Diario estivo di un blogger per caso / 2 – C’è chi l’estate la passa al fresco
28 Luglio 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Più che per la conclusione del G8 aquilano, venerdì 10 luglio per me è stato l’ultimo giorno di lavoro prima di un breve periodo di ferie. Prima di andare in ufficio passo da un cliente, e quando arrivo i colleghi mi fanno: ah, pensavamo di non doverti più aspettare. E perché mai, dico io, sono in ferie da domani! E loro: no, pensavamo di doverti venire a portare le arance…
Io penso ad uno scherzo ovviamente, e loro che insistono: ma non hai saputo niente? No, faccio io. Ma come, hanno arrestato tizio e caio e tu non sai nulla? E fanno i nomi di un mio collega che lavora in ambito commerciale e del dirigente di un ente pubblico. Ma va, mi state prendendo per il culo.
E invece no, una rapida occhiata ai siti di informazione online conferma tutto: per una tangente da 15.000 euro arrestato un partner commerciale, un dirigente di un ente pubblico ed un imprenditore. Rimango basito, anche perché ho frequenti contatti con due dei protagonisti della vicenda. Il mattino precedete ero con loro in riunione, poi ci siamo presi un caffè e ci siamo salutati. Successivamente ho incontrato di nuovo uno dei due, che si è trattenuto in ufficio con me, fino al momento di lasciarmi per andare di nuovo ad incontrare quel funzionario nel tardo pomeriggio. Presumo durante quell’incontro, avvenuto in un locale pubblico, a quanto si apprende dai giornali sono stati filmati dai carabinieri durante la consegna di una mazzetta da parte dell’imprenditore. Il mio amico e partner, sempre a quanto riportato dalla stampa, ne avrebbe trattenuto un terzo, il resto all’altro. Ad oggi, 28 luglio, stanno ancora tutti e tre in carcere, il GIP ha respinto la richiesta di arresti domiciliari.
Umanamente la vicenda mi ha toccato molto, conosco uno dei protagonisti ormai da 27 anni, siamo stati assunti insieme nella stessa azienda ed abbiamo lavorato spesso gomito a gomito. Lui si è poi trasferito in una funzione commerciale di un’altra azienda del gruppo, io ho continuato la mia strada nel settore tecnico. Ci siamo trovati a fare i pendolari per anni, macinando 200 Km al giorno tra andata e ritorno sulla stessa auto, pioggia vento o neve che ci fosse. Insomma per me non è una persona qualsiasi, sono partito per le vacanze con un forte senso di disagio.
di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Più che per la conclusione del G8 aquilano, venerdì 10 luglio per me è stato l’ultimo giorno di lavoro prima di un breve periodo di ferie. Prima di andare in ufficio passo da un cliente, e quando arrivo i colleghi mi fanno: ah, pensavamo di non doverti più aspettare. E perché mai, dico io, sono in ferie da domani! E loro: no, pensavamo di doverti venire a portare le arance…
Io penso ad uno scherzo ovviamente, e loro che insistono: ma non hai saputo niente? No, faccio io. Ma come, hanno arrestato tizio e caio e tu non sai nulla? E fanno i nomi di un mio collega che lavora in ambito commerciale e del dirigente di un ente pubblico. Ma va, mi state prendendo per il culo.
E invece no, una rapida occhiata ai siti di informazione ondine conferma tutto: per una tangente da 15.000 euro arrestato un partner commerciale, un dirigente di un ente pubblico ed un imprenditore. Rimango basito, anche perché ho frequenti contatti con due dei protagonisti della vicenda. Il mattino precedete ero con loro in riunione, ci siamo presi poi un caffè e ci siamo salutati. Successivamente ho incontrato di nuovo uno dei due, che si è trattenuto in ufficio con me, per andare poi di nuovo ad incontrare quel funzionario nel tardo pomeriggio. Presumo durante quell’incontro, avvenuto in un locale pubblico, a quanto si apprende dai giornali sono stati filmati dai carabinieri durante la consegna della mazzetta da parte dell’imprenditore. Il mio amico e collega, sempre a quanto riportato dalla stampa, ne avrebbe trattenuta una parte, il resto all’altro. Ad oggi, 27 luglio, stanno ancora tutti e tre in carcere, il GIP ha respinto la richiesta di arresti domiciliari.
Umanamente la vicenda mi ha toccato molto, conosco uno dei protagonisti ormai da 27 anni, siamo stati assunti insieme nella stessa azienda ed abbiamo lavorato spesso gomito a gomito. Lui in funzione commerciale, io per la parte tecnica. Ci siamo trovati a fare i pendolari per anni, macinando 200 Km al giorno tra andata e ritorno sulla stessa auto, pioggia vento o neve che ci fosse. Insomma per me non è una persona qualsiasi, sono partito per le vacanze con un forte groppo alla gola.