CARTE DI PAGAMENTO SOLIDALI: LE POSTE CONTRO LA FAME NEL MONDO
24 Maggio 2011di Gianluigi De Marchi
Per una volta (e speriamo non sia anche l’ultima!) segnaliamo una bella iniziativa di finanza “etica”, che dimostra come anche nel settore più avido delle attività umane si possano sviluppare azioni “eque e solidali” e non solo quelle ossessivamente basate sulla moltiplicazione del profitto.
Parliamo di solidarietà alimentare applicata nel settore delle carte di credito.
Poste Italiane (che con oltre 7 milioni di carte Postepay emesse è leader a livello europeo tra le “prepagate”) si è alleata con WFP (World Food Program), l’agenzia delle Nazioni Unite in prima linea nell’assistenza alimentare, che fornisce cibo ad oltre 90 milioni di persone in più di 70 paesi per realizzare PostePay solidale, una nuova carta prepagata destinata ad aziende ed enti pubblici che consente di pagare, in modo semplice e veloce, stipendi, missioni, piccole spese aziendali e altri compensi a dipendenti e collaboratori, con il vantaggio di eliminare la gestione di bonifici e assegni.
La nuova carta è stata presentata nel corso del convegno “Insieme contro la fame nel mondo”, svoltosi presso la sede generale dell’agenzia Onu a Roma: l’accordo prevede che per ogni carta emessa e per ogni pagamento effettuato Poste Italiane donerà parte dei ricavi ai programmi di alimentazione scolastica ad Haiti e in Benin.
In particolare, ad Haiti, il WFP fornisce, ogni giorno, un pasto ai bambini di 3.296 scuole in 10 dipartimenti del Paese, mentre in Benin ha esteso i programmi di alimentazione scolastica a 103mila bambini in 364 scuole delle aree rurali più povere.
Nel corso del convegno di lancio Poste Italiane ha annunciato anche una donazione extra ai programmi di alimentazione scolastica del WFP in Lesotho, che servirà a fornire un pasto a scuola a 25.000 bambini; Guido Emiliano Doveri, Responsabile Corporate e Pubblica Amministrazione BancoPosta, ha sottolineato che “La scelta di Poste Italiane di collaborare con il WFP e di offrire un aiuto concreto ai bambini meno fortunati rientra tra le iniziative portate avanti dal Gruppo nell’ambito del suo impegno a perseguire un modello di sviluppo sostenibile, capace di coniugare business ed etica.”
demarketing2008 @ libero.it
Per una volta (e speriamo non sia anche l’ultima!) segnaliamo una bella iniziativa di finanza “etica”, che dimostra come anche nel settore più avido delle attività umane si possano sviluppare azioni “eque e solidali” e non solo quelle ossessivamente basate sulla moltiplicazione del profitto.
Parliamo di solidarietà alimentare applicata nel settore delle carte di credito.
Poste Italiane (che con oltre 7 milioni di carte Postepay emesse è leader a livello europeo tra le “prepagate”) si è alleata con WFP (World Food Program), l’agenzia delle Nazioni Unite in prima linea nell’assistenza alimentare, che fornisce cibo ad oltre 90 milioni di persone in più di 70 paesi per realizzare PostePay solidale, una nuova carta prepagata destinata ad aziende ed enti pubblici che consente di pagare, in modo semplice e veloce, stipendi, missioni, piccole spese aziendali e altri compensi a dipendenti e collaboratori, con il vantaggio di eliminare la gestione di bonifici e assegni.
La nuova carta è stata presentata nel corso del convegno “Insieme contro la fame nel mondo”, svoltosi presso la sede generale dell’agenzia Onu a Roma: l’accordo prevede che per ogni carta emessa e per ogni pagamento effettuato Poste Italiane donerà parte dei ricavi ai programmi di alimentazione scolastica ad Haiti e in Benin.
In particolare, ad Haiti, il WFP fornisce, ogni giorno, un pasto ai bambini di 3.296 scuole in 10 dipartimenti del Paese, mentre in Benin ha esteso i programmi di alimentazione scolastica a 103mila bambini in 364 scuole delle aree rurali più povere.
Nel corso del convegno di lancio Poste Italiane ha annunciato anche una donazione extra ai programmi di alimentazione scolastica del WFP in Lesotho, che servirà a fornire un pasto a scuola a 25.000 bambini; Guido Emiliano Doveri, Responsabile Corporate e Pubblica Amministrazione BancoPosta, ha sottolineato che “La scelta di Poste Italiane di collaborare con il WFP e di offrire un aiuto concreto ai bambini meno fortunati rientra tra le iniziative portate avanti dal Gruppo nell’ambito del suo impegno a perseguire un modello di sviluppo sostenibile, capace di coniugare business ed etica.”