GLI ISTITUTI DI PAGAMENTO FAN CONCORRENZA ALLE BANCHE
1 Ottobre 2010di Gianluigi De Marchi
Volete fare un bonifico e non volete pagare spese esose alla banca? Dal 1 marzo di quest’anno si può evitare di andare allo sportello ed effettuare un pagamento sul conto corrente di un’altra persona (ad esempio per pagare l’affitto, pagare una parcella di un professionista, spedire soldi al figlio che studia all’estero, ecc.).Da qualche mese, infatti, sono nati gli “istituti di pagamento”, enti non bancari che però sono autorizzati, appunto, ad effettuare bonifici. Una specie di “quasi banca” che però non raccoglie risparmi, non suggerisce investimenti, non presta denaro, ma offre un servizio importante in concorrenza con il sistema bancario. Uno spiraglio per cercare di animare l’asfittica concorrenza tra banche che è sostanzialmente “finta”.
Possono essere autorizzati dalla Banca d’Italia soci età che già dispongono di una vasta clientela, come le società telefoniche, i supermercati, le aziende televisive, purché aderiscano all’Abf (l’arbitro bancario e finanziario, quello che è incaricato di risolvere il contenzioso con i clienti dei servizi finanziari).
Al momento sono già operative le Coop, Carrefour e SMA, ma è prevedibile che presto altri “istituti di pagamento” si aggiungeranno a questo primo gruppetto. Riusciranno ad abbattere i costi del servizio, a creare una vera concorrenza alle banche, ad obbligare i “signori del denaro” a ridurre le loro pretese e le loro commissioni spesso spropositate?
Non possiamo che augurarcelo, nell’interesse di tutti: utili enormi per le banche (come sta purtroppo di nuovo accadendo, dopo la “cura dimagrante” seguita alla crisi) equivalgono, per il sistema economico, a costi finanziari a carico di tutti. E oggi c’è un disperato bisogno di ridurre i costi su tutto: cari “istituti di pagamento”, siate i benvenuti ma, per favore, cercate di essere veramente utili alla gente!
demarketing2008 @ libero.it