CESSIONE DEL QUINTO, USURA TOLLERATA. QUOUSQUE TANDEM?
26 Gennaio 2009di Gianluigi De Marchi
“Non si arriva alla fine del mese, non riusciamo a pagare le bollette, non si riesce a far fronte alle spese impreviste…” sono le lamentele più diffuse da un anno a questa parte.
La crisi economica sta colpendo tutti, specie quelli con minori redditi e con minor capacità negoziale nei confronti delle banche.
Purtroppo, proprio per la crisi, molti si sono visti costretti a ricorrere a prestiti personali e molto hanno trovato una soluzione nella cessione del quinto dello stipendio, una formula che sembrava arcaica e destinata a sparire ma che invece ha dimostrato la sua validità per la sua grande semplicità.
Infatti basta cedere una parte dello stipendio (un quinto, considerato il massimo cedibile senza fare eccessivi sacrifici) per il periodo necessario a rimborsare il prestito ottenuto ed a pagare gli interessi. La pratica è facile ed immediata, basta esibire i cedolini degli stipendi dimostrando quanto si percepisce ai fini del calcolo dell’importo massimo ottenibile.
Ma attenzione: al boom di richieste di finanziamenti non si è accompagnata una parallela diminuzione dei costi, anzi; e sono riaffiorati vecchi e mai risolti problemi legati alla “vendita” del credito da parte di affaristi di vario tipo non sempre operanti nell’ambito della legalità.
Attenzione infatti a chiedere il prestito all’intermediario giusto.
Le banche erogano i soldi a tassi relativamente bassi (attualmente intorno al 7,5-10% annuo tutto compreso), mentre le finanziarie “indipendenti” (anche se fanno capo a banche!) applicano tassi nettamente superiori, che in molti casi toccano (e superano) il 25% annuo. Il tutto con un tasso massimo (soglia “usura“) fissato, per il primo trimestre 2009, al 20% per le operazioni fino a 5.000 euro, ed al 14,28% per quelle d’importo superiore).
Il costo è indicato dal cosiddetto TAEG (tasso annuale effettivo globale) che comprende tutti i costi e quindi dà un’idea esatta di quanto si deve pagare, in percentuale. La legge impone che sia esplicitato in ogni documento preliminare per fare chiarezza, perché i trucchi usati ancor oggi per nascondere la verità sono infiniti e fuorvianti. Si fa ad esempio riferimento al tasso nominale (il cosiddetto TAN) che è sempre molto basso e considera solo il costo del denaro; si fa riferimento al TEG (che non comprende i costi assicurativi e le tasse) che è sempre inferiore. E così ci si illude di pagare il 15% ed invece si affronta un costo effettivo che spesso tocca il 25% annuo!
Come difendersi?
Per prima cosa preferire la banca ad un altro intermediario, perché il costo è comunque inferiore (l’intermediario dovrà comunque rivolgersi alla banca per avere i soldi da prestare, aggiungendovi le sue salate commissioni).
Seconda cosa: chiedere e pretendere di conoscere il TAEG per farsi bene i conti e poter confrontare diverse offerte. E ci sono armi di autodifesa potenti. “Se il tasso indicato nel materiale pubblicitario o in contratto, è inferiore a quello reale” dichiara l’Avv. Tiziana Sorriento, presidente del CODACONS Piemonte, ” si può invocare la nullità della clausola con la sostituzione del tasso nominale minimo dei Buoni del Tesoro, ai sensi dell’art. 124 TU 385/93″. Basta protestare, verificare, denunciare, ed invece del 25% si paga, pensate un po’, il 4%…
Terza cosa: se, per motivi personali, non si vuole far ricorso alla banca, evitare accuratamente di rivolgersi a finanziarie attraverso procacciatori d’affari, che percepiscono commissioni enormi senza offrire alcun servizio (il servizio lo offre solo la società che eroga il prestito!).
Insomma, nonostante la legge contro l’usura abbia compiuto ormai 15 anni, il fenomeno dello strozzinaggio persiste e prospera, approfittando indegnamente dello stato di estrema necessità di tanta gente.
Ma ci vuole così tanto a far rispettare la legge, a chiudere uffici di società che applicano ancora oggi tassi illegali ed usurari, a riportare ordine e chiarezza in un settore che è delicato e non può continuare a vivere con leggi della jungla e furbizie da casbah finanziaria?
5 commenti presenti
volevo chiedere a Gialuingi come funziona il sistema dei fidi bancari. Com cazzo è possibile (a proposito di strozzinaggio) che debba pagare ogni 3 mesi oltre 400 euro per un fido di 5000 in banca? Per informarmi eh… (ed è la miglior banca con cui mi sono trovato).
Per la cessione del quinto bell’articolo ed in effetti è un metodo semplice con poche attenzioni per evitare una marea di truffe. Perchè tanto… oggi non ti tutela nessuno.
Scritto da Tyler il 26 Gen 2009
purtroppo il sistema bancario applica a “piccoli” tassi d’nteresse enormi rspetto a quelli dei “grandi” clienti, sulla base del principio che c’è più rischio… ma l’esperienza del microcredito insegna che prestare soldi ad un senegalese che non ha nulla tranne la voglia di lavorare è più sicuro che prestare soldi ad una multinazionale che chiude la baracca in 5 minuti e dichiara fallimento. chiedere un prestito ad una banca è l’ultima spiaggia (sempre meglo comunque delle fnanziarie strozzine), prma occorre far pulizia delle spese inutili che a volte portano all’insostenibilità del bilancio familiare.
Scritto da gianluigi il 27 Gen 2009
purtroppo sono un libero professionista alle prime armi e con spese correnti pesantucce, mentre il clienti ti pagano quando gli pare, per cui il fido mi tocca…
Thanks 😉
Scritto da Tyler il 27 Gen 2009