CANONE DI DEPURAZIONE ACQUA: SI PAGA ANCHE SE NON SI HA IL SERVIZIO!
20 Aprile 2009di Gianluigi De Marchi per dituttounblog.com
Se chi abita in uno dei tanti piccoli Comuni d’Italia legge con attenzione la bolletta dell’acqua noterà che tra le tante voci di addebito ce n’è una denominata “canone di depurazione”. Si tratta di un balzello che va a compensare la società di gestione per i costi sostenuti, per conto degli abitanti serviti da impianti fognari, relativi alla depurazione delle acque “sporche”. Questo balzello da decenni viene applicato a tutti, anche a coloro che non fruiscono del servizio fognario perché abitano in frazioni prive di impianti di smaltimento e debbono costruirsi un sistema di raccolta e depurazione (con rigide caratteristiche fissate dalle leggi) a loro spese, in modo che immettono acqua pulita; nessuna necessità, quindi, di “depurare”.
Bene, a seguito di numerose denunce contro tale comportamento, la Corte Costituzionale (mica il giudice di pace di Castagneto Po, con tutto il rispetto per il personaggio) ha stabilito inequivocabilmente che la legge istitutiva della “tassa sull’acqua” è da considerare “illegittima”.
Grande festa per gli interessati (non sono mica pochi, sono circa il 25% delle famiglie italiane!) che potevano risparmiare mediamente 70 euro l’anno. Ci si attendeva un pronto rimborso di quanto illegittimamente addebitato in tutti questi anni, ma invece…
Invece è successo che le “lobby dell’acqua”, fatti due conti, hanno scoperto di dover pagare 3 miliardi di euro, una cifra enorme che avrebbe ridotto drasticamente i pingui utili delle società. E così, fatta la sentenza, trovato l’inganno: un decreto legge di fine 2008 ha stabilito che i gestori non sono tenuti al rimborso se le quote incassate finanziano non ben definite “attività di progettazione o completamento” della rete idrica, che saranno i gestori a stabilire se e quanto pagare a loro piacimento e che potranno rateizzare il rimborso in 5 anni.
Insomma, hanno vinto gli interessi privati sugli interessi della collettività. Consiglio per i lettori: non arrendetevi comunque. Se avete già fatto ricorso, confermatelo e mettete in mora la società fornitrice; se non lo avete fatto, inviate subito una raccomandata di reclamo citando la sentenza della Corte Costituzionale n.335 del 11/10/2008.
Un commento presente
Mi chiamo dario e vi scrivo per chiedervi una migliore delucidazione asseguito delle varie fatture ricevute dove si evince la dicitura (CANONE DI DEPURAZIONE)…si precisa che nella mia citta’ di AUGUSTA provincia di siracusa dove l’appalto e’ affidato ad una societa’ SAI8 mi suggerisce di pagare le varie fatture arrivate, anche se nel paese in cui vivo nn e’ presente nessun impianto di depurazione….ora chiedo a voi se in base alla sentenza della corte costituzionale n°335 del 11/10/2008 queste fatture devono essere pagate??…aspetto una Vostra gradita risposta….
Scritto da dario il 13 Mag 2011