Eterodeterminati o libertà di essere se stessi
20 Dicembre 2018di Alessia Scibetta
Cari lettori,
riflettevo in questo periodo sull’identità di ciascuno … un tema molto profondo affrontato già da tanti guru della comunicazione e filosofi.
Siamo sempre circondati da persone che possono influenzare i nostri stati d’animo, come fare per proteggere quel nucleo essenziale fatto di corpo, spirito e anima?
Dove risiede la nostra più profonda identità?
Siamo schiacciati, intrappolati, tirati e spesso sfiniti da tante incombenze che riempiono la nostre giornate e spesso ci sentiamo privi del libero arbitrio. Sono queste le sensazioni che mi spingono ad andare avanti nel cammino della vita per capire il senso più profondo di questa, e del perché siamo stati messi al mondo.
Chi ha scelto i nostri compagni di viaggio? Quanta libertà abbiamo nello sceglierli e nel trasformare noi stessi e gli altri?
Queste domande esistenziali accompagnano la vita di ciascuno, o almeno di alcune persone che vogliono andare un poco più in profondità rispetto alla superficialità in cui la vita moderna ci costringe a vivere.
Non ho una risposta a queste domande purtroppo, nel mio piccolo posso raccontare di quelli che sono i miei spazi di libertà quando mi trovo in difficoltà, immersa fino al collo con la voglia di scappare, ma costretta a fare gli interessi di qualcuno.
I miei spazi di libertà sono ovviamente i momenti che dedico a me stessa. Come ho già accennato nel precedente articolo, mi riferisco in particolare alla pratica sportiva, un pilastro che accompagna la mia vita ormai da qualche anno. La scrittura che mi aiuta a raccogliere le idee. La profonda consapevolezza che cresce in me, che dietro la vita di ciascuno ci sia un progetto divino … mi appassiona vivere la vita nella speranza di comprenderlo, e così quando sono costretta per ragioni matrimoniali o lavorative a fare gli interessi di qualcuno che sembrano non essere i miei, capisco che in realtà il dedicarsi agli altri è un altro modo di guardare alla propria vita con maggiore amore, perché anche amare a volte è una scelta. Si sceglie di continuare ad amare, continuare a voler bene ad amici e colleghi.
Continuare a lottare per andare avanti.
Ringrazio nuovamente gli autori del blog per avermi dato spazio e ne approfitto per fare i mie più calorosi auguri di buon Natale a tutti quelli che vorranno partecipare a questo dibattito.