E’SPORT. Bamboli, non c’è una lira
22 Novembre 2008di Paolo Martocchia per dituttounblog.com
Il Pescara delll’indimenticato Nanu Galderisi domenica non giocherà contro la Juve Stabia in segno di protesta per il mancato pagamento degli stipendi, e se la situazione non sarà risolta, continuerà a non giocare partite ufficiali (disputa il girone B della Prima Divisione) e diserterà anche gli allenamenti. Lo ha deciso tutto lo staff della prima squadra, della quale fa parte tra gli altri l’ex gialloblù Ilyas Zeytulaev. Si tratta della più grave forma di dissenso dopo i quattro allenamenti saltati, il rifiuto di andare in ritiro e il ritardo di 15′ con cui la squadra è scesa in campo domenica scorsa ad Arezzo, dove ha pareggiato 1-1.
I calciatori hanno contattato gli avvocati dell’Aic per intraprendere le azioni legali volte a tutelare i propri interessi. Da martedì sera inoltre alcuni giocatori (fra cui lo stesso Zeytulaev, Sembroni e Fruci) non possono più alloggiare in un albergo di Pescara per l’inadempienza della società biancazzurra – nei cui confronti sono state presentate già due istanze di fallimento – che da mesi non salda il conto. Ieri, per «problemi burocratici e di bilancio», non si è svolto il consiglio di amministrazione che fa capo al gruppo imprenditoriale collegato alla società svizzera Eurocat, nel corso del quale si sarebbe dovuto dimettere l’attuale presidente, Nicola Lisi.
La prima squadra in una nota ha fatto sapere di avere preso la decisione di non giocare «a malincuore. Ma è una posizione di assoluta intransigenza e fermezza: dopo mesi di impegni costantemente disattesi, di parole d’onore spese a vuoto, di garanzie non mantenute, è giunto il momento di dire stop allo scempio che si sta consumando sulla nostra dignità e professionalità, sui tifosi, sulla cittadinanza. Ci sono 30 famiglie che attendono da agosto il pagamento degli emolumenti, gente che prende 1.500 euro al mese che non sa come vestire i propri figli o dove trovare i soldi per la spesa, e questo grazie al Pescara».