Che giornataccia per Silvio
30 Giugno 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
In un solo giorno Silvio Berlusconi raccoglie due contestazioni a suon di fischi. La prima in mattinata a Napoli, fischiato e chiamato “buffone” da un gruppo di disoccupati (vedi il video in coda al post). Il premier reagisce così al dissenso: “So che la vera Napoli non è quella dei ragazzotti che stanno qui fuori, la vera Napoli siete voi. Fuori c’era una manifestazione, mi dicono organizzata dalla Cgil che manda i soliti cinquanta ragazzotti per scaricare addosso a me insulti. Domani i giornali titoleranno ‘Berlusconi fischiato’ ma so – conclude il Cavaliere – che la vera Napoli siete voi”.
Poi vola a Viareggio, teatro del catastrofico incidente ferroviario di oggi, ricevendo anche qui una calda accoglienza. Anche se presumibilmente la CGIL non ha fatto in tempo a spostare i ragazzotti di cui sopra. Viene accolto da qualche applauso ma soprattutto fischi di altri contestatori, con momenti di tensione fra i sostenitori del premier ed i suoi denigratori che lo sbeffeggiano chiamandolo “papi” oltre che “buffone”. Anche Altero Matteoli, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha raccolto la sua parte di fischi ed insulti.
Tutta colpa della sinistra, ovviamente. Almeno a Napoli, dopo la visita a Viareggio non vengono riportate dichiarazioni al momento.
5 commenti presenti
Riporto in questo spazio parte del commento che ho messo in altro.
… A Napoli son trent’anni che ci sono i “disoccupati organizzati”, protestatari a pagamento (andate a vedere chi dà loro la manciata di euro per contestare in piazza). Guarda caso sono “disoccupati”, ma hanno l’abbonamento Sky e una organizzazione da camorra. C’era la immondizia per strada, nel Napoletano, ma ’sti “disoccuparti organizzati” perché non aiutavano a toglierla? …
Scritto da Giovanni il 30 Giu 2009
Quanto alla contestazione viareggina, beh, chiedetevi invece come mai in zone da sempre amministrate da social-comunisti e poi da post-marxisti, con la CGIL forte, non si sia mai stata messa in sicurezza la ferrovia che attraversa gli abitati, per una mobilità sicura, considerato che su quella direttrice c’è un traffico intenso di vagoni-cisterne di sostanze chimiche. Gli enti locali hanno consentito ulteriore edificazione a ridosso della linea ferrata.
(Un piccolo inciso, con estrema pietà per le vittime viareggine: un tempo ad ogni stazione un operaio pestava una barra di ferro sulle rotaie, sui rotabili e sugli assi per verificare eventuali fratture, che se pur piccole alla battuta avrebbero fatto il suono fesso. Una tecnica semplice che evitava tanti pericoli. C’erano un tempo i ferrovieri…)
Scritto da Giovanni il 30 Giu 2009
Trovo lecito e normale contestare un Presidente del Consiglio.
Mi sfugge, però, l’utilità e la necessità di una contestazione sui luoghi e nell’immediatezza di una terribile tragedia come quella accaduta a Viareggio.
Scritto da tequilero il 30 Giu 2009
La citazione di Giovanni sui “disoccupati a pagamento” napoletani mi ha fatto ricordare un articolo di Libero di qualche mese fa.
Eccola qui: l’Unione Disoccupati Organizzati.
Buona lettura.
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=L4Q9A
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 30 Giu 2009
Tequila, confesso di essere stato molto in dubbio se pubblicare o meno qualcosa sulla contestazione di Viareggio. Fossi stato là, avrei scelto il silenzio ed il cordoglio anziché la piazzata. Però c’è stato anche chi ha optato per l’applauso, con reazioni della controparte del tipo: “ma che c’avete da applaudire?” ben intellegibile nell’audio dei filmati. A parte il primato dell’imbecille che ha cominciato, altri gli sono andati dietro oppure hanno reagito in direzione contraria. L’unico motivo che mi ha indotto a menzionare il fatto di Viareggio è stato il precedente di Napoli. Una volta che si è verificata una situazione va raccontata e commentata, anche se mi vergogno di quanto accaduto in Versilia, in tutti i sensi possibili.
Comunque la si possa vedere, è una tragedia dalla quale la polemica avrebbe fatto bene a tenersi alla larga. Nonostante la mia (evidente) poca simpatia per Berlusconi, devo dire che il premier ha fatto benissimo a non alimentare ulteriori polemiche, evitando commenti sull’accaduto. Eventualmente può rimanere il dubbio se ha preferito non commentare per rispetto delle vittime oppure perché troppo incazzato per le due contestazioni nello stesso giorno, ma poco importa: l’essenziale è il risultato finale, silenzio al momento giusto.
P.S.: c’è anche un altro aspetto discutibile della vicenda, ovvero come il Giornale ha raccontato l’episodio, negando l’evidenza della contestazione: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=362827
Scritto da Sergio Fornasini il 1 Lug 2009