eletto e dedicare il proprio tempo proprio a questo?
E’ conciliabile avere un parlamentare eletto che conduce una trasmissione televisiva e continua a fare spettacoli teatrali?
Scritto da Candidus il 24 Giu 2009
@ Candidus, hai fatto bene ad andare OT e parlarne. Io non l’ho fatto per impegni di lavoro, ed anche per altri motivi che ti avrei voluto spiegare inviandoti una e-mail, ma a quanto pare l’indirizzo che indichi non è più valido.
Scritto da Sergio Fornasini il 24 Giu 2009
Si chiamano semplicemente scelte editoriali. Quelle che, per esempio, a Raidue non possono fare causa sentenza di un giudice.
Non serve tirare in mezzo il gergo nautico, altrimenti, per Repubblica, dovremmo parlare di virata verso il ridicolo.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 24 Giu 2009
Difficile che l’italia possa mai essere un paese “normale”, se poi a sorprendere sono le scelte di un privato di mandare in onda questo invece che quel programma, questo invece che quel personaggio. Scelta che sarebbe considerata legittima e normale in tutti i paesi civili, ma che è invece considerata eccentrica, perché è considerata normalità la presenza della Rai, ente da sempre lottizzato e utilizzato dai partiti a spese dei cittadini, come pure appare normale che interi giornali al servizio dei partiti debbano essere finanziati da chi non ha nessuna volontà né desidero di leggerli, figuriamoci di sostenerli economicamente.
Scritto da asdrubale il 24 Giu 2009
Discussione sul ddl sulla prostituzione rinviato perchè il presidente del consiglio va con le puttane. Apoteosi assoluta.
Scritto da Charly il 25 Giu 2009
A Charly è sfuggita la rievocazione-notizia del momento: quando gli amici di D’Alema ricevevano le puttane in Parlamento, grazie ad una maitresse mai intervistata, guarda caso, né dall’Unità né da Repubblica. Che vi avevo detto, D’Alema i e suoi, per scacciare lo scandalo della corruzione sanitaria in Puglia che colpisce l’ambiente del Massimo, si è inventata la… “guerra di Troia” (la D’Addario, assistita da un avvocato di chiara fama comunista, toh!). Oh le vergini rosse dai candidi manti, rotte di dietro e sane davanti!
Scritto da Giovanni il 25 Giu 2009
Naturalmente al solerte Giovanni è sfuggito che lo scoop è uscito sulla carta igienica diretta da Giordano…
Quanto a D’Alema, se sparisse dalla scena per me sarebbe una gran cosa…
Scritto da Charly il 25 Giu 2009
Anche i nazisti ritenevano carta igienica da lordare e buttare i giornali che non erano loro graditi. Charly, io non mi auguro la scomparsa di nessuno, nemmeno del mio peggior nemico, né penserei mai di definire la Repubblica o l’Unità e i loro direttori nei termini che lei usa fidando nell’anonimato dei blog. Charly, lei starebbe bene in un centro di rieducazione, ha l’istinto maligno, forse soffre per fatti suoi e si sfoga così. E non ha nemmeno un pizzico di ironia, che le farebbe buon sangue.
Scritto da Giovanni il 25 Giu 2009
Salvate il soldato Giovanni 🙂
p.s. Fornasini, ho corretto l’email. Saluti.
Scritto da Candidus il 26 Giu 2009