Fenomeno Beppe Grillo: davvero è già finito?
5 Dicembre 2008da l’Espresso online
Lo mandano via dalle manifestazioni. Ha fallito la raccolta di firme per i referendum. Si è preso casa in Svizzera. Ed è inciampato sulla Biowashball, l’alternativa ai detersivi che si è rivelata una bufala. Così in molti dicono che il fenomeno Grillo è già al tramonto. Ma lui rilancia con le “liste civiche a cinque stelle”. Che cosa ne pensate?
Quello di Beppe Grillo è stato uno dei fenomeni più innovativi nella politica italiana degli ultimi anni. Nato attraverso Internet, il movimento attorno al comico genovese ha organizzato due “V-Day” di successo e per un certo periodo è sembrato in crescita inarrestabile, grazie alle battaglie sull’acqua come bene pubblico, sugli sprechi energetici, sulla ricerca scientifica, sulle legalità e le mafie, sulle irregolarità di banche e corporation, su una concezione della politica “trasparente” e come reale servizio in cui l’eletto è dipendente degli elettori.
Tuttavia nelle ultime settimane alcuni segnali hanno fatto scrivere a diversi commentatori politici che il fenomeno è già, se non finito, in grave crisi. Il comico genovese, ad esempio, è stato allontanato da alcuni cortei a cui aveva cercato di aggregarsi. I tre referendum sui mass media non hanno raccolto abbastanza firme per portare gli italiani alle urne. Grillo ha poi acquistato una casa in Svizzera, dicendo che lo faceva per portarvi il suo blog in caso di censure in Italia, ma subito diversi blogger gli ha fatto notare che non c’è alcun bisogno di acquistare un appartamento all’estero per trasferire il dominio fuori dall’Italia: e qualcuno lo ha anche accusato di voler solo eludere le imposte. Infine c’è stata la vicenda della Biowashball, la palla ecologica alternativa ai detersivi che il comico pubblicizza nei suoi show e che, a un’analisi scientifica, si è rivelata una clamorosa bufala.
Nonostante questo, Grillo ha appena rilanciato la sua battaglia con le “liste civiche a cinque stelle”, che dovrebbero presentarsi alle prossime elezioni amministrative per dare il via a una nuova cultura della politica.
Secondo voi Beppe Grillo e il suo movimento possono ancora apportare un rinnovamento positivo alla politica italiana? Oppure il fenomeno è stata una bolla di sapone? Dite la vostra
fonte articolo: l’Espresso online
6 commenti presenti
C’è da dire che le tre richieste refendarie sono fallite solo per colpa di Grillo, che evidentemente non ha saputo rinunciare alla data altisonante del 25 aprile e ha causato il problema che conosciamo.
Probabilmente se faceva tutto per bene le 500mila firme le raccoglieva tranquillamente.
Scritto da Fabio il 5 Dic 2008
Penso sia tornato a fare il comico, la lettera aperta a Murdoch mi ha fatto piegare in due dalle risate: è come se la comunità ebraica italiana, nella seconda guerra mondiale, avesse mandato una lettera ad Hitler per salvarli da Mussolini…
Murdoch è un pescecane che ha sempre sfruttato il principio delle lobby per favorire politicamente chi gli tornava utile e fare i suoi interessi anche nei modi più spregevoli (basta guardare una qualsiasi biografia), se uno ce l’ha con Berlusconi per le leggi ad personam e per il “regime” dell’informazione, affidarsi a Murdoch non è proprio un scelta oculata
Scritto da Uriele il 5 Dic 2008
beh, Grillo lo chiamava Merdoch in effetti. Cmq c’è anche il detto “il nemico del mio nemico è mio amico”
Scritto da Tyler il 5 Dic 2008
“Murdoch è un pescecane che ha sempre sfruttato il principio delle lobby per favorire politicamente chi gli tornava utile e fare i suoi interessi anche nei modi più spregevoli (basta guardare una qualsiasi biografia), se uno ce l’ha con Berlusconi per le leggi ad personam e per il “regime” dell’informazione, affidarsi a Murdoch non è proprio un scelta oculata”
Di sicuro Murdoch è uno squalo di prima categoria, e dire spregevole è dir poco. Il fatto è che lui è un uomo d’affari e basta. Cioè, quello che era Berlusconi prima del 1994. E non ha intenzione di diventare nient’altro.
Nel momento in cui Berlusconi cerca di fottere Murdoch in una maniera triplamente squallida ed infinitamete laida, non è che Murdoch diventi all’improvviso un brav’uomo. Semplicemente, diventa l’ennesimo danneggiato dal berlusconismo, che si rivela ogni giorno che passa sempre più pernicioso e subdolo.
Scritto da Carlo Gambino il 5 Dic 2008
Non che Grillo mi piaccia molto ultimamente, tuttavia le firme del V-day-1 sono arrivate al senato, quindi forse avranno un effetto. Inoltre per quanto riguarda le liste civiche, nonostante le bufale che puo’ aver preso e gli errori fatti dal comico, possono veramente rivelarsi un sistema per rinnovare per il momento la classe politica a livello locale. Sembra che Beppe abbia fatto solo un qualche V-day e sponsorizzato la palla “magica”. Bisogna ammettere che ha portato avanti anche altre battaglie valide, per quanto spesso io sia critico nei suoi confronti.
Saluti
Scritto da Mastellaroni il 5 Dic 2008
Guarda io sono a favore del lavoro politico come professione e credo che una fedina penale pulita, se si sono scontate le pene e se il fatto è noto, non sia qualcosa di incompatibile con il mestiere di politico (puoi essere bravo e aver commesso degli errori che poi ti han fatto giustamente pagare). Alcuni esseri in parlamento possono essere loschi, sono d’accordo. Può essersi inconcrenito il sistema, pure d’accordo, ma molte delle richieste per me erano puramente populistiche:
La decadenza automatica e immediata dei rappresentanti eletti nelle istituzioni pubbliche condannati in via definitiva all’interdizione dai pubblici uffici; (parzialmente favorevole, per il fatto che la pena è l’interdizione dai pubblici uffici)
L’estensione di tali pene ad altri tipi di reati la cui natura è in contraddizione al rapporto fiduciario con l’elettore; (contrario, sono io a decidere quando vado a votare se per me quel reato è in contraddizione al rapporto fiduciario, solitamente mi informo prima di andare a votare)
La scelta diretta, da parte dei cittadini, dei singoli parlamentari. (neutrale, io voto per un partito guardando ai candidati di punta solitamente, anche prima erano i partiti a decidere chi presentarci alle elezioni, è cambiata la forma più che la sostanza)
L’elegibilità dei parlamentari per non più di due candidature, anche se non consecutive (quello del politico è un mestiere complesso, se fatto bene, una persona non può inventarsi politico dall’ oggi al domani, anche se molti l’hanno fatto e sono anche stati eletti, e poi se non voglio rieleggerlo basta votare un partito che non ce l’abbia nelle liste)
Scritto da Uriele il 6 Dic 2008